I concetti di Total Experience (TX) e di Personalizzazione di Massa hanno disegnato la linea guida per la costruzione di un progetto che abbraccia nuove opportunità per stampatori e creativi che pensano fuori dagli schemi.
Partendo da una condivisione di conoscenze da parte del team di esperti Canon, gli studenti hanno costruito e condotto una ricerca primaria in diverse nazioni Europee, focalizzando l’attenzione sulle tendenze e le preferenze di acquisto di utenti di svariati settori di mercato. Da questo studio è nato un White Paper che costituisce uno strumento di valore, utile a ispirare le azioni future da intraprendere nei mercati analizzati.
Il principio alla base dell’intera iniziativa è quello di Open Innovation in cui programmi educativi e percorsi formativi d’eccellenza diventano la vera forza motrice dell’innovazione e al tempo stesso offrono nuovi stimoli e occasioni di scambio alle aziende.
“Valorizzare il potenziale umano, supportare la crescita professionale dell’individuo e creare un ambiente di lavoro stimolante e accogliente sono fra le maggiori sfide che le aziende devono affrontare quotidianamente. Per Canon promuovere una cultura che abbraccia lo sviluppo personale e la collaborazione è un obiettivo imprescindibile” afferma Arianna Ferrini, Human Resources Director di Canon Italia. “Ritengo fondamentale per la nostra realtà creare e mantenere costanti rapporti con il mondo scolastico e universitario, alla ricerca di scambio e crescita, in una logica ecosistemica e di responsabilità sociale di impresa.”
Canon investe costantemente sulle competenze e sullo sviluppo professionale del personale e dei propri Partner, nell’ottica di acquisire e promuovere nuove competenze richieste dal mercato. La collaborazione con Rome Business School mira a creare una partnership che contribuisca agli obiettivi di crescita e sviluppo, culturali ed istituzionali, sia dei dipendenti Canon sia degli studenti dell’accademia.
“Siamo certi che promuovere un futuro sostenibile e inclusivo significhi prima di tutto valorizzare collaborazione e competenze. Non può esserci innovazione senza un libero e costante scambio di pensiero” conclude Arianna Ferrini.