Una potente tripletta: fotografare i canottieri con la triade di obiettivi zoom RF F2.8 di Canon

Il fotografo londinese Matthew Joseph ha costruito la sua reputazione grazie alle sue foto di stampo pubblicitario incentrate sulle persone, che evocano emozioni e catturano momenti autentici in situazioni commerciali prettamente non autentiche. Il suo stile cinematografico e ricco di dettagli attrae clienti del mondo editoriale e aziendale. Ha lavorato per marchi noti, agenzie creative e ONG.

Matthew è stato uno dei primi fotografi a usare tutti gli obiettivi che compongono la "triade F2.8" di obiettivi zoom RF di Canon: Canon RF 15-35mm F2.8L IS USM, Canon RF 24-70mm F2.8L IS USM e Canon RF 70-200mm F2.8L IS USM. Dotata di una qualità strutturale professionale, la triade offre portate dello zoom con copertura ultragrandangolare, standard e da teleobiettivo, stabilizzazione dell'immagine a 5 stop e tecnologia di messa a fuoco Nano USM eccezionalmente fluida. Insieme, gli obiettivi offrono una portata dello zoom che consente ai fotografi di scattare praticamente in qualsiasi situazione.

In questa occasione, Matthew è stato incaricato di seguire una giornata nella vita di un circolo di canottaggio sul Tamigi, vicino Londra, usando la fotocamera Canon EOS R e i nuovi obiettivi zoom RF. Scopriamo tutto sul suo reportage fotografico.

Come ti sei trovato con l'apertura ultragrandangolare dell'obiettivo Canon RF 15-35mm F2.8L IS USM?
"Il mio lavoro riguarda così tanto le persone che raramente mi spingo oltre i 15mm. Ciononostante, quest'obiettivo zoom offre una gamma di lunghezze focali davvero utile. Sebbene preferisca lavorare a 35mm, come faccio quasi sempre, in diverse situazioni mi è capitato di cercare un'apertura più ampia di 35mm.

"Mi sono affidato all'obiettivo RF 15-35mm F2.8L IS USM per realizzare gli scatti nella rimessa. La ridotta lunghezza focale ha accentuato la forma allungata delle imbarcazioni da canottaggio. Il mio intento era quello di documentare lo sforzo fisico profuso dalle atlete per mettere in acqua le imbarcazioni e per lavorare come squadra per muoversi all'unisono in sicurezza. Lo spazio era piccolo e ristretto ma con un gran via vai. Quest'obiettivo è stata la scelta più logica".

L'obiettivo Canon RF 24-70mm F2.8L IS USM si è confermato lo strumento irrinunciabile della giornata?
"L'ho usato molto. È l'obiettivo perfetto per il tipo di ritratti ambientali che amo realizzare. Sono in molti a indicare l'85mm come l'obiettivo perfetto per i ritratti, ma quelli che realizzo io sono spesso nella fascia da 24 a 35mm".

Quando hai usato l'obiettivo Canon RF 70-200mm F2.8L IS USM?
"È stato lo strumento più importante pre realizzare scatti delle imbarcazioni mentre eravamo sul fiume, dove dovevamo restare a una certa distanza. La portata della lunghezza focale mi ha dato tutta la flessibilità per ampliare l'inquadratura e includere l'ambientazione e per passare subito dopo a inquadrature più strette. Il mio assistente mi affiancava aiutandomi a cambiare obiettivo, ma in genere ho potuto lavorare a lungo con il modello RF 70-200mm F2.8L IS USM dato che dimensioni e peso erano eccellenti".

Quali caratteristiche di Canon EOS R si adattano particolarmente al tuo modo di lavorare?
"Amo scattare foto da angolazioni insolite e interessanti. Sebbene non sia solito scattare da lontano usando il mirino, ci sono alcune situazioni in cui il touch screen con angolazione variabile è molto utile. Poter usare la funzione Touch and Drag AF sullo schermo mentre uso il mirino è un altro grande vantaggio. Considerando che seleziono il punto AF sempre manualmente, poterlo spostare sullo schermo con il pollice anziché con il joystick come su una classica reflex digitale risulta molto fluido. Quando registro un video passo alla messa a fuoco manuale, sono abituato a lavorare così. Per questo trovo il focus peaking fantastico.

"Un altro vantaggio è la modalità di scatto silenziato. Se mi immergo in una situazione, inizialmente c'è sempre la sensazione che le persone percepiscano la presenza di un fotografo intorno a loro. Ho sviluppato delle tattiche per aiutare la gente a dimenticarsi della mia presenza, ma a volte il suono dell'otturatore rompe l'idillio dell'illusione. Per questo la modalità silenziosa è fondamentale quando cerco di catturare momenti veri".

Qual è stato lo scatto più difficile da realizzare e perché?
"La mia intenzione era di catturare il legame tra i canottieri e il fiume. La seduta degli atleti nell'imbarcazione è molto bassa, a pochi centimetri dall'acqua, quindi si bagnano di continuo. Per immortalare il momento con un taglio intimo, dovevo stare immerso in acqua indossando una muta da sub. Per i canottieri è stato difficile, perché avevano paura di urtarmi. Le pale dei remi mi passavano proprio sopra la testa, schizzandomi. Avevo pochi secondi per assicurarmi che le impostazioni della fotocamera fossero corrette e che le espressioni facciali delle quattro rematrici fossero conformi all'azione in corso.

"In un primo momento ho iniziato a scattare con l'obiettivo Canon RF 15-35mm F2.8L IS USM, ma l'apertura era troppo ampia e mi faceva perdere quella connessione che stavo cercando di catturare. Quindi sono passato all'obiettivo RF 24-70mm F2.8L IS USM, che mi ha dato tutto ciò di cui avevo bisogno".

Che consiglio daresti a chi non ha mai fotografato dei canottieri prima d'ora?
"Preparati ad avere freddo e a bagnarti, a pensare velocemente e ad agire in fretta! I vogatori non hanno molto controllo sulle canoe perché la manovrabilità di queste imbarcazioni non è delle migliori, quindi devi essere tu a muoverti. Serve dotarsi di un kit per reagire in fretta. In realtà preferisco fotografare i canottieri fuori dall'acqua. Mi piace concentrarmi sui momenti di transizione. Sebbene durante la sessione ci siano state parecchie azioni di qualità, sono più affascinato dai momenti post-regata, quando gli atleti sono esausti, hanno appena perso una gara o vinto una competizione e sono euforici".