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Rendi il lavoro a prova di futuro grazie al 4K: tre preziosi consigli per i direttori della fotografia

A camera operator with a Canon EOS C700 FF filming in a boxing gym.
Una videocamera Canon EOS C700 FF in azione durante le riprese del cortometraggio in 4K di Nancy Schreiber A Dishful of Dollars. Realizzato con Canon EOS 5D Mark III e obiettivo Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM. © Ron Batzdorff

Come emerso a ISE 2019, la più importante fiera sulle tecnologie AV, la tecnologia 4K sta rivoluzionando il settore, segmento dopo segmento. Dai creatori ai consumatori, dalle tecnologie di ripresa a quelle di visualizzazione, la tecnologia 4K è diventata a tutti gli effetti un punto di riferimento imprescindibile. Nella costante ricerca di una migliore qualità dell'immagine, l'industria cinematografica e le produzioni televisive hanno adottato la registrazione in 4K. La televisione 4K è però al momento disponibile solo per un pubblico ristretto. Per questo motivo si considera la registrazione in 4K un modo per rendere il lavoro a prova di futuro, quando la tecnologia si metterà al passo coi tempi anche nelle abitazioni degli spettatori.

Molti professionisti del settore video si chiedono quali siano le funzionalità da ricercare nella loro prossima videocamera per il cinema. Inoltre, si domandano quanto dovranno investire in spazio di archiviazione per immagini in oversampling a risoluzione più alta possibile. Paul Atkinson, Product Specialist di Canon, ci illustra le tre cose più importanti che direttori della fotografia e altri professionisti del settore video dovrebbero prendere in considerazione.

1. Il futuro è già qui

Cinematographer Nancy Schreiber and director Nigel Dick discuss a shot on a Canon EOS C700 FF surrounded by crew.
Professionisti quali la direttrice della fotografia Nancy Schreiber e il regista Nigel Dick lavorano già in 4K – e la domanda è destinata a crescere. Qui, Nancy e Nigel discutono di una scena ripresa con la videocamera Canon EOS C700 FF. Realizzato con Canon EOS 5D Mark III e obiettivo Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM. © Ron Batzdorff
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"Alcuni canali online ad abbonamento commissionano già il 4K; quindi, se si vuole produrre qualcosa per loro, si dovrà girare in 4K. Il numero di coloro che possono effettivamente vedere il 4K è però ancora limitato, perché per farlo sono necessari un televisore adatto e l'abbonamento a un provider televisivo online o a Sky. Tuttavia, prepararsi agli scenari futuri, al giorno in cui il 4K diverrà più accessibile, non è l'unico motivo per riprendere video in 4K. Molti direttori della fotografia filmano in 4K, anche se poi passano all'HD, poiché la qualità rimane sensibilmente migliore.

"La rivoluzione del 4K consiste interamente nel soddisfare la domanda di una maggiore qualità dell'immagine, e sebbene sia impossibile determinare quando, magari un giorno ci sarà richiesta di produzioni televisive in 4K. La cosa importante da considerare, in previsione degli sviluppi futuri, è che bisognerà assicurarsi che ci sia un pubblico per il proprio materiale, quando la diffusione del 4K nelle case sarà più ampia. Se non si avrà un prodotto con la giusta risoluzione, si rischierà di rimanere indietro."

2. Per un prodotto a prova di futuro non conta solo il numero di K.

Cinematographer Nancy Schreiber checks the shot as an operator uses a Canon EOS C700 FF on a Steadicam.
Con la videocamera Canon EOS C700 FF si riprende in formato RAW a 5,9K: il file ottenuto fornisce una notevole mole di dati per il processo di post-produzione. Realizzato con Canon EOS 5D Mark III e obiettivo Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM. © Ron Batzdorff

"Per un direttore della fotografia o un professionista del settore video la qualità dell'immagine dovrebbe sempre avere la priorità assoluta. In effetti, sia in HD che in 4K, l'intento è sempre quello di ottenere la miglior qualità possibile a livello di output. Se si guarda al cinema di alto livello e alle produzioni TV di fascia alta, ci accorgiamo che i dati sono l'elemento chiave. Più dati si hanno a disposizione, più si potrà fare con l'output finale.

A range of Canon pro video lenses sit against a black and red background.

Questi obiettivi broadcast 4K anticipano il futuro

Fai un giro dietro le quinte per vedere come gli ingegneri Canon hanno sviluppato la tecnologia più all'avanguardia per gli obiettivi broadcast.

"Al massimo delle sue potenzialità, la videocamera Canon EOS C700 FF gira in modalità RAW a 5,9K: è un'enorme quantità di dati, che possono essere post-prodotti per ottenere il risultato desiderato. Bisogna poi riuscire a sfruttare veramente il file, per ricavare il meglio sia da questo che dalla videocamera. Il risultato della post-produzione è molto importante, e chi realizza film o prodotti televisivi dovrebbe dare la massima importanza a questo aspetto. C'è quindi bisogno di una videocamera e di un obiettivo della migliore qualità e di una corretta gestione dei colori.

"Gli obiettivi Canon sono conosciuti in tutto il mondo per la loro qualità ottica. Questa, il modo in cui funzionano il sensore e il processore della videocamera, il modo in cui la fotocamera produce il colore, tutto si combina per generare quel feeling cinematografico che i direttori della fotografia amano. Con l'ampia gamma di videocamere per il cinema Canon, quando si registra un'immagine Full HD in realtà si acquisisce un'immagine 4K e la videocamera la riduce a Full HD. La videocamera sfrutta l'intera capacità del sensore, per fornire la migliore qualità in HD.

"Si tratta di ottenere la massima funzionalità dal sensore, poi trasferita allo schermo, perché alla fin fine la cosa fondamentale è quello che appare sullo schermo."

3. Le esigenze dipendono dal cliente

A Canon EOS C700 FF camera seen from the left side.
Le videocamere per il cinema Canon lavorano bene insieme. È possibile utilizzare la videocamera Canon EOS C700 FF come videocamera A e una Canon EOS C200 come videocamera B per effettuare riprese in formato Cinema RAW Light. I file ottenuti possono poi essere montati insieme. Realizzato con Canon EOS 5D Mark III e obiettivo Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM. © Ron Batzdorff

"Vale la pena considerare i pro e i contro prima di girare in 4K o con risoluzione superiore, soprattutto se si parla di archiviazione. Se si riprende in formato RAW con la videocamera Canon EOS C700 FF, in circa 26 minuti si riempie un drive da 2 TB. E anche con un flusso di lavoro acquisito in 4K per output in Full HD, si dovranno pur tenere i file da qualche parte ed effettuarne il backup. Ci vuole quindi il doppio dello spazio rispetto a quello utilizzato per le riprese effettive.

"Le esigenze specifiche dipendono dal tipo di output che si intende realizzare. Alcuni non dovranno mai preoccuparsi dell'output in 4K; per loro la videocamera Canon EOS C100 Mark II può rappresentare un entry point perfetto.

"Quando invece si effettuano delle riprese per il cinema o per produzioni televisive di alta qualità si rivela indispensabile poter girare in formato RAW, anche se in seguito non ne verrà fatto uso, viste le dimensioni dei flussi di dati e dei file. Anche registrando in formato non RAW, avremo qualcosa come 810MB al secondo per la videocamera Canon EOS C700 FF e 405MB al secondo per la videocamera Canon EOS C300 Mark II. Una mole enorme di dati. Occorre quindi capire se si ha bisogno di un approccio cinematografico, con la risoluzione massima, o se si può optare per qualcosa di più piccolo e facile da gestire, come la registrazione in formato XF-AVC della videocamera Canon EOS C300 Mark II o addirittura la registrazione in formato Cinema RAW Light in 4K fornita dalla videocamera Canon EOS C200. Queste soluzioni generano file di dimensioni molto più piccole rispetto al formato Cinema RAW Light di Canon, ma forniscono comunque un'ottima base di dati per la post-produzione.

"Una delle cose più sorprendenti nella gamma Canon di videocamere per il cinema è che tutte quante possono lavorare insieme. Nelle riprese effettuate con un sistema multicamera si può ad esempio avere una videocamera Canon EOS C700 FF come videocamera A, mentre la videocamera B può essere una Canon EOS C200 che gira in formato Cinema RAW Light. Le immagini possono essere monitorate sul set in tempo reale e/o modificate ed elaborate tramite grading in post-produzione, grazie ai display di riferimento 4K di Canon, leader nella loro categoria."

Scritto da Kathrine Anker


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