Canon EOS-1D X Mark II
"La messa a fuoco è perfetta e l'isolamento dagli agenti atmosferici mi consente di non preoccuparmi dell'inevitabile sabbia, del liquido per le bolle di sapone e delle dita appiccicose".
Profilo
Helen Bartlett è una fotografa ritrattista che vive e Londra e utilizza la fotografia in bianco e nero in ambientazioni naturali per catturare al meglio lo spirito unico delle famiglie con cui lavora.
Helen ha avviato la sua attività fotografica nel 2003, dopo essersi laureata in storia medievale all'Università di Cambridge. In seguito è diventata una delle fotografe di ritratti di famiglia più esperte e rispettate del Regno Unito.
Helen ha sviluppato la sua passione per la fotografia fin da piccola, dopo aver ricevuto la sua prima macchina fotografica (una russa Zorki Rangefinder) quando aveva appena otto anni. Man mano che cresceva, suo padre fotografava Helen e i suoi fratelli in bianco e nero, e a partire da quel momento si rese conto che quelle foto erano più belle e resistevano meglio alla prova del tempo rispetto alle immagini a colori. Ritiene che la rimozione del colore ci incoraggi a guardare più da vicino, a prestare maggiore attenzione e a riempire noi stessi gli spazi vuoti.
Il suo lavoro si ispira all'idea che non ci sono due famiglie uguali e alla convinzione che ogni famiglia ha una propria dinamica, un'energia unica che rende la fotografia e la rappresentazione di quello spirito particolarmente accattivante. Effettuando le sue riprese sul posto, Helen è in grado di fissare i singoli momenti della vita familiare, a volte come un ritratto convenzionale, ma spesso adottando un approccio più sincero per cogliere il senso di felicità, gioia o amore tra i membri della famiglia.
Sebbene Helen avesse una chiara visione dello stile della fotografia di famiglia che voleva produrre fin dall'inizio - rilassata, naturale e divertente, con un'estetica in bianco e nero coerente e senza tempo - le sue immagini sono diventate più avventurose man mano che la sua tecnica e le sue abilità sono maturate. Ora è più propensa a giocare con la luce, il movimento e gli elementi grafici di un'immagine durante le riprese.
Lavorare con gli stessi clienti nel corso degli anni ha permesso ad Helen di documentare storie visive intime delle loro famiglie, ma quando fa visita a una famiglia per la prima volta preferisce sapere molto poco dell'ambiente in cui lavorerà. I nomi e l'età dei bambini e l'indirizzo sono più o meno tutto quello che sa. Non guarda nemmeno su Google Maps per vedere lo stile della casa; preferisce arrivare con la mente aperta e vedere cosa coglie la sua attenzione.
Il suo portfolio include qualunque tipo di soggetto, dai neonati ai bambini più grandi, alle famiglie. Quando non scatta ritratti per i suoi clienti, si dedica ai ritratti di famiglia per i suoi amici, oltre che godersi la fotografia paesaggistica e di strada. Helen confessa che "vive e respira la fotografia" e analizza costantemente le immagini online, nei libri, nei film e nelle gallerie per scoprire nuovi approcci alla fotografia delle persone, memorizzandole nel suo "database interno" in modo che quando si trova di fronte a una situazione, possa reagire istintivamente.
Helen ha tenuto conferenze sulla fotografia in tutto il Regno Unito e in Europa e ha pubblicato lavori sia nel Regno Unito che a livello internazionale. Articoli sul suo lavoro sono apparsi su Professional Photo, PhotoPlus: The Canon Magazine e Professional Imagemaker nel Regno Unito e in un articolo di 12 pagine dell'influente rivista Photoworld in Cina.
Perché lavori in bianco e nero invece che a colori?
"Le immagini in bianco e nero suggeriscono, piuttosto che mostrare. Credo che coinvolgano lo spettatore più da vicino. Mi interessano le espressioni e le interazioni piuttosto che il colore dei vestiti o se è stata una "bella giornata" o meno. Per le fotografie di famiglia, credo che sia il mezzo perfetto: le fotografie che faccio oggi si affiancheranno alle immagini scattate tra 10 anni e a quelle scattate 50 anni fa, creando un racconto familiare coerente con immagini piene di sentimenti ed emozioni".
In che modo fotografare un ritratto in bianco e nero è tecnicamente diverso dal colore?
"Non ci sono scorciatoie sul piano tecnico, devi fare la foto giusta e giocare con la luce. La grafica e la geometria diventano più importanti, non pensiamo solo a fotografare un "bambino carino o una giornata di sole", abbiamo bisogno di ottenere di più dalla nostra immagine se vogliamo che resista alla prova del tempo".
In pratica, a cosa bisogna fare più attenzione quando si usa il bianco e nero?
"Una nota positiva è che i colori vivaci dei giocattoli per bambini distraggono meno e gli altri elementi di un parco possono dissolversi nello sfondo, per cui un cestino rosso non è un problema. Ma occorre prestare attenzione all'abbigliamento. Trovo che i motivi grafici come le camicie a quadri, le righe dominanti e i zigzag distraggano di più in bianco e nero".
Come si può ottenere il meglio dai bambini durante una sessione di ritratti?
"Giocare con loro è il modo migliore per ottenere buone espressioni; passo molto del mio tempo seduta sul pavimento per poter giocare insieme a loro nel modo giusto (i pantaloni impermeabili sono d'obbligo in autunno e inverno)".
Qual è la parte più difficile del tuo lavoro?
"La gestione di un'attività. Amo il lato fotografico del mio lavoro, ma da esso derivano altre responsabilità, quali l'amministrazione, la contabilità e il marketing. Sono queste le cose che trovo più difficili, ma tutte queste sfide sicuramente rendono la vita più interessante".
Instagram: @helenbartlettphotography
Twitter: @Helen_Bartlett
www.helenbartlett.co.uk
"Credo che il segreto per fotografare i bambini sia mantenerli rilassati e seguire i loro movimenti. Mi piace iniziare presto e controllare che tutti abbiano fatto colazione (sì, anche gli adulti), perché trovo che questo sia il momento con maggiori opportunità, prima che qualcuno si stanchi. Lavoro seguendo la normale routine e ci fermiamo per fare un sonnellino o uno spuntino. In questo modo, tutti sono sempre rilassati e si divertono, ed è così che si ottengono le immagini migliori. Se qualcosa va storto e noto un cedimento, un biscotto al cioccolato e una tazza di tè di solito salvano la situazione".
Il kit essenziale usato dai professionisti per scattare le loro foto
"La messa a fuoco è perfetta e l'isolamento dagli agenti atmosferici mi consente di non preoccuparmi dell'inevitabile sabbia, del liquido per le bolle di sapone e delle dita appiccicose".
"La fotocamera mirrorless Canon mi ha permesso di lavorare da un'angolazione diversa, consentendomi di utilizzare in modo più creativo la luce e la composizione grazie al mirino elettronico e al touch screen regolabile con 5655 posizioni AF selezionabili".
"Utilizzo molto spesso questo obiettivo sulla mia fotocamera EOS R. È piccolo e veloce e perfetto per raccontare storie. Inoltre, la funzionalità macro e la possibilità di avvicinarsi ad un dettaglio e poi allontanarsi nuovamente per ottenere uno scatto grandangolare è perfetta per fotografare i bambini".
"Senza dubbio è l'obiettivo più sorprendente che abbia mai usato. Consente di effettuare scatti rapidi e straordinariamente nitidi, senza tuttavia compromettere la bellezza delle immagini".
Uso spesso questo obiettivo quando fotografo i neonati, per cogliere anche i più piccoli dettagli. Questo obiettivo è perfetto anche per realizzare ritratti quando lavoro all'aperto.
"Anche se di solito utilizzo questo obiettivo il 30% delle volte durante una sessione fotografica, è con questo che spesso ottengo alcune delle mie immagini preferite. È un obiettivo perfetto per raccontare storie."
"Per realizzare la maggior parte dei miei lavori utilizzo due fotocamere e la combinazione di obiettivi da 85/35 mm. L'obiettivo da 85 mm è perfetto per i ritratti".
"Utilizzo schede SD a velocità elevata e affidabili".
"Chi lavora con i bambini conosce il potere di un biscotto. Ci divertiamo molto e consumiamo molta energia giocando e correndo, pertanto gli spuntini sono una parte molto importante di ogni servizio fotografico".
"I miei servizi fotografici sono interamente condotti dai bambini: facciamo i giochi che vogliono fare e spesso includiamo negli scatti i loro giocattoli preferiti, sia che si tratti di un trenino di legno, un orsacchiotto o persino un tubo di carta o una scatola di cartone".
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