ARTICOLO

Where the Children Sleep: prospettive variabili con un obiettivo tilt shift

A blonde five-year-old girl lies on a green printed mattress, a hand stroking her hair
Maha e la sua famiglia sono fuggiti dal villaggio di Hawiga nei pressi di Mosul, in Iraq. La paura dell'ISIS e la mancanza di cibo li ha costretti a lasciare la loro casa. Da questo momento in poi, Maha ha dovuto dormire su un materasso sporco in una tenda stracolma nel campo profughi di Debaga. Scatto realizzato con Canon EOS 5D Mark III e obiettivo Canon TS-E 45mm f/2.8. © Magnus Wennman

La rifugiata Maha, cinque anni, nel suo letto di fortuna è uno dei soggetti fotografati dal fotoreporter svedese Magnus Wennman per il suo progetto a lungo termine "Where the Children Sleep". Magnus spiega che la serie riguarda "i bambini che sono costretti a fuggire dalle loro case a causa della guerra in Siria e in Iraq, i luoghi dove ora dormono, i sogni che hanno e le loro speranze per il futuro".

Dai margini delle strade ai letti degli ospedali, dai marciapiedi delle città ai campi profughi, Magnus ha fotografato i luoghi in cui i bambini piccoli, la cui vita è stata tragicamente colpita dalla guerra, poggiano la testa per riposare. Il progetto lo ha portato a viaggiare attraverso il Medio Oriente e gran parte dell'Europa, visitando paesi come Siria, Iraq, Libano e Turchia.

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"Per me, questo progetto è stato un modo per capire la guerra e per aiutare gli altri a capirla un po' meglio", sostiene Magnus. "Quando vivi in un paese come la Svezia, dove la guerra è assente da 200 anni, è quasi impossibile capire che cosa significhi. Tuttavia, quello che posso capire è il rapporto tra un padre e un bambino, o un bambino e un genitore. In pratica, l'unico modo che ho per capire la guerra è attraverso gli occhi di un bambino".

L'impressionante immagine di Maha (immagine in alto) è stata al centro dell'attenzione globale vincendo il primo premio ai World Press Photo Awards dello scorso anno nella categoria di immagine singola "People". Durante l'evento è stato conferito un riconoscimento anche al film di Magnus, Fatima's Drawings, su un'altra giovane rifugiata (disponibile qui sotto). Oltre a raccogliere fondi per l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Magnus spera che le sue fotografie, scattate nel caratteristico stile morbido e lattiginoso dato dal suo obiettivo tilt shift di Canon, smuova la coscienza delle persone.

"Il mio obiettivo è far sì che la gente prenda consapevolezza di questo conflitto e di quello che sta succedendo", afferma a proposito della sua serie di scatti, in cui alcuni degli sguardi dei giovanissimi incontrano la macchina fotografica, costringendo chi li guarda a stabilire una connessione inquieta con la loro condizione. "Si vedono immagini come queste nei notiziari, ma è facile distogliere lo sguardo. Per me come padre, è molto difficile chiudere gli occhi quando vedo bambini che dormono in un bosco o che devono rubare mele dagli alberi solo per poter mangiare qualcosa. È davvero difficile da vedere. Si tratta di un conflitto complicato. Le guerre sono complicate. Ma non è complicato capire che i bambini hanno bisogno di un posto sicuro per dormire".

Durante i 17 anni come fotografo dello staff del quotidiano nazionale svedese Aftonbladet, Magnus si è occupato di qualsiasi ambito, dalle notizie locali e sportive ai grandi eventi internazionali, compresa la campagna elettorale 2008 degli Stati Uniti e la vittoria di Obama. Oggi, il fotografo si concentra maggiormente su progetti a lungo termine che coprono temi sociali, notizie e guerre in tutto il mondo.

Per Magnus, le macchine fotografiche sono principalmente "uno strumento per raccontare una storia", quindi la poca attrezzatura che porta con sé deve funzionare bene. Le fotocamere che più si addicono al suo lavoro sono Canon EOS-1D X, Canon EOS 5D Mark III e Canon EOS 5D Mark IV.

"La maggior parte delle volte lavoro fuori e non voglio portare molta attrezzatura, quindi normalmente ho con me la fotocamera Canon EOS-1D X con un obiettivo 24-70mm a spalla e un'altra fotocamera nello zaino", spiega. "Porto con me un registratore audio e al limite un treppiede, tutto qui. Sono sempre stato fedele a Canon. Anche quando filmo, uso la stessa fotocamera che uso per le foto. Sono perfette per me".

A five-year-old girl with brown hair lies on a bed wearing an orange jumper. Sunlight from a window falls on her
A Magnus è stato raccontato che Tamam, un bambino di cinque anni, aveva paura del suo cuscino e piangeva ogni notte all'ora di andare a letto. I raid aerei nella sua città natale di Homs, in Siria, di solito avvenivano di notte e, anche dopo due anni di distanza, non si rendeva conto che il suo cuscino non era più l'origine del pericolo. Scatto realizzato con Canon EOS-1D X e obiettivo Canon TS-E 45mm f/2.8. © Magnus Wennman
Two small children lie on flattened cardboard boxes by a wall in a dark, quiet street, wearing pink coats
Magnus ha incontrato Ralia, sette anni, e Rahaf, tredici anni, che vivono per le strade di Beirut, in Libano. Insieme al padre hanno dormito in sistemazioni di fortuna per un anno, il periodo in cui Magnus li ha fotografati, dopo che una granata aveva ucciso la madre e un altro fratello nella loro città natale di Damasco, in Siria. Nella foto, sono rannicchiati vicini sulle loro scatole di cartone. Rahaf aveva appena detto di aver paura dei "cattivi ragazzi" e per questo motivo Ralia era scoppiata in lacrime. Scatto realizzato con Canon EOS-1D X e obiettivo Canon TS-E 45mm f/2.8. © Magnus Wennman
A black-and-white image shows an open suitcase containing pictures of children and letters

Il miglior consiglio della candidata ai Magnum Photography Awards Diana Markosian

La carriera della fotografa avrebbe potuto prendere una strada completamente diversa, se non fosse stato per una lezione importante appresa da un film.

Dopo aver cercato bambini e famiglie con storie commoventi, l'obiettivo Canon TS-E 45mm f/2.8 che Magnus ha scelto per il progetto lo ha aiutato a creare ritratti in grado di suscitare empatia. La lunghezza focale di 45 mm ha garantito un angolo simile a quello di un obiettivo standard di 50 mm; ma poiché i meccanismi di tilt shift offrono un controllo completo della profondità di campo e della prospettiva, Magnus ha potuto anche utilizzare l'obiettivo per attirare l'attenzione sulle espressioni dei suoi soggetti, sul linguaggio del corpo o sull'ambiente circostante, in modo che si potessero adattare alle sue composizioni.

"È l'obiettivo perfetto per questo tipo di ritratti", dice. "Uso il 'tilt and shift' per essere in grado di controllare e spostare tutta l'attenzione sulla persona, separandola dallo sfondo". L'effetto è onirico e crea a volte una strana atmosfera che allude poeticamente all'innocenza dei bambini che si ritrovano sfollati a causa della guerra.

A small girl lies asleep in a woodland, under heaps of blankets. The image is soft and dreamlike
In Serbia, una bambina di cinque anni di nome Lamar e la sua famiglia sono rimasti senza un tetto dopo che la loro casa è andata distrutta a causa di una bomba. Scatto realizzato con Canon EOS 5D Mark III e obiettivo Canon TS-E 45mm f/2.8. © Magnus Wennman
A blonde child lies with her head on a red pillow, looking at the camera
Walaa, cinque anni, ha confessato a Magnus di voler tornare a casa. Aveva la sua stanza ad Aleppo, in Siria, e non piangeva mai all'ora di andare a letto. Nel campo profughi, invece, ha pianto ogni notte. Appoggiare la testa sul cuscino era orribile, perché la notte stessa era orribile. È stato quando sono avvenuti gli attacchi ad Aleppo. Di giorno, la madre di Walaa costruiva spesso una casetta con dei cuscini, per farle vedere che non c'era nulla di cui avere paura. Scatto realizzato con Canon EOS-1D X e obiettivo Canon TS-E 45mm f/2.8. © Magnus Wennman

Mentre la fotografia è sempre al centro del suo lavoro, Magnus ha intrapreso la strada della multimedialità. Ha sperimentato le riprese di filmati a 360 gradi e la realtà virtuale documentando la devastante carestia nell'Africa orientale per l'associazione benefica Save the Children. "Quando ho iniziato come fotogiornalista, facevo solo fotografie", racconta. "Oggi abbiamo infinite opportunità di raccontare storie, quindi lavoro molto con il video e il suono. Mi considero un narratore visivo e cerco sempre di trovare il modo migliore per raccontare la storia a cui sto lavorando.

"Sono sempre stato un fotografo, ma se ritengo che la storia possa essere comunicata meglio attraverso il video, scelgo il video. Quando stavo lavorando a "Where the Children Sleep", ho incontrato una giovane ragazza che ora vive in Svezia, di nome Fatima. Disegnava le immagini della sua vecchia casa in Siria e mi raccontava storie incredibili al riguardo. Ho deciso di fare un film su di lei, che è un buon esempio di come uso video e foto insieme nello stesso progetto".

A small child lies on a grey bed under a grey wooden blanket that they have pulled up to cover most of their face. Their eyes are wide open, looking straight up at the ceiling
Quando Magnus ha incontrato Fara, due anni, ad Azraq in Giordania, ha scoperto una bambina appassionata di calcio. Suo padre cercava di creare palloni accartocciando tutto quello che riusciva a trovare, ma non duravano a lungo. Ogni sera, dava la buonanotte a Fara e a sua sorella maggiore Tisam, nove anni, nella speranza che la mattina successiva sarebbe arrivata una palla con cui giocare. Tutti gli altri sogni sembravano fuori portata, ha spiegato, ma non si arrendeva. Scatto realizzato con Canon EOS-1D X e obiettivo Canon TS-E 45mm f/2.8. © Magnus Wennman
A mother holds her sleeping baby as she sits against a metal gate, covering her face in distress.
Al confine tra la Serbia e l'Ungheria, Sham, un anno, giaceva tra le braccia della madre contro un cancello di ferro alto quattro metri. Direttamente dietro il cancello c'era l'Europa, che stavano disperatamente cercando di raggiungere. Solo un giorno prima, erano stati fatti entrare gli ultimi rifugiati, portati poi in treno in Austria. Ma Sham e sua madre erano arrivati troppo tardi, insieme a migliaia di altri rifugiati. Scatto realizzato con Canon EOS 5D Mark III e obiettivo Canon TS-E 45mm f/2.8. © Magnus Wennman

Le opportunità offerte dalla multimedialità portano Magnus ad avere speranza nel futuro del fotogiornalismo. "La nuova generazione di fotogiornalisti lavorerà in un modo completamente diverso rispetto a tutti quelli che li hanno preceduti", sostiene. "Penso che se da giovane sei aperto di mente e vuoi fare narrazione visiva, avrai un futuro davvero brillante. La narrazione visiva sta ottenendo un ruolo sempre più di primo piano ovunque".

Pur essendo stato uno dei pochi fortunati a mantenere un lavoro come fotografo di stampa a tempo pieno per un periodo di tempo significativo, vede il lato positivo della carenza di tali lavori. "Sono molto fortunato a lavorare per un giornale che investe ancora molte risorse nel fotogiornalismo. Alla fine, è stata una buona decisione per il giornale, perché stiamo ancora facendo bene", afferma. "Tuttavia, poiché non ci sono più molti posti di lavoro a tempo pieno, il fotogiornalismo oggi è diventato molto più democratico. Tutti possono farlo, non solo le persone che lavorano nei giornali".

Per quanto riguarda i propri scopi, con il suo lavoro per Aftonbladet e National Geographic Magnus spera di stimolare qualche cambiamento. "I fotogiornalisti vogliono raccontare storie in modo che non solo siano capite dalle persone, ma che le tocchino nel profondo. Chi ci riesce sta facendo molta strada".

Scritto da Lucy Fulford


Il kit di Magnus Wennman

Il kit essenziale usato dai professionisti per scattare le loro foto

A Canon EOS 5D Mark IV sits against a black background

Fotocamere

Canon EOS-1D X Mark II

Grazie al sensore CMOS da 20,2MP full-frame ad alta sensibilità, al sistema Dual Pixel AF a 61 punti espanso e all'acquisizione di video in 4K, Canon EOS-1D X Mark II garantisce prestazioni leader della categoria. "Uso la stessa fotocamera che uso per le foto anche quando filmo", rivela Magnus.

Obiettivi

Canon TS-E 45 mm f/2.8

Il modello TS-E 45mm f/2.8 è un obiettivo decentrabile che offre un angolo di visualizzazione simile a quello di un obiettivo da 50 mm standard. "Uso il 'tilt and shift' per essere in grado di controllare e spostare tutta l'attenzione sulla persona, separandola dallo sfondo", dice Magnus.

Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM

Questo obiettivo di qualità professionale con zoom standard offre un'eccezionale nitidezza dell'immagine e una resistente struttura serie L. Magnus rivela: "Normalmente ho una fotocamera Canon EOS-1D X con un obiettivo 24-70mm a spalla e un'altra fotocamera nello zaino".

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