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Approvate da Netflix: videocamere Canon Cinema EOS

In occasione dell'entrata di Canon EOS R5 C ora nell'elenco delle videocamere approvate da Netflix, vediamo cosa questo significa per i registi e parliamo con il direttore della fotografia Patrick Smith dell'uso delle videocamere Canon Cinema EOS per girare produzioni originali per la piattaforma di streaming globale.
Una videocamera ibrida Canon EOS R5 C, con un microfono collegato, su una panca di legno nella prua di una barca.

Canon EOS R5 C è la più piccola videocamera Canon approvata da Netflix, ma offre le stesse funzioni di ripresa professionale che si trovano nei corpi più grandi e modulari, tra cui la registrazione full frame, 4K XF-AVC 4:2:2 a 10 bit, un'ampia gamma dinamica e persino il supporto per gli obiettivi anamorfici.

Netflix è stato un pioniere nella standardizzazione di contenuti 4K HDR ad alta fedeltà per l'intrattenimento domestico, e le sue rigorose linee guida per la valutazione della tecnologia delle videocamere e dei flussi di lavoro hanno garantito che i contenuti originali Netflix riproducano costantemente immagini e suoni di qualità eccezionale. Le videocamere approvate devono essere state utilizzate per almeno il 90% delle riprese nel montaggio finale. Tuttavia, è concessa una maggiore flessibilità per i prodotti divulgativi.

Netflix ha aggiunto Canon EOS R5 C al suo elenco di videocamere approvate, il che significa che i registi di qualsiasi genere, dai documentari ai film drammatici e ai reality, possono ora utilizzare il più piccolo corpo macchina Cinema EOS full frame di Canon come videocamera principale o secondaria per le produzioni originali Netflix.

EOS R5 C può essere utilizzata insieme alla videocamera full frame Canon EOS C500 Mark II, che ha ottenuto l'approvazione di Netflix poco dopo la sua uscita, o a EOS C300 Mark III ed EOS C70, due potenti videocamere che condividono la stessa tecnologia del sensore DGO e sono nell'elenco dei prodotti approvati da Netflix.

"Ricevere l'approvazione di Netflix per tutte queste videocamere Cinema EOS è il risultato della continua ricerca di Canon nello sviluppo di una tecnologia d'immagine all'avanguardia senza compromessi, che si tratti di prodotti entry-level o di fascia alta", afferma Aron Randhawa, Product Specialist di Canon Europe.

Una videocamera ibrida Canon EOS R5 C su un treppiede puntata su un uomo, con la parte inferiore del volto visibile sullo schermo posteriore della videocamera.

EOS R5 C continua a essere perfezionata come strumento di ripresa attraverso gli aggiornamenti del firmware. Le recenti aggiunte hanno incluso un miglioramento dell'autofocus con inseguimento del soggetto, una funzione di teleconvertitore digitale per un ingrandimento fino a 3x e un supporto per gli obiettivi ampliato, ognuno dei quali offre nuovi livelli di flessibilità alle produzioni originali Netflix.

"L'aggiunta di EOS R5 C all'elenco delle videocamere approvate da Netflix è davvero entusiasmante per la flessibilità che può offrire al settore cinematografico grazie alle sue specifiche elevate e alle sue dimensioni incredibilmente ridotte", aggiunge Aron. "Questo dovrebbe davvero aprire le porte ai registi e permettere loro di sperimentare con le riprese in spazi molto più ristretti e muovere la videocamera in modi a cui non avevano mai pensato prima, pur rimanendo in un budget ragionevole".

EOS R5 C è solo l'ultima videocamera Cinema EOS a soddisfare i severi requisiti di Netflix. "Anche molte delle videocamere della generazione precedente erano state approvate per le produzioni originali Netflix, tra cui Canon EOS C300 Mark II, EOS C700, ed EOS C700 FF", spiega Aron. Tra le produzioni originali Netflix girate con queste videocamere, il documentario vincitore del Premio Oscar Icarus (2019), il lungometraggio Le nostre anime di notte (2017) e la serie candidata agli Emmy Grace and Frankie (2015).

"I registi hanno così a disposizione un'ampia scelta di soluzioni Canon Cinema e possono combinare diverse videocamere, mantenendo una qualità dell'immagine costante", conclude Aron.

Ma quali sono esattamente i requisiti delle videocamere per le produzioni originali Netflix? In questo articolo, esploriamo le ragioni del successo di EOS C500 Mark II, EOS C300 Mark III, EOS C70 ed EOS R5 C, mentre il direttore della fotografia Patrick Smith, che si è occupato di Tell Me Who I Am (2019) e Captive - In ostaggio (2016), spiega perché ha scelto queste videocamere Canon Cinema EOS per girare diversi documentari per Netflix.

Canon EOS C300 Mark III montata su un gimbal, poggiata sull'ala di un aereo.

Il sensore CMOS DGO Super 35mm 4K e la gamma dinamica ottimizzata di oltre 16 stop sono solo due delle caratteristiche chiave che i registi troveranno nella videocamera Canon EOS C300 Mark III.

Un uomo con una videocamera Canon EOS R5 C riprende una triatleta che corre verso di lui su una scogliera.

"Ci sono molte videocamere che possono registrare in 4K 4:2:2 a 10 bit, ma queste specifiche da sole non riescono a spiegare veramente l'immagine prodotta da quella videocamera", sostiene Aron. "Netflix si è presa il tempo di valutare e approvare il file system, il colore e la gamma dinamica delle videocamere Cinema EOS".

Elevati standard di ripresa

Una specifica tecnica minima perché una videocamera sia approvata da Netflix è la presenza di un sensore 4K UHD, un requisito che Canon EOS C500 Mark II soddisfa appieno grazie al sensore CMOS full frame 5.9K sviluppato da Canon, mentre EOS C300 Mark III, EOS R5 C ed EOS C70 possono registrare in Full 4K fino a 120p. Tuttavia, esistono molti altri requisiti specifici per le riprese e le telecamere.

Netflix è uno dei principali fornitori di contenuti High Dynamic Range (HDR), quindi è fondamentale poter offrire un file appropriato per la post-produzione in HDR. EOS R5 C offre una gamma dinamica estesa con Canon Log 3 quando si registra nel formato XF-AVC 4:2:2 a 10 bit di Canon. Grazie all'innovativo sensore Super 35mm DGO, EOS C300 Mark III ed EOS C70 sono dotate di una gamma dinamica di oltre 16 stop, mentre il sensore full frame di EOS C500 Mark II presenta oltre 15 stop. EOS R5 C, EOS C70, EOS C500 Mark II ed EOS C300 Mark III offrono anche la possibilità di registrare nel formato Cinema RAW Light o XF-AVC di Canon, producendo filmati che possono essere inseriti con successo in un flusso di lavoro HDR, sia in PQ che in HLG.

Altri requisiti di acquisizione richiesti da Netflix includono una velocità di trasferimento dati minima di 240 Mbps a 23,98 fps e un'elaborazione di 10 bit. I modelli Canon EOS R5 C, EOS C500 Mark II ed EOS C300 Mark III raggiungono 810 Mbps durante le riprese XF-AVC, mentre EOS C70 600 Mbps. Quando riprendono in formato Cinema RAW Light, EOS C500 Mark II ed EOS C300 Mark III possono raggiungere rispettivamente 2,1 Gbps e 1 Gbps a 25p con la massima risoluzione, ed entrambe offrono anche una risoluzione a 10 bit o 12 bit, a seconda che tu stia filmando a 25p o 50p.

"Spesso le sole specifiche di una videocamera non sono in grado di riprodurre la vera sostanza e i dettagli di un'immagine che produce una videocamera cinematografica professionale", aggiunge Aron. "Per questo è una grande soddisfazione sapere che Netflix ha approvato l'uso delle videocamere Canon Cinema EOS per le sue produzioni, valutando questi dettagli intricati dei progetti delle nostre videocamere".

Un tecnico che indossa guanti bianchi sta pulendo il sensore di una fotocamera Canon.

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Il direttore della fotografia Patrick Smith con una fotocamera Canon EOS C500 Mark II.

Il direttore della fotografia Patrick Smith ha girato tre produzioni per Netflix con Canon EOS C500 Mark II, incluso The surgeon's Cut, un documentario sui migliori chirurghi al mondo. © Patrick Smith

La prima produzione BBC Studios per Netflix

Patrick ha girato numerose produzioni per Netflix con Canon EOS C500 Mark II, tra cui la serie scientifica in quattro parti The Surgeon's Cut. La prima serie commissionata a BBC Studios dal colosso di streaming ha richiesto una videocamera in grado di garantire immagini di alta qualità in un contesto molto stressante.

"Il mio episodio riguardava un neurochirurgo, quindi abbiamo filmato craniotomie da svegli, un'esperienza davvero incredibile a cui assistere", racconta Patrick. "EOS C500 Mark II offriva molti vantaggi incredibili rispetto alle altre videocamere disponibili: un sensore full frame, il design compatto, la compatibilità con un'ampia gamma di obiettivi più piccoli e la stabilizzazione dell'immagine".

"Per filmare gli interventi chirurgici, ci hanno chiesto di non usare il treppiede. La stabilizzazione dell'immagine integrata ha consentito di rimanere distanti dal chirurgo e dal paziente, tenendo l'inquadratura completamente stabile".

Patrick ha registrato a mano libera circa il 50% del materiale e inserito leggeri movimenti. "Spesso oscillo lievemente da sinistra a destra. In questo modo conferisco fluidità all'immagine e impedisco al mio corpo di irrigidirsi! Sono rimasto davvero soddisfatto nello scoprire che la stabilizzazione dell'immagine elettronica non era troppo aggressiva. Mi ha consentito di tenere alcuni movimenti laterali nell'inquadratura, perdendo le vibrazioni ad alta frequenza".

Un primo piano della regista Elisa Iannacone mentre guarda il touch screen orientabile di una videocamera Canon EOS C70 con davanti a sé una distesa d'acqua e un orizzonte dalle sfumature rosa.

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Il direttore della fotografia Patrick Smith con Canon EOS C500 Mark II montata su un rig a spalla in un corridoio ospedaliero.

"Per seguire i soggetti in ospedale abbiamo montato la videocamera EOS C500 Mark II su un gimbal", spiega Patrick. "Ho girato quasi sempre a mano libera, ma con questo supporto ho dato un effetto stilizzato ad alcune riprese". © Patrick Smith

Il produttore Alberto Allica con un camice ospedaliero dietro a una videocamera Canon EOS C500 Mark II.

Alberto Allica, produttore di The Surgeon's Cut. "È una produzione di qualità HDR", spiega Patrick. "Ho inviato alcune prove realizzate con EOS C500 Mark II alla casa di post-produzione. Mi hanno risposto che se avessi lavorato bene e con cura, avrebbero potuto creare immagini HDR di qualità elevata da riprese 4:2:2 a 10 bit XF-AVC". © Patrick Smith

Una compagna di riprese versatile

Il peso leggero e il formato compatto e modulare della videocamera si sono dimostrati vantaggiosi nel seguire lo staff ospedaliero per la struttura. "Avevo bisogno di tenere il passo in un ambiente dinamico, veloce e reattivo, e la videocamera EOS C500 Mark II era lo strumento ideale", racconta.

"Mi piace la modularità di questa videocamera. Cambio di continuo configurazione, sia durante l'applicazione sia mentre il mio modo di lavorare evolve. Spesso ho bisogno di una serie di espansioni: collegamento video wireless, controllo follow focus, portafiltri, monitor di servizio, supporto per microfono radio e apparecchiature audio. Puoi trovare diversi modi di alimentare o equilibrare queste espansioni, ed è uno dei lati positivi di Canon EOS C500 Mark II ed EOS C300 Mark III".

Per questo particolare progetto, Patrick ha utilizzato principalmente obiettivi EF a focale fissa Canon, ma il supporto di EOS C500 Mark II per innesti obiettivo intercambiabili gli ha consentito di sostituire l'innesto EF con uno PL e di utilizzare gli obiettivi Sumire Prime di Canon.

"Questi obiettivi sono incredibili: leggeri, compatti e nitidi", racconta. "Ormai li uso da dieci anni, per cui la messa fuoco manuale è istintiva. Sono obiettivi short throw, quindi la messa a fuoco da infinito a 1,5 m è di soli 10 gradi circa, mentre con un obiettivo cinematografico la rotazione sarebbe molto più ampia. Per ottenere un buon risultato con gli obiettivi cinematografici è necessario un sistema di follow focus o di messa a fuoco assistita; con gli obiettivi fotografici, invece, posso regolare la messa fuoco molto velocemente, da solo e con la stessa accuratezza".

Un regista che cambia l'obiettivo su una videocamera Canon Cinema EOS C500 Mark II.

Canon EOS C500 Mark II supporta innesti obiettivo EF o PL intercambiabili opzionali: oltre all'ampissima gamma di obiettivi a focale fissa EF di Canon, puoi utilizzare gli obiettivi full frame Sumire Prime.

Gli obiettivi a focale fissa, a differenza degli zoom, aiutano a mantenere la gamma di colori. "Volevo che le riprese avessero un aspetto filmico sul chip full frame", spiega Patrick. "Ora realizzo tutti i prodotti Netflix in 2.53:1, un rapporto immagine cinematografico. Se vuoi utilizzare un rapporto immagine più largo di 2:1, devi chiedere il permesso; se riesci a giustificare la tua scelta, te lo concedono.

"Poter applicare un marcatore di visualizzazione sull'immagine è una delle caratteristiche più utili di questa videocamera. Fa un'enorme differenza nel mondo Netflix, dove 2:1 come rapporto immagine minimo è qualcosa che si vuole vedere davvero, piuttosto che immaginare".

Un indice e un pollice che tengono un cavo accanto alla porta di ingresso/uscita del timecode di Canon EOS R5 C.

Nonostante il suo design compatto, Canon EOS R5 C è dotata di una serie di opzioni I/O professionali, tra cui terminali dedicati per l'ingresso/uscita del timecode, micro HDMI, un terminale USB-C e un ingresso XLR disponibile tramite l'accessorio opzionale TASCAM CA-XLR2d-C.

La configurazione perfetta di videocamera primaria e secondaria

Ora, con EOS C300 Mark III aggiunta al suo kit e approvata da Netflix, Patrick ha la perfetta configurazione multicamera: utilizza una combinazione di EOS C500 Mark II ed EOS C300 Mark III per gran parte del suo lavoro. "È la configurazione perfetta perché entrambe riprendono con lo stesso codec. Filmano con la stessa gestione dei colori. Hanno lo stesso formato. Tutto funziona perfettamente in entrambi i dispositivi", afferma. "Mi basta fermarmi e scambiarle per sfruttare i punti di forza di ogni videocamera. Con EOS C500 Mark II, tendo a utilizzare l'inquadratura più ampia perché ha un chip più grande e offre una profondità di campo ridotta per quel particolare tipo di ripresa. Solitamente utilizzo EOS C300 Mark III per i primi piani, mentre la possibilità di scattare a 120p in 4K è estremamente utile. Le due videocamere si integrano alla perfezione".

Patrick ritiene che EOS C70, approvata da Netflix, gli sarà molto utile anche per la produzione di documentari. "Il formato ridotto e la versatilità di EOS C70 la rendono la videocamera secondaria ideale per i documentari di fascia alta", afferma. "Che sia montata su un'auto, su un gimbal o anche solo per avere un'angolazione diversa in un'intervista, è una parte essenziale del mio kit".

L'aggiunta della più compatta EOS R5 C all'elenco delle videocamere Canon approvate da Netflix offre a registi come Patrick ancora più opzioni creative. "Può davvero adattarsi a qualsiasi tipo di storia, indipendentemente dal fatto che si tratti di un'opera cinematografica ad alto budget, di una fiction televisiva o di un documentario", spiega Aron.

La videocamera è dotata di una ventola di raffreddamento attiva che consente di registrare a lungo, mentre il corpo in lega di magnesio, robusto ma leggero, garantisce durata e versatilità. "È una videocamera multiuso che può adattarsi a qualsiasi tipo di narrazione", continua Aron. "Il fatto che sia così potente e compatta la rende davvero una possibilità interessante per i registi professionisti".

Le dimensioni ridotte di EOS R5 C la rendono adatta come videocamera secondaria, ma potrebbe altrettanto facilmente essere una videocamera principale per le produzioni che non hanno bisogno di un modello più modulare, come EOS C500 Mark II. È anche la videocamera più conveniente della gamma Canon approvata da Netflix, il che la rende un'ottima opzione per i budget più ridotti.

"Non bisogna scendere a compromessi per quanto riguarda la qualità dell'immagine", afferma Aron. "Quindi, indipendentemente dal fatto che venga usata come videocamera principale o secondaria, di sicuro è una tra le migliori del settore".

Marcus Hawkins

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