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A tutto gas: riprese di motoscafi con un obiettivo CN-E18-80mm T4.4 L IS KAS S

Powerboats race, filmed by Jonathan Constantinou.
Stare in equilibrio su una barca sballottata dalle onde è difficile di per sé, ma il direttore della fotografia Jonathan Constantinou ha dovuto affrontare anche condizioni meteo variabili, un'azione imprevedibile e il rischio del mal di mare, mentre riprendeva una gara di motoscafi a Poole Bay, in Inghilterra. "È stata un'esperienza viscerale", dichiara. © Jonathan Constantinou

Quando Jonathan Constantinou ha lasciato il suo lavoro di lobbista a Washington DC per inseguire il sogno di diventare un filmmaker, come prevedibile si è ritrovato a realizzare documentari di alto livello per programmi televisivi come Panorama della BBC, nel Regno Unito, il programma attualità più longevo al mondo. Ma mentre si destreggiava fra notizie di cronaca e lavori aziendali e commerciali, Jonathan ha cominciato ad appassionarsi alle riprese con le videocamere mobili.

"Che si tratti di droni in volo, controllo del movimento o gimbal stabilizzati, la sensazione di movimento ti permette di raccontare la storia in modo molto più efficace", dichiara. "Indipendentemente dal genere a cui sto lavorando, mi piace aggiungere un po' di movimento cinematografico".

Ed è stata proprio questa passione che ha spinto Jonathan a saltare a bordo di un velocissimo motoscafo per riprendere una gara nautica ad alta velocità a Fortitudo Property Poole Bay 100, allo scopo di realizzare il film di beneficenza Life at 100 Knots.

Non c'è niente che possa prepararti al frastuono e allo spettacolo della gara, ricorda Jonathan. "Per me, la parte migliore in assoluto è quando le imbarcazioni raggiungono la massima velocità dopo una partenza lanciata. Mi trovavo su un'imbarcazione di soccorso, e pensavo che fosse veloce, ma quelle barche andavano molto più forte, tagliandosi la strada a vicenda e sobbalzando sulle onde. Il rumore e la velocità erano semplicemente incredibili. È stata un'esperienza viscerale.

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Riprendere in solitaria a tutto gas

Trattandosi di un progetto di beneficenza, non c'erano fondi per noleggiare un sistema di stabilizzazione professionale e pagare i tre operatori che avrebbero dovuto azionarlo. Jonathan sapeva bene che la realizzazione di questo film sarebbe stata un'avventura mozzafiato ad alta velocità, e che avrebbe dovuto fare tutto da solo.

In seguito Jonathan ha capito che, oltre a realizzare le riprese in solitaria, avrebbe dovuto combattere anche contro le forti ondate, l'azione a tutta velocità e condizioni di illuminazione che continuavano a cambiare. Un ambiente incredibilmente difficile per qualunque filmmaker. Ma Jonathan aveva la certezza che la videocamera Canon EOS C300 Mark II (ora sostituita dal modello Canon EOS C300 Mark III), abbinata all'obiettivo Canon CN-E18-80mm T4.4 L IS KAS S e montata su uno stabilizzatore motorizzato, avrebbe fornito un'attrezzatura versatile per ottenere immagini fluide anche ad alta velocità.

Jonathan Constantinou demonstrates his shooting rig to the camera.
Normalmente, per girare sull'acqua ad alta velocità occorre un sistema di stabilizzazione professionale controllato da un team di almeno tre persone. Utilizzando la videocamera Canon EOS C300 Mark II con un obiettivo Canon CN-E18-80mm T4.4 L IS KAS S, Jonathan è riuscito a realizzare riprese incredibili anche filmando in solitaria. "Con questo kit puoi ottenere una produzione di qualità anche in progetti che in precedenza non disponevano di un budget sufficiente", dichiara. © Jonathan Constantinou
Camera poised and ready, Jonathan Constantinou watches the water.
Oltre alla videocamera Canon EOS C300 Mark II e all'obiettivo Canon CN-E18-80mm T4.4 L IS KAS S, Jonathan ha utilizzato l'impugnatura servo a distanza Canon ZSG-C10 e un'imbracatura di supporto per ottenere esattamente le riprese che desiderava. "Con queste attrezzature sono riuscito a girare con modalità che un tempo sarebbero state impossibili", spiega. © Jonathan Constantinou

"Mi serviva una videocamera speciale per il tipo di riprese che realizzo, e il modello Canon EOS C300 Mark II si è rivelato perfetto", spiega Jonathan. "Quando è stato lanciato l'obiettivo di grande formato Canon CN-E18-80mm T4.4 L IS KAS S, sapevo che avrebbe cambiato tutto. È uno zoom servo di fascia alta estremamente compatto ed economico".

L'impugnatura a distanza Canon ZSG-C10, espressamente progettata per l'uso con gli obiettivi servo compatti Canon CN-E, garantisce un'attivazione remota estremamente fluida del servo zoom e dell'AF One-Shot. Collegata al corpo dell'obiettivo con un cavo da 20 pin, può essere azionata anche quando è montata sul corpo dell'obiettivo o separata dall'obiettivo e utilizzata a mano o montata sull'attrezzatura. Grazie alla versatilità dell'impugnatura servo, l'obiettivo si adatta a qualsiasi condizione di ripresa.

"La possibilità di regolare lo zoom con l'impugnatura, mentre la messa a fuoco e l'iris vengono gestiti automaticamente dalla videocamera, è incredibile. Lo stabilizzatore motorizzato mi ha permesso di accettare lavori con budget che un tempo non avrebbero consentito di utilizzare un sistema di stabilizzazione professionale, e questo mi ha aperto le porta a un mercato completamente nuovo", spiega Jonathan.

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Un sistema semplice, ma che garantisce il controllo completo della videocamera

Jonathan sapeva che cambiare l'obiettivo o le batterie durante la gara sarebbe stato difficile, ma era sicuro che la portata dello zoom e l'alimentazione della batteria della videocamera Canon EOS C300 Mark II sarebbero state sufficienti per gestire l'intero sistema per tutta la giornata. Ha usato un'impostazione di velocità media, +4, sull'impugnatura a distanza Canon ZSG-C10, per accedere agevolmente al controllo per la regolazione della lunghezza focale quando necessario. Ha anche indossato un'imbracatura di supporto e montato il monitor della videocamera Canon EOS C300 Mark II alla parte superiore dello stabilizzatore.

"A volte sentivo l'esigenza di girare in formato 4K standard e in altri momenti a 1080p, per ottenere uno slow motion a mezza velocità, così mi destreggiavo fra i vari menu mentre le imbarcazioni facevano il giro", racconta Jonathan. "Quando riprendi a 50p puoi comunque usare l'AF, e in post-produzione puoi adattare il filmato a 25 frame per ottenere lo slow-motion. È stato fantastico avere il controllo completo di tutte le funzioni della videocamera sul monitor. È un sistema semplicissimo, ma contiene tutto: la videocamera si alimenta da sola, lo stabilizzatore si alimenta da solo e così via".

Conscious of the choppy water, a camera-ready Jonathan Constantinou kneels on the floor of a boat to protect his balance.
Dovendo correre sull'acqua, Jonathan aveva bisogno di attrezzature al tempo stesso leggere e durevoli, che gli permettessero di eseguire riprese cinematografiche con una mano sola. La videocamera Canon EOS C300 Mark II e l'obiettivo Canon CN-E18-80mm T4.4 L IS KAS S hanno dimostrato di essere una combinazione formidabile. © Jonathan Constantinou

Ottimizzare il sistema Dual Pixel CMOS AF e l'esposizione

Molti filmmaker preferiscono il controllo manuale, ma il cambiamento rapido delle condizioni ha costretto Jonathan ad affidarsi completamente al sistema Dual Pixel CMOS AF di Canon, con una copertura orizzontale e verticale dell'80%, e all'esposizione automatica, per ottenere foto nitide e correttamente esposte. "Per l'AF ho selezionato l'opzione per il riquadro grande, con velocità e risposta lente, impostando -1 per entrambe", spiega Jonathan. "Così la fotocamera manteneva la messa a fuoco, ma se arrivava qualcosa davanti o dietro al soggetto, la focale aumentava e diminuiva gradualmente, anziché a scatti. E data la velocità di tutti gli altri elementi in movimento all'interno del fotogramma, non notavi mai una variazione improvvisa della messa a fuoco. Puoi vedere che la messa a fuoco segue il soggetto, soprattutto in 4K. Se le imbarcazioni entrano nell'inquadratura, la fotocamera le mette a fuoco automaticamente e diventano un po' più nitide, semplicemente più evidenti".

Jonathan ha impostato un'esposizione adatta alle condizioni variabili e ha sfruttato i filtri ND integrati nella fotocamera Canon EOS C300 Mark II. "Ho programmato l'iris a +1 EV, perché scattavo prevalentemente in controluce, e ho impostato un'esposizione bassa, in modo da non chiudere il diaframma all'improvviso in caso di variazione delle condizioni di luce", ricorda. "Era molto graduale. Bello. Ho usato due stop dell'ND, come se la giornata fosse molto luminosa, mantenendo la focale tra f/5 ed f/8, ma potevo scegliere di aprire fino a f/4 o di chiudere fino a f/22, se necessario. Avevo molta flessibilità. Non ti accorgi che l'esposizione cambia, perché avviene in modo fluido e impercettibile."

A powerboat kicks up spray as Jonathan Constantinou films it speeding by.
Per lavorare in barca, Jonathan ha scelto la semplicità. "Per quanto riguarda il controllo, potevo spostare il riquadro di messa a fuoco con il pollice, regolare lo zoom o avviare e arrestare la registrazione, tutto qui." © Jonathan Constantinou

Per assicurare un grading flessibile e catturare la massima gamma dinamica, Jonathan ha impostato la fotocamera Canon EOS C300 Mark II su Canon Log 2, una gamma cinematografica con matrice colore neutra. "In pratica, è l'impostazione predefinita per Canon Log 2. Non sono un colorista, ma ho spinto le immagini all'estremo. Il codec XF-AVC è stato perfettamente all'altezza del compito. A meno che il cliente non ne richieda uno diverso, intendo continuare a riprendere con questo codec. Funziona veramente bene."

Combinando la robusta videocamera Canon EOS C300 Mark II, con l'obiettivo Canon CN-E18-80mm T4.4 L IS KAS S e l'impugnatura a distanza ZSG-C10, e utilizzando la funzione AF e il sistema di esposizione automatica della videocamera, Jonathan ha trovato un metodo semplice ma efficace per completare questo difficile incarico anche senza una troupe numerosa. "Mi piacciono i sistemi snelli e integrati, e questo progetto mi ha dato l'opportunità di dimostrare che a questo punto la tecnologia è veramente affidabile".

Ma per un uomo che ammette di soffrire il mal di mare anche in traghetto, probabilmente il maggior successo di Jonathan è stato quello di riuscire a riprendere queste scene incredibili senza sentirsi male. "Sei all'aperto su un'imbarcazione sballottata dalle onde, e la velocità è tale che non riesci nemmeno a vedere dove stai andando", racconta divertito. "E non mi è nemmeno venuto il mal di mare!"

Scritto da Adam Duckworth


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