Passerella vs. street fashion: dallo scatto alla stampa

Dai modelli che sfilano in passerella ai giornalisti e gli influencer in posa sul pavé, le fashion week sono l'occasione di immortalare sia le sfilate d'alta moda che i chiacchierati stili di street fashion dei partecipanti.

Il fotografo brasiliano di moda Leo Faria apprezza entrambi i generi e le sue foto gli sono valse un grande seguito, oltre a diversi lavori di alto profilo. Il suo lavoro, però, non si esaurisce con il servizio fotografico: Leo è convinto che il processo creativo sia completo solo quando una foto viene trasformata in una sensazionale stampa di grande formato. "Do alla collezione stampata la stessa importanza di quella digitale, ed è proprio alle stampe che sono particolarmente legato", dice.

Al momento Leo sta passando dalle fotocamere digitali reflex alle fotocamere mirrorless Canon: "Ho capito che siamo di fronte all'alba di una nuova era", afferma. Utilizza una fotocamera Canon EOS R5 con un adattatore e con i suoi zoom serie L preferiti, dall'apertura ampia, che gli consentono di seguire con facilità i modelli in movimento e di passare in un istante dai primissimi piani alle panoramiche. "Di solito uso un obiettivo Canon EF 70-200mm f/2.8L IS II USM per la street photography e un obiettivo Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM o Canon EF 16-35mm f/2.8L II USM per le sfilate, dove gli spazi sono più ridotti", dice.

Nelle foto di Leo si può percepire una distanza intenzionale, legata alla sua scelta di adottare lunghezze focali maggiori. "Non voglio essere notato", spiega. "Nel mio kit non possono mai mancare una fotocamera veloce e un obiettivo zoom luminoso, che mi permetta di mantenere una certa distanza".

Anche se fotografare una sfilata di moda al chiuso è molto diverso da realizzare ritratti all'aperto, Leo punta a ottenere un risultato simile. "Considero le foto in passerella un'estensione del mio stile di street photography", sostiene. "Entrambi i generi catturano con naturalezza e spontaneità i movimenti reali e il momento, e io realizzo i miei lavori dal punto di vista di uno spettatore tra il pubblico o di un passante per strada".

Quando Leo sa che le foto realizzate a un evento saranno stampate, pianifica con cura le impostazioni della fotocamera. "Una volta, quando ero a Hong Kong a realizzare le foto per l'editoriale di una rivista" ricorda "mi è stato detto che le impostazioni ISO che stavo utilizzando non erano l'ideale per una certa risoluzione, ma io ero perfettamente consapevole di ciò che stavo facendo.

"La foto con le impostazioni ISO che 'in teoria' non andavano bene per quella pagina di non oltre 22x31cm è stata poi trasformata in una stampa alta più di tre metri, esposta allo stand di Canon della Fotografar Fair di San Paolo, in Brasile".

Nel 2017 è inoltre valsa a Leo il Prêmio Abril de Jornalismo per la miglior fotografia di moda.

"Non mi attengo mai alle regole perché diventano obsolete molto in fretta", spiega. "La tecnologia cambia tutto, di continuo".

Leo ha una passione per le stampe di grande formato delle foto: per questo ha una stampante per grandi formati Canon imagePROGRAF PRO-4000, che consente di realizzare stampe sensazionali da 44 pollici (112 cm), e una stampante fotografica desktop A2 imagePROGRAF PRO-1000. Entrambi i modelli sono dotati di un sistema a 12 inchiostri, che offre neri intensi e colori vibranti, e funzionano perfettamente con l'assortimento Canson® Infinity di stampe artistiche digitali e carta fotografica.

C'è invece un altro modo in cui Leo controlla il risultato della stampa: scegliendo con cura la carta fotografica. In qualità di brand ambassador di Canson® Infinity, utilizza l'intero assortimento Digital Fine Art & Photo.

"Concepisco la scelta della carta come quella del tessuto per confezionare un abito", afferma. "Ci sono tessuti non adatti per realizzare un blazer – la seta, per esempio –, mentre altri sono perfetti. Al momento attuale sto usando molto la linea ARCHES® di Canson® Infinity, un tipo di carta lanciato di recente, il cui collaudo è durato molto".

Jane Dixon, Vice President Marketing di Canson® Infinity, spiega: "Ci sono diversi modi di definire i tipi di carta digitale, e ciascun elemento ha un impatto sul risultato di stampa finale. La finitura della carta – opaca, semi-lucida, lucida – influenza la percezione dell'immagine da parte degli spettatori. C'è poi la struttura della carta: da quella ultra-liscia, senza alcuna grana, fino a quella per acquerelli, molto ruvida.

"Usare un tipo di carta liscia conferisce morbidezza all'immagine, mentre quella ruvida rende quasi tridimensionali i paesaggi. Anche l'elemento tattile di una stampa tenuta tra le mani influenza la percezione dell'immagine finale da parte degli spettatori, a seconda che la stampa sia al 100% in cotone, in un mix di cotone e alfa cellulosa o con rivestimento in resina".

Leo seleziona il tipo di carta più indicato per creare un certo effetto e trasmettere una certa sensazione nell'immagine finale. "Per le sue fotografie di moda, che spesso presentano colori intensi e vibranti, sarebbe indicato Baryta Prestige II, un tipo di carta lucida che accentua i neri intensi e i colori vividi", dice Jane. "Per opere più schiette di street photography, un tipo di carta liscia come ARCHES 88 sarebbe l'ideale per far emergere dettagli e sfumature dell'immagine senza che la struttura o la grana della carta rappresentino una distrazione".

Affinando il suo kit e la scelta dei tipi di carta Canson® Infinity e facendo affidamento sul suo intuito creativo, Leo è in grado di creare belle stampe di moda, che appaiono al tempo stesso spontanee e immortalate con attenzione. "Sia in passerella che in strada, il mio stile mi consente di documentare i diversi modi in cui è possibile comunicare attraverso l'abbigliamento", spiega. "Bisogna conoscere i propri strumenti e portarli all'estremo, perché è per questo che sono stati creati".

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