Canon EOS 5D Mark IV
Fotocamera reflex full-frame da 30.4 megapixel che cattura ogni dettaglio, anche ad alto contrasto, con scatto continuo a 7 fps. "È molto, molto simile alla fotocamera Canon EOS-1D X, ma più leggera", dice Alessandra.
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"Fin dall'inizio, il flash è stato un incubo per me. È lo strumento fotografico più difficile da usare, e studiare i rapporti d'illuminazione non mi piaceva", spiega la Canon Ambassador Alessandra Meniconzi. Potrebbe sembrare una dichiarazione sorprendente da parte della vincitrice della categoria "Persone" del contest fotografico National Geographic Travel Photographer of the Year 2018 e di altri premi prestigiosi, famosa per i suoi ritratti magistralmente illuminati. Ma l'avversione per gli aspetti tecnici della luce artificiale si è rivelata un vantaggio per Alessandra, che ha dovuto trovare un metodo che non dipendesse da numeri e rapporti, ma che permettesse comunque un risultato impeccabile. Il risultato è una luce che sembra naturale anche se non lo è, uno stile ispirato ai classici maestri fiamminghi e olandesi.
"Prima di usare Speedlite, usavo solamente un disco riflettente pieghevole e scattavo sfruttando la luce naturale. Ma se mi trovavo in un ambiente buio e dovevo usare tempi di scatto lenti, era molto difficile evitare la sfocatura. Adesso cerco di ottenere lo stesso effetto di quando scattavo con la luce naturale, ma usando il flash", dice.
Alessandra ci svela le sue cinque regole d'oro per realizzare ritratti naturali con Speedlite.
Alessandra fotografa principalmente popoli indigeni di tutto il mondo, dalla Groenlandia alla Mongolia, ma le sue tecniche funzionano anche in altri contesti, come l'Alpine Beard Festival a Chiuro in Svizzera, dove ha fotografato uomini che sfoggiavano lunghe barbe e costumi popolari tradizionali. In qualunque parte del mondo si trovi, coinvolgere i soggetti che vuole fotografare le permette di farli rilassare e di fargli dimenticare l'attrezzatura fotografica professionale che ha portato con sé.
"Se lavoro con dei bambini, trasformo il servizio in una scuola di fotografia, così possono guardare nel mirino. In questo modo sono più rilassati perché sanno cosa sta succedendo. Se il soggetto è una famiglia, cerco di incoraggiare il lavoro di squadra. Quando ho fotografato gli uomini all'Alpine Beard Festival, ci ho parlato solo per un minuto o due a testa. Ho cercato di renderla un'esperienza divertente e rilassante senza dire loro cosa fare, e ad alcuni ho chiesto di tenere il softbox, per farli sentire parte del progetto".
All'Alpine beard festival, Alessandra si trovava a un paio di metri dai soggetti e usava il flash Speedlite 600EX-RT con un angolo di 45 gradi, e un obiettivo 70-200mm. Aveva testato le luci scattando foto ad un'amica prima di iniziare a scattare. "Avevo solamente un flash, e dovevo scattare in una stanza piccola e buia. Sapevo che i soggetti più timidi si sarebbero sentiti a disagio se avessero dovuto posare per un'ora, perciò ho usato un amico come modello, ho sistemato tutto e posizionato i soggetti nello stesso punto in modo da scattare molto rapidamente."
Alessandra cerca sempre di rappresentare la cultura locale in modo autentico, e spesso racconta storie di culture e tradizioni che stanno scomparendo. "Fin da giovane mi sono sempre interessata a chi ha a cuore la propria identità culturale, a chi ci crede e non vuole perderla. Per me è davvero importante, in particolare nell'attuale era della globalizzazione, e voglio documentare queste culture prima che scompaiano", afferma.
Quando Alessandra arriva in un posto nuovo, preferisce trascorrere una settimana a conoscere le persone prima di iniziare a fotografarle. "Prima di tutto cerco una guida, perché è indispensabile avere qualcuno che ti porti in giro. Durante il mio primo viaggio in Mongolia, io e la mia guida siamo andate di casa in casa per spiegare il nostro progetto. Ne ho approfittato per osservare i volti delle persone, ma anche per capire chi credeva nel mio progetto. Alcune famiglie volevano posare solo per i soldi, ma io volevo fotografare persone orgogliose della propria identità culturale. È molto più facile lavorare con loro, perché vogliono mostrarti tutta la loro vita. Ed è proprio questo che conta quando vuoi raccontare una storia, e non scattare semplicemente belle foto", spiega.
Per i suoi ritratti Alessandra usa uno o due Speedlite 600EX-RT, a seconda della situazione e del risultato che vuole ottenere. Se vuole fotografare qualcuno all'interno di una casa, guarda da dove arriva la luce della finestra e la valorizza collocando il flash Speedlite all'esterno, puntandolo sulla finestra. Usa un trasmettitore Speedlite ST-E3-RT, installato sulla fotocamera, per controllare a distanza i flash Speedlite. In questo modo, può regolarne la potenza senza dover uscire durante gli scatti.
"Cerco di ricreare la stessa luce che entra dalla finestra, ma il flash ferma l'attimo, così [anche] se il soggetto si muove un po', non si ottiene un'immagine sfocata da scartare. È particolarmente importante nelle case molto buie, dove si usano velocità dell'otturatore più basse, perché anche il minimo movimento può portare a sfocature", spiega.
In certi casi, se le serve più luce, mette due Speedlite fuori dalla finestra, e lì punta verso l'interno. "Ma poi non uso il flash a piena potenza, perché l'immagine risulterebbe bianca per la troppa luce. Voglio semplicemente evitare la sfocatura, quindi tratto il flash come se fosse una fonte di luce naturale".
Alessandra usa l'otturatore per controllare l'esposizione dell'ambiente, e l'apertura per controllare l'esposizione del flash. In modalità ETTL, la potenza del flash Speedlite viene regolata automaticamente in base all'apertura, quindi se Alessandra cambia l'apertura, cambierà anche la potenza del flash.
Quando scatta un ritratto all'aperto, Alessandra sottoespone il paesaggio sullo sfondo per assicurarsi che il flash non renda l'immagine troppo luminosa. "In questo modo posso usare il flash Speedlite a bassa potenza e aggiungere un po' di luce al viso", spiega.
In alcune location buie, come la piccola stanza del beard festival di Chiuro, l'oscurità combinata con un potente flash è sufficiente a creare uno sfondo scuro. Ciò è possibile grazie alla legge dell'inverso del quadrato: finché la sorgente luminosa è vicina al soggetto, la luce colpirà solamente il viso e non lo sfondo. In ogni caso, Alessandra porta sempre con sé uno sfondo scuro, soprattutto quando fotografa persone a casa loro o in luoghi dove non può controllare l'ambiente.
"Se la casa è molto buia, imposto la potenza del flash a 250 e lo sfondo apparirà scuro. Ma in altri posti, per esempio nelle yurte mongole, ci sono un sacco di tessuti rossi e gialli. Inoltre, al giorno d'oggi la gente ha un sacco di plastica in casa, che riflette la luce del flash. In questi casi ho bisogno di uno sfondo nero", spiega. "In futuro, mi piacerebbe sperimentare illuminando un po' lo sfondo, e magari usando sfondi colorati. Probabilmente avrò bisogno di un altro flash Speedlite."
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Fotocamera reflex full-frame da 30.4 megapixel che cattura ogni dettaglio, anche ad alto contrasto, con scatto continuo a 7 fps. "È molto, molto simile alla fotocamera Canon EOS-1D X, ma più leggera", dice Alessandra.
Questo obiettivo di qualità professionale con zoom standard offre un'eccezionale nitidezza dell'immagine e una resistente struttura serie L. Secondo Alessandra: "è piccola e non molto pesante, il che è importante perché alcune compagnie aeree ammettono solo un bagaglio a mano da 8 kg. La lunghezza di focale 70 mm permette di avvicinarsi molto, e l'apertura f/2.8 è fondamentale per il mio modo di lavorare."
Un obiettivo a focale fissa della massima qualità, con stabilizzazione dell'immagine, capacità macro fino alle dimensioni reali (1.0x) e possibilità di ridurre la profondità di campo con bellissimi effetti bokeh. "Garantisce foto nitide - molto, molto nitide. È perfetto se si vuole fare un primo piano e fotografare solo il volto", dice Alessandra.
Una potente unità flash da utilizzare sia sulla fotocamera che come dispositivo esterno. L'attivazione in radiofrequenza integrata offre il controllo remoto dell'illuminazione su distanze fino a 30 m. "Lo uso perché è davvero potente", dice Alessandra.
Unità flash Speedlite compatibili a distanze fino a 30 m con controllo in radiofrequenza che garantisce prestazioni affidabili. "È uno strumento formidabile perché si può usare con la maggior parte dei flash, e ti permette di controllarli tutti dalla fotocamera. Non c'è bisogno di regolare il flash per cambiarne la potenza. È molto semplice."
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