ARTICOLO

Ingo Arndt: documentare le vite nascoste delle api

Three wild honeybees drink water, their tongues creating not even a ripple in their reflections.
Abbinando la risoluzione di 50.6 MP della fotocamera Canon EOS 5DS R all'obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM, Ingo Arndt ha potuto fotografare le api mentre si abbeveravano in un giorno di calura. Scatto realizzato con Canon EOS 5DS R e obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM a 1/200 sec, f/16 e ISO250. © Ingo Arndt Photography

Le api ronzano nella cavità di un tronco d'albero all'interno del quale in migliaia di insetti hanno ricavato la propria casa. Non sono sole: vengono osservate da un fotografo che sbircia nelle profondità del loro nido. Si tratta di una colonia selvatica di api occidentali stabilitasi nel giardino del fotografo naturalista Ingo Arndt a Langen, Germania.

Ingo ha ottenuto diversi premi ha vinto al concorso Wildlife Photographer of the Year per diversi anni, trascorrendo gran parte degli ultimi tre decenni a realizzare scatti mozzafiato della natura di tutto il mondo. Dopo aver trascorso molti mesi nella Patagonia selvaggia a fotografare puma, nel 2019 Ingo ha rivolto la sua attenzione a dei soggetti più vicini a casa. Da allora ha realizzato migliaia di incredibili fotografie macro di api, alcune delle quali documentano comportamenti mai osservati prima.

Lavorando al fianco di scienziati e ricercatori, Ingo ha portato a sé una colonia di api selvatiche per esplorarne le vite private in modi completamente nuovi. In questo articolo svela come ha costruito uno dei maggiori archivi fotografici sulle api al mondo e come ha potuto catturare questi piccoli e veloci soggetti in azione rivelandone comportamenti davvero sorprendenti con la fotocamera Canon EOS 5DS R, gli obiettivi macro Canon e i flash Canon Speedlite.

A close-up profile shot of the heads of two honeybees exchanging food.
Due api operaie si scambiano del cibo nell'alveare, fotografato nel giardino di Ingo. Scatto realizzato con Canon EOS 5DS R e obiettivo macro Canon MP-E 65mm f/2.8 1-5x a 1/200 sec, f/11 e ISO200. © Ingo Arndt Photography

Entrare nella colonia

Le api sono amate per la loro produzione di miele e la capacità di impollinare moltissimi fiori, tipi di frutta e colture. Le popolazioni di api, come quelle di molti altri insetti, stanno subendo una drastica diminuzione in tutto il mondo. Questo dettaglio ha catturato l'attenzione di Ingo. "Questi insetti rischiano di sparire", afferma. "Volevo sensibilizzare le persone sull'importanza delle api selvatiche".

Lavorando fianco a fianco con gli scienziati nelle foreste del Parco nazionale di Hainich, in Germania, Ingo è arrivato in alto per fotografare le api occidentali (apis mellifera): si è arrampicato sugli alberi fino a 20 metri di altezza per poter raggiungere gli alveari. "Ho capito velocemente che potevo scattare delle belle foto, ma le cose più interessanti avvengono all'interno della cavità del nido", spiega. "Quindi ho pensato di cercare un albero caduto, portarlo a casa e metterci dentro le api".

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Dopo aver ottenuto l'autorizzazione per trasferire un tronco caduto dalla foresta al proprio giardino, Ingo ha scelto un faggio in cui era presente un nido di picchio nero abbandonato: una residenza da sogno per le api occidentali. Ha costruito un perfetto appostamento dietro la cavità dell'albero, completo di illuminazione rossa non visibile alle api in modo da non disturbarle con la sua presenza. Così è riuscito a catturare la vita segreta dei suoi soggetti.

Ingo ha estratto una regina da una colonia nelle vicinanze e l'ha inserita nel vecchio nido di picchio. Sono bastati pochi secondi per far sì che il resto della colonia la seguisse e migliaia di insetti selvatici iniziassero a costruire il nido sotto l'occhio attento di Ingo. "Potevo guardare dentro il nido e scattare foto", spiega. "È stato davvero fantastico".

Lavorare con le api porta ovviamente con sé alcuni rischi. "Sono stato punto diverse volte. Ironia della sorte, proprio il primo giorno: forse era una puntura di avvertimento", ride Ingo. "Una volte la situazione è stata davvero difficile. Le api erano nervose e si sono fiondate su di me mentre mi avvicinavo al nido, pungendomi sei volte. Sarebbero state di più se non fossi corso via".

An exterior view of a wild honeybee nest in a tree, with bees clustering around the entrance.
Api che volano vicine all'alveare costruito nel vecchio nido di un picchio nero in una foresta tedesca. Scatto realizzato con fotocamera Canon EOS 5DS R e obiettivo Canon EF 16-35mm f/4L IS USM a 16mm, 1/200 sec, f/16 e ISO400. © Ingo Arndt Photography

Congelare l'azione con i flash Speedlite

Per fotografare i suoi piccoli soggetti, Ingo ha scelto la fotocamera Canon EOS 5DS R per la sua risoluzione da 50.6 MP. Usa il flash per tutte le sue foto, includendo fino a sei Canon Speedlite 600EX II-RT a cui abbina flash ad anello e softbox modificate.

Ci sono diversi obiettivi Canon perfetti per la fotografia macro in diverse situazioni. Sebbene Ingo abbia sia l'obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM sia il modello Canon EF 100mm f/2.8L Macro IS USM, per questo progetto ha scelto di usare il primo: non aveva bisogno di stabilizzazione dell'immagine e in questo modo poteva lavorare più facilmente con l'unità Canon flash macro a doppia torcia MT-24EX che non richiede un adattatore.

"Ho fatto ampio uso dell'obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM e dell'obiettivo macro Canon MP-E 65mm f/2.8 1-5x", racconta. "Si tratta di un obiettivo estremamente importante, che consente di avvicinarsi molto e osservare incredibili dettagli. Sono riuscito a realizzare ritratti delle [singole] api. Con il flash e la fotocamera offre dei dettagli stupefacenti. Per realizzare le foto del nido, con le inquadrature più ampie ho usato gli obiettivi Canon EF 16-35mm f/4L IS USM e Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM".

The heads of two newborn honeybees as they hatch out of brood cells.
Grazie all'obiettivo macro Canon MP-E 65mm f/2.8 1-5x, Ingo è riuscito a catturare i dettagli fini di due api che fanno capolino dalle celle dell'alveare. Scatto realizzato con Canon EOS 5DS R e obiettivo macro Canon MP-E 65mm f/2.8 1-5x a 1/200 sec, f/11 e ISO400. © Ingo Arndt Photography

Come esperto di fotografia macro, Ingo ha fotografato insetti in tutto il mondo, da gruppi di milioni di farfalle Monarca in Messico fino alle locuste migratorie del Madagascar. Ciononostante, ha dovuto sperimentare un po' prima di trovare la giusta illuminazione.

"Le api sono così piccole e si muovono così velocemente che non è praticamente possibile fotografarle alla luce naturale", spiega. "Per ottenere risultati soddisfacenti, bisogna giocare molto con i flash Speedlite. L'uso combinato di molti flash è sempre una buona soluzione per illuminare delicatamente la scena davanti all'obiettivo e creare un controluce laterale che illumini il corpo dell'insetto.

"A volte, specialmente nella cavità, usavo i flash come spotlight: questo perché se usati come grandangolo diffondono la luce in ogni direzione producendo un'immagine dall'aspetto molto piatto. Se usati come spotlight e posizionati nel punto più importante, creano un effetto quasi mistico".

Inside a honeybee nest, a spotlight picks out a cluster of bees, with one flying away.
Costruendo un nascondiglio alle spalle della cavità scavata da un picchio nero per fare il nido, Ingo ha potuto osservare l'interno dell'albero mentre la colonia iniziava a costruire le prime celle. Scatto realizzato con fotocamera Canon EOS 5DS R e obiettivo Canon EF 16-35mm f/4L IS USM a 22mm, 1/60 sec, f/22 e ISO400. © Ingo Arndt Photography
Inside his hide, lit by a red light, Ingo Arndt adjusts his Canon camera with Canon Macro Twin Lite MT-24EX flash attached.
Il nascondiglio di Ingo è illuminato da una luce rossa, invisibile alle api, in modo da non disturbarle con la sua presenza mentre osserva cosa accade nella colonia.
A macro photograph of a carpenter ant emerging from the pitcher of a villose pitcher plant.

Fotografia naturalistica con un obiettivo macro Canon

Il biologo e fotografo naturalista Christian Ziegler spiega come fotografa la meravigliosa fauna della foresta pluviale utilizzando un obiettivo macro.

Ingo ha usato il flash anche per riprendere l'esterno dell'alveare, passando alle softbox per inquadrature più ampie. Per avvicinarsi alla scena ha usato il Flash macro a doppia torcia Canon MT-24EX. Il sistema a doppia torcia flessibile, che ruota, è stato uno "strumento eccellente per creare la storia", afferma.

Ingo ha realizzato la maggior parte dei suoi scatti a mano libera per poter essere flessibile nel seguire il movimento delle api. Anche la messa a fuoco che ha usato è quella manuale. "Quando le api sono in volo, come altri animali, bisogna mettere a fuoco sugli occhi", spiega.

"Per le fotografie macro, se avevo abbastanza luce riuscivo a usare qualsiasi velocità dell'otturatore e ottenere risultati nitidi", aggiunge. "Per la maggior parte del tempo ho scattato con aperture f/11 o f/16, quindi la velocità dell'otturatore era di soli 1/250 di secondo. Se scatti a 1/250 di secondo senza usare il flash, l'immagine risulta nera perché non è sufficientemente luminosa. L'esposizione è estremamente breve quando il flash si attiva, ossia circa 1/5.000 o 1/10.000 di secondo. Senza utilizzare flash Speedlite è praticamente impossibile congelare il momento".

A large cluster of honeybees smother an attacking hornet.
Una delle più affascinanti serie di comportamenti che Ingo è riuscito a immortalare è stata la difesa della colonia contro l'attacco dei calabroni. Qui le api coprono l'invasore, riscaldando il proprio corpo il più possibile e surriscaldando il calabrone fino ad ucciderlo. Le api possono sopravvivere a una temperatura corporea superiore di 1°C rispetto ai calabroni. Scatto realizzato con Canon EOS 5DS R e obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM a 1/200 sec, f/16 e ISO250. © Ingo Arndt Photography

Svelare i segreti della vita delle api

Durante le centinaia di ore trascorse nel suo nascondiglio, Ingo ha scattato migliaia di foto, fuori dall'alveare e nelle foreste circostanti. "La fotografia macro non è molto diversa dalla fotografia naturalistica tradizionale", spiega. "Bisogna scattare molte foto. Credo di averne realizzate 80.000 per questa storia, prima di selezionarne circa 300. Ho dovuto provare molte volte prima di riuscire a creare lo scatto perfetto. A volte una bella foto viene scattata per sbaglio, ma la maggior parte delle volte è frutto di lavoro, esperienza e conoscenza".

Come parte del suo vasto progetto, Ingo ha scoperto una serie di comportamenti delle api mai osservati prima. Collaborando con il biologo Jürgen Tautz, specializzato in api da circa 25 anni presso la Julius Maximilian University di Würzburg, in Germania, ha documentato api che duellano con calabroni aggressivi, membri della colonia che raffreddano il nido rigurgitando acqua e facendo vento con le ali e api che serrano le zampe per formare "catene viventi" mentre costruiscono le arnie dell'alveare.

"Gran parte della ricerca è stata concentrata sull'ottenimento di miele dalle api in quantità sempre maggiori, ma quasi nessuno ha approfondito il comportamento naturale di questi insetti", spiega Ingo. "Quello che sono riuscito a fotografare nella cavità del nido del picchio non è stato mai mostrato prima d'ora. Ho inviato le mie foto al Professor Tautz e tutti i giorni trovava qualcosa di nuovo che non era mai stato osservato. È stato fantastico vedere quante nuove cose potevo mostrare con questa storia".

Da questo lavoro è nato un libro, Honey Bees: Mysterious Forest Dwellers, e Ingo ora sta continuando a lavorare alle sue foto con un documentario che mostra la vita all'interno dell'alveare.

Quando con il diffondersi della pandemia di Covid-19 i paesi hanno iniziato il lockdown, Ingo e la sua compagna Silke sono stati costretti a tornare a casa anticipatamente da un lungo viaggio in Patagonia. Ingo è stato accolto dalla sua colonia e, grazie alle api nel retro del suo giardino, ha potuto documentarne la vita senza lasciare casa, continuando a creare ritratti delle api selvatiche mai visti prima.

Scritto da Lucy Fulford


Il kit di Ingo Arndt

Il kit essenziale usato dai professionisti per scattare le loro fotografie macro

Ingo Arndt, in protective clothing, uses a Canon EOS 5DS R and Canon Macro Twin Lite MT-24EX flash to photograph honeybees at the entrance to their nest.

Fotocamera

Canon EOS 5DS R

La migliore qualità reflex, con una risoluzione di 50,6 megapixel e un filtro per l'annullamento dell'effetto passa-basso che ottimizza la nitidezza del sensore della fotocamera.

Obiettivi

Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM

Obiettivo macro full frame ad alte prestazioni con apertura f/2.8, ideale anche per i ritratti. "Ho fatto ampio uso di questo obiettivo", racconta Ingo.

Canon MP-E 65 mm f/2.8 1-5x Macro Photo

Obiettivo macro per specialisti con ingrandimento 5x per catturare soggetti in dimensioni superiori a quelle reali e con dettagli invisibili a occhio nudo. "Insieme al flash e alla fotocamera offre dei dettagli incredibili", afferma Ingo.

Canon EF 100mm f/2.8L Macro IS USM

Obiettivo a focale fissa con eccellenti capacità macro, che vanta un rivoluzionario sistema di stabilizzazione d'immagine ibrido che contrasta le vibrazioni angolari e quelle dovute al movimento laterale, solitamente accentuate quando si scatta a distanza estremamente ravvicinata.

Accessori

Canon Speedlite 600EX II-RT

Speedlite 600EX II-RT è stato progettato per scatti con elevata velocità di elaborazione dei fotogrammi ed è affidabile nelle situazioni più impegnative. Utilizzabile separatamente o sull’attacco a slitta, la sua versatilità ti consente di avere il completo controllo dell'illuminazione. "Congelare il momento è possibile solo grazie ai flash Speedlite", spiega Ingo.

Macro Twin Lite Canon MT-24EX

Il flash macro a doppia torcia MT-24EX consente di assumere il controllo totale dell'illuminazione per la macrofotografia. Ideato per gli specialisti della fotografia macro, offre versatilità sia nella direzione che nella potenza della luce. "Un fantastico strumento per raccontare le mie storie", commenta Ingo.

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