"Vale la pena considerare i pro e i contro prima di girare in 4K o con risoluzione superiore, soprattutto se si parla di archiviazione. Se si riprende in formato RAW con la videocamera Canon EOS C700 FF, in circa 26 minuti si riempie un drive da 2 TB. E anche con un flusso di lavoro acquisito in 4K per output in Full HD, si dovranno pur tenere i file da qualche parte ed effettuarne il backup. Ci vuole quindi il doppio dello spazio rispetto a quello utilizzato per le riprese effettive.
"Le esigenze specifiche dipendono dal tipo di output che si intende realizzare. Alcuni non dovranno mai preoccuparsi dell'output in 4K; per loro la videocamera Canon EOS C100 Mark II può rappresentare un entry point perfetto.
"Quando invece si effettuano delle riprese per il cinema o per produzioni televisive di alta qualità si rivela indispensabile poter girare in formato RAW, anche se in seguito non ne verrà fatto uso, viste le dimensioni dei flussi di dati e dei file. Anche registrando in formato non RAW, avremo qualcosa come 810MB al secondo per la videocamera Canon EOS C700 FF e 405MB al secondo per la videocamera Canon EOS C300 Mark II. Una mole enorme di dati. Occorre quindi capire se si ha bisogno di un approccio cinematografico, con la risoluzione massima, o se si può optare per qualcosa di più piccolo e facile da gestire, come la registrazione in formato XF-AVC della videocamera Canon EOS C300 Mark II o addirittura la registrazione in formato Cinema RAW Light in 4K fornita dalla videocamera Canon EOS C200. Queste soluzioni generano file di dimensioni molto più piccole rispetto al formato Cinema RAW Light di Canon, ma forniscono comunque un'ottima base di dati per la post-produzione.
"Una delle cose più sorprendenti nella gamma Canon di videocamere per il cinema è che tutte quante possono lavorare insieme. Nelle riprese effettuate con un sistema multicamera si può ad esempio avere una videocamera Canon EOS C700 FF come videocamera A, mentre la videocamera B può essere una Canon EOS C200 che gira in formato Cinema RAW Light. Le immagini possono essere monitorate sul set in tempo reale e/o modificate ed elaborate tramite grading in post-produzione, grazie ai display di riferimento 4K di Canon, leader nella loro categoria."