Maturità dell'automazione: colmare il divario percettivo relativo all'automazione digitale

Le aziende di tutto il mondo hanno iniziato a sfruttare il potenziale dell'automazione per trasformare le operazioni e creare nuovo valore. C'è solo un problema: nel percorso dell'automazione, molte organizzazioni pensano di essere molto più avanti di quanto non siano realmente.

Dall'entusiasmo alla realtà aziendale

Per prosperare nel mondo di oggi, le aziende devono incrementare costantemente la produttività e la crescita aumentando l'efficienza e tagliando i costi. Molti credono di aver trovato la soluzione di questo rompicapo nella gestione automatizzata dei documenti.

Automatizzando i processi che gestiscono grandi volumi informativi, le organizzazioni si aspettano di aumentare la produttività e generare maggiori profitti. Tuttavia, nonostante l'entusiasmo per l'automazione e i relativi vantaggi, le aziende non stanno sfruttando al massimo tutti i vantaggi che può offrire.

Una nuova ricerca condotta da Canon indica che i responsabili delle decisioni IT (ITDM) tendono ad avere una visione del loro percorso di automazione delle informazioni più ottimistica di quanto non sia in realtà1. Sebbene il 78% ritenga che la propria organizzazione sia già matura in termini di sicurezza delle informazioni e processi digitali2, solo la metà riporta di aver implementato alcune delle forme di automazione più basilari, come i diritti di accesso automatici ai documenti. Sono ancor meno quelli che riportano di usare sistemi più avanzati, come l'automazione robotica dei processi (Robotic Process Automation, RPA) e l'automazione delle comunicazioni con i clienti.

Per colmare questo divario percettivo, le organizzazioni devono adottare un approccio olistico all'integrazione dell'automazione digitale nell'intero complesso di processi e flussi di lavoro aziendali, anziché solo in funzioni specifiche. Così facendo, i leader potranno accedere a vantaggi che vanno ben oltre il miglioramento della produttività quotidiana: sviluppare resilienza e ricavare vantaggi strategici a lungo termine. La sfida di superare questo divario percettivo sta nel trasformare i potenziali vantaggi in vantaggi effettivi.

I vantaggi dell'automazione digitale

La ricerca condotta da Canon dimostra che il 99% degli ITDM che ha automatizzato in una certa misura la gestione delle informazioni ha ottenuto notevoli vantaggi2. Quando i processi di routine vengono svolti da strumenti automatizzati, che semplificano i flussi di lavoro e gestiscono le attività ripetitive, si riduce la pressione sui dipendenti, che possono in tal modo concentrarsi su lavori più fruttuosi.

Se prendiamo l'esempio del settore finanziario, quando i dipendenti non devono più perdere tempo ad abbinare le fatture agli ordini di acquisto, possono concentrarsi sull'ottimizzazione della spesa e sull'analisi dei fornitori. Questo porta a dei vantaggi aziendali a lungo termine: quasi un terzo degli ITDM riporta di aver ottenuto vantaggi strategici dall'automazione digitale.

Si sta lasciando inesplorata una grande opportunità per generare crescita e migliorare le prestazioni aziendali. È interessante notare che, a fronte di un'adozione ancora minima dell'automazione delle comunicazioni con i clienti, il miglioramento dell'esperienza clienti sia stato indicato dai responsabili IT come uno dei principali vantaggi dell'automazione. Applicando sistemi automatizzati ai processi di comunicazione con i clienti, è possibile comunicare in modo più rapido, coerente e personalizzato attraverso i canali che i clienti preferiscono. Si riduce inoltre il rischio di violazioni normative dovute a imprecisioni, un aspetto importante per la fiducia dei consumatori.

L'automazione non consente solo di risparmiare tempo e denaro. Il ventaglio di vantaggi è molto più ampio. Se c'è così tanto da guadagnare con l'automazione dei processi che gestiscono grandi volumi informativi, perché allora i responsabili IT sono lenti ad adottarla?

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Gli ostacoli per le aziende

Le soluzioni di automazione delle informazioni sono scalabili, il che significa che possono essere introdotte per i progetti più piccoli o per interi flussi di lavoro. Più diffusa è l'applicazione, migliori saranno i risultati. Tuttavia, molte aziende faticano a gestire il passaggio a tipi avanzati di automazione digitale a causa di problemi legati all'implementazione e alla complessità. Un ITDM su dieci indica di fatto di aver abbandonato completamente un progetto di implementazione negli ultimi due anni4.

Più complessa è l'implementazione, minore è il tasso di adozione. La sfida non è rappresentata solo dall'adozione di nuove applicazioni automatizzate, ma anche dall'integrazione delle tecnologie con i sistemi esistenti. Per questo gli ITDM hanno indicato la compatibilità come priorità assoluta durante il processo di approvvigionamento. Il dato non sorprende: secondo quanto riportato dalla nostra ricerca, il 28% dei leader IT ha riscontrato problemi di compatibilità nell'ultima implementazione tecnologica, mentre un ulteriore 23% ha riportato che la funzionalità della tecnologia installata non era adatta allo scopo. La compatibilità si è piazzata ancora più in alto dei costi e di altri problemi tecnologici nella classifica, il che evidenzia la difficoltà di integrare nuovi sistemi in un ambiente IT esistente.

Gli ITDM comprendono che per aumentare l'efficienza e il fatturato, riducendo al contempo i rischi per la sicurezza, è necessario adottare le più moderne soluzioni digitali. Ma quando si trovano ad affrontare complesse sfide di integrazione e compatibilità, può sembrare impossibile assicurarsi tali vantaggi.

Superare gli ostacoli per raggiungere la maturità dell'automazione

Per superare le sfide legate alla compatibilità e all'integrazione, le organizzazioni devono procedere con attenzione. Per alcuni, sopravvalutare la maturità dei processi di gestione automatizzata delle informazioni in atto limita la capacità di sfruttare appieno i vantaggi delle soluzioni avanzate.

Il partner giusto è forse il fattore più importante per un'integrazione delle soluzioni di successo. Non c'è dubbio che gli ITDM debbano fare i conti con un gran numero di richieste e pressioni lavorative quotidiane. E mentre i leader cercano di integrare sistemi di gestione delle informazioni sempre più complessi, è fondamentale trovare il partner giusto. La ricerca condotta da Canon ha rilevato che i progetti con piena collaborazione tra un'azienda e una terza parte, rispetto a quelli in cui la terza parte viene coinvolta solo nella fase iniziale o per l'implementazione, hanno portato a una maggiore possibilità di successo.

Per accedere ai vantaggi dell'automazione digitale e colmare effettivamente il divario percettivo, le organizzazioni hanno bisogno di un qualificato occhio esterno, che possa identificare dalla dovuta distanza e con le competenze necessarie i potenziali vantaggi dell'automazione all'interno di ogni singola realtà aziendale e, soprattutto, salvaguardare l'implementazione.

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