Seguendo il ritmo dei nomadi
Dopo aver trascorso anni inserita nelle comunità remote in giro per il mondo, la priorità di Alessandra è rimasta quella di lavorare con sensibilità, confondendosi col paesaggio piuttosto che scombussolando la quotidianità e le sue abitudini.
"È molto importante seguire il ritmo del nomade", afferma. "Non mi metto mai impartire ordini dicendo cosa fare ora, cosa fare dopo, voglio questo scatto. Mi metto a lavoro quando hanno tempo da dedicarmi. A volte chiedo alle persone di fermarsi per poter scattare una foto, ma non voglio mai cambiare il modo in cui vivono le loro vite".
Facendo ritorno alle stesse famiglie nella regione dell'Altai, nel corso degli anni Alessandra ha potuto vedere le ragazze crescere, mantenendo con loro i contatti online. "Adoro il fatto che quando si viaggia si creano queste amicizie particolari", racconta. "La fotografia è importante, ma essere parte della famiglia lo è di più. Per comprendere la cultura, fare amicizia, seguire il cuore: è come aver lasciato un segno".