"Abbiamo registrato alcuni filmati RAW a 12 bit, ma mentre riprendevamo in 4K a 10 bit 4:2:2 con Canon EOS C300 Mark II lo facevamo anche con Canon EOS-1D X Mark III", spiega Alex.
"Con la videocamera cinematografica abbiamo registrato con Canon Log 3, mentre sulla reflex digitale è disponibile solo Canon Log. Tuttavia, i codec offrono un controllo tale che è stato facile abbinare i colori in post-produzione. È stato più difficile unire i filmati ripresi in diverse parti della giornata. Nel Kalahari, se guardi in una direzione la sabbia è gialla, ma se ti giri di 90 gradi il colore ha un aspetto diverso. Ero tranquillo, sapevo che fin quando avremmo continuato a riprendere con Canon Log con il bilanciamento del bianco preimpostato saremmo riusciti ad abbinare le videocamere. Canon EOS-1D X Mark III offre un codec veramente ottimo con una generosa latitudine di esposizione, che ha facilitato le operazioni di grading".
Per le riprese in 4K la messa a fuoco precisa è fondamentale, specialmente quando si usano obiettivi lunghi e rapidi ad aperture ampie all'aurora e al crepuscolo, ossia i momenti migliori per scovare la natura selvaggia.
Il filmato finale è di incredibile qualità, con scene suggestive del deserto e fantastiche riprese ravvicinate degli animali in azione, una sfida per qualunque filmmaker. Grazie alla tecnologia all'avanguardia di Canon EOS-1D X Mark III, Alex è stato in grado di riprendere con modalità innovative. Crede fermamente che i filmmaker professionisti debbano prendere questa reflex digitale molto sul serio.
"Canon EOS-1D X Mark III mi convince appieno", continua. "Continuo a trovarmi benissimo con i miei modelli cinematografici, ma questa è una videocamera secondaria assolutamente fantastica. È perfetta per girare sequenze riempitive e scene d'inserto cinematografiche per raccontare meglio le storie che stiamo filmando con Canon EOS C300 Mark II".