LE STORIE

Not From Here: Felicia Simion ci parla di come immortala i luoghi

Felicia Simion
Felicia Simion e suo marito immortalati nella cabina del vagone letto del treno che li sta portando da Bucarest, la loro città natale, a Deauville, in Francia, dove Simion ha partecipato al programma di residenza di artisti del Planche(s) Contact Photography Festival. Scatto realizzato con Canon EOS 7D Mark II e obiettivo Canon EF 17-35mm f/2.8. © Felicia Simion

"Di solito non scatto selfie, ma questo era un momento speciale". Così Felicia Simion descrive lo scatto qui sopra, che le ha consentito di vincere il suo primo premio in un concorso organizzato da Canon Romania. La foto ritrae Felicia Simion e suo marito riflessi nello specchio della cabina del treno mentre viaggiano da Bucarest a Vienna nell'estate del 2017. La coppia era diretta al festival di fotografia di Deauville, in cui Felicia si è aggiudicata una residenza d'artista del valore di € 5.000 come una dei cinque finalisti del premio Jeune Talent Awards. Invece di prendere un aereo, la coppia ha deciso di prolungare il viaggio verso la Francia. "Volevamo perdere tempo, anche se non è stato affatto tempo perso, ma tempo guadagnato. Volevo sperimentare la lentezza del viaggio."

A Romanian house
Uno della serie di collage fotografici che esplorano l'evoluzione dell'architettura privata rumena. Dalla serie HOME. Scatto realizzato con Canon EOS 7D Mark II e obiettivi Canon TS-E 50mm f/1.8 e Canon EF 28-135mm f/3.5-5.6. © Felicia Simion

La fotografa rumena ventitreenne si è aggiudicata il premio Jeune Talent Award ma è arrivata a Deauville senza avere alcuna idea di cosa avrebbe realizzato durante la sua residenza. Fino a quel momento, il lavoro di Felicia Simion aveva esplorato l'ambiente circostante. "Non avevo viaggiato molto. Infatti, mi concentravo su quello che era a portata di mano: la mia famiglia, la mia città natale, il mio villaggio e il mio Paese." The Playground, ad esempio, segue il giovane cugino della fotografa Felix, mentre Eggs, Pots and Oranges si focalizza sulle attività quotidiane a casa della nonna. Sebbene ritraggano oggetti familiari, le immagini sono piene di stupore. "Quando ho iniziato a scattare foto, ho cominciato a vedere le persone in modo diverso", ci racconta Felicia. "Il processo mi affascinava perché con una fotocamera tutto può sembrare più interessante. È come cambiare prospettiva."

Felicia Simon's young cousin dresses up
Felix, il piccolo cugino di Felicia Simion, è travestito da personaggio immaginario. Scatto realizzato con Canon EOS 7D Mark II e obiettivo Canon TS-E 50mm f/2.8. © Felicia Simion
Felicia Simon's young cousin Felix dresses up
Il progetto di Simion, The Playground, segue le imprese di Felix durante le vacanze che trascorre con sua nonna in un piccolo villaggio della Romania. Scatto realizzato con Canon EOS 7D Mark II e obiettivo Canon TS-E 50mm f/2.8. © Felicia Simion

Tuttavia, una volta arrivata a Deauville, Felicia Simion ha deciso di cambiare direzione. "Pensavo di volermi dedicare alla fotografia urbana o a quella documentaristica, ma il mio lavoro si è trasformato in qualcos'altro", racconta la fotografa. Per la serie Not From Here, che evoca il senso di estraneità che si prova in un luogo nuovo, ha posato in alcuni punti della città indossando un costume full-body. "La prima sera mi sono innamorata della spiaggia e dell'architettura che la circondava e da qui è nata l'idea di realizzare qualcosa di surrealista, di dedicarmi a una fotografia ispirata a René Magritte."

The photographer wears a full-body suit lying on the beach holding a yellow inflated ball
Felicia Simion ha trovato l'ispirazione per realizzare la serie Not From Here che le ha consentito di vincere il premio Planche(s) Contact Jeune Talent dopo aver visto la spiaggia durante la sua prima sera a Deauville.

Felicia Simion ha girovagato per Deauville nel suo costume, a testa china e parzialmente coperta da un cappotto, fino a quando non ha trovato un'ambientazione interessante. Inizialmente, l'idea prevedeva che il marito indossasse il costume ma, al momento di provarlo, si sono resi conto che era troppo piccolo per lui. Hanno quindi deciso che lui le avrebbe fatto da modello sul set prescelto mentre Felicia inquadrava la scena e impostava l'esposizione e poi avrebbe preso rapidamente il posto della fotografa per premere il pulsante dell'otturatore. "Doveva entrare davvero nella mia testa e comprendere cosa volevo dalle immagini", ricorda la fotografa. "Abbiamo fatto vari tentativi diversi prima di trovare lo scatto perfetto."

La maggior parte delle immagini è stata realizzata la mattina presto o la sera, quando la luce ha una qualità magica. Anche in quei momenti, con il costume completamente chiuso, il calore era intenso e Felicia riusciva a malapena a respirare e a vedere. A volte, le persone la fermavano per strada e le chiedevano di fare una foto con loro. "È stata un'esperienza singolare", afferma. "Ho dovuto superare la mia paura di sentirmi esposta; anche se le persone non potevano vedere il mio volto, mi sentivo molto visibile."

Ho dovuto superare la mia paura di sentirmi esposta; anche se le persone non potevano vedere il mio volto, mi sentivo molto visibile.

Ogni sfondo aveva il suo fascino, ma uno che li ha colpiti profondamente è stato un orfanotrofio abbandonato. Nel giardino incolto, circondato da cespugli di rose selvatiche, la coppia ha trovato un tavolo quadrato con un motivo monocromatico identico a quello del costume di Felicia Simion. Questa strana coincidenza ha reso ancora più inquietante la sensazione di trovarsi in un luogo desolato. "Era una location fantastica ma ho scattato soltanto due foto perché l'atmosfera era troppo opprimente", afferma. "Dentro faceva freddo, avevo i brividi, e fuori nel cortile risuonava il lamento di centinaia di gabbiani. L'atmosfera era davvero spettrale."

Felicia, again in full-body, chequered body suit
Felicia Simion con un tavolo a scacchi, trovato per caso nel giardino di un orfanotrofio abbandonato a Deauville. Dalla serie Not From Here. Scatto realizzato con Canon EOS 7D Mark II e obiettivo Canon EF 17-35mm f/2.8. © Felicia Simion

Felicia Simion ha iniziato a scattare foto all'età di 13 anni. Ha deciso che voleva diventare una fotografa dopo essersi imbattuta nei lavori dei leggendari fotografi della Magnum e di vari artisti emergenti. "Prima di quel momento, avevo molte passioni: scrivere, dipingere e cantare", dichiara la fotografa. "Non ho perso questi interessi, ma la fotografia mi ha letteralmente conquistata. La decisione era presa." "I suoi genitori hanno sostenuto le sue ambizioni e le hanno regalato una fotocamera Canon EOS 400D che ha utilizzato fino a 16 anni, quando ha vinto una Canon EOS 7D nell'ambito del concorso Michael the Maven. Quest'anno, è passata a una Canon EOS 7D Mark II."

Several figures
Felicia Simion posa in un costume full-body sul tetto della piscina di Deauville. Parte della serie Not From Here, questo scatto è un collage di scatti multipli combinati nella fase di post-produzione. Scatto realizzato con Canon EOS 7D Mark II e obiettivo Canon EF 70-200 f/4L. © Felicia Simion

Il premio per aver vinto il concorso indetto da Canon Romania le ha dato l'opportunità di viaggiare all'estero. Una volta conseguita la laurea specialistica in Etnologia, antropologia culturale e folklore presso l'Università di Bucarest, Felicia Simion ha in programma un viaggio in America Latina, in Perù o in Bolivia, dove vorrebbe proseguire il lavoro che ha iniziato nella serie Not From Here, possibilmente nelle saline di Salar de Uyuni, un luogo che sogna di visitare da quando è diventata una fotografa. Dove la condurrà questo viaggio creativo e sperimentale è ancora un mistero, ma è chiaro che Felicia non smetterà di viaggiare. "Porterò la mia identità in un luogo nuovo e proverò a vedere cosa riuscirò a realizzare."

Per maggiori informazioni sulla fotocamera EOS 7D Mark II, dai un'occhiata alla pagina del prodotto.

Scritto da Rachel Segal Hamilton