ARTICOLO

Fotografare le aquile dalla coda bianca in volo con l'obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM

A white-tailed eagle snatches a fish from the water. Droplets of water glisten in the sun behind the bird and its prey.
Un'aquila di mare a coda bianca (Haliaeetus albicilla) cattura la sua preda in Norvegia, agosto 2018. Il fotografo Markus Varesvuo è riuscito a immortalare il riverbero dei raggi del sole sulle gocce d'acqua grazie all'obiettivo più rapido e leggero Canon EF 600mm f/4L IS III USM. Scatto realizzato con fotocamera Canon EOS-1D X Mark II e obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM a 1/3200 sec, f/4.5 e ISO 3200. © Markus Varesvuo

"La Finlandia può raccontarci una splendida storia di recupero sulle aquile di mare a coda bianca", afferma Markus Varesvuo. "A causa degli inquinanti tossici, negli anni '70 erano sparite quasi completamente da queste zone. Un gruppo di persone decise quindi di attivare un programma di alimentazione ad-hoc, a cui prese presto parte il WWF finlandese. Sono trascorsi più di 40 anni da allora e la popolazione di aquile verte ora in ottime condizioni. Ciò che in precedenza era considerato un avvistamento raro è oggi parte integrante del paesaggio costiero, come è giusto che sia.

L'aquila di mare a coda bianca è tra gli uccelli da preda più grandi, con un'apertura alare che arriva fino a 2,45 m. Vive generalmente in prossimità di vaste superfici acquatiche aperte, cibandosi principalmente di pesce. Per catturare le sue prede, scende in picchiata a fior d'acqua afferrandole con gli artigli.

A white-tailed eagle just above the water surface, its body almost vertical, its talons drawn up ready to strike.
Un'aquila di mare a coda bianca immortalata nell'attimo che precede la cattura di un pesce. "Quando si tratta di uccelli, il raggio d'azione [dell'obiettivo] è fondamentale" afferma Markus. Per realizzare spettacolari composizioni come questa, si è servito dell'obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM, allora rilasciato da poco sul mercato. Scatto realizzato con fotocamera Canon EOS-1D X Mark II e obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM a 1/3200 sec, f/8 e ISO 3200. © Markus Varesvuo
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Specializzato in fotografia di uccelli, Markus immortala le aquile dalla coda bianca da molti anni e sa quanto è impegnativa la prova che il suo kit fotografico deve superare. È per questo che ha deciso di mettere in campo l'obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM, il più leggero 600mm f/4 al mondo con funzionalità di stabilizzazione d'immagine a 5 stop e messa a fuoco automatica USM ad anello per la massima nitidezza.

Per Markus, nato a Helsinki, l'osservazione degli uccelli è una passione che nasce molto prima della sua carriera da fotografo avifaunistico. A 10 anni inizia a studiare l'identificazione e il comportamento degli uccelli, ma questo interesse non evolve completamente nella passione per la loro fotografia fino a quasi trent'anni. Dopo una carriera aziendale di successo, all'età di 45 anni diventa fotografo naturalistico professionale a tempo pieno. Tra i premi ricevuti, nel 2014 aggiunge alla sua collezione quello della World Press Photo.

In questa sede ci racconta della sua storica passione per la fotografia degli uccelli, delle sfide che essa pone quando si tratta dell'aquila dalla coda bianca e di come è riuscito a immortalare immagini intense e spettacolari di questo straordinario rapace con l'aiuto dell'obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM.

A white-tailed eagle perches on the branch of a fir tree, lush green foliage behind it and its beady eye sharp.
Markus ha messo alla prova la stabilizzazione dell'immagine dell'obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM scattando questa foto a mano libera da una piccola imbarcazione, aggiungendo il moltiplicatore Canon Extender EF 2x III per ottenere una lunghezza focale di 1200 mm. Scatto realizzato con fotocamera Canon EOS-1D X Mark II e obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM + Canon Extender EF 2x III a 1/500 sec, f/11 e ISO 3200. © Markus Varesvuo

Cosa ti affascina in particolare degli uccelli?

"Non si tratta di qualcosa di specifico, ma più che altro di un amore che dura da una vita e non accenna a diminuire. Il volo ha il suo fascino, questo è un dato di fatto. Prendiamo un falco a caccia di prede nella foresta, per esempio. Il modo in cui si destreggia in volo tra alberi e rami è spettacolare. Una sula che plana in picchiata lambendo la superficie dell'acqua, un gabbiano che assale un'aquila, un beccofrusone che ripulisce un sorbo da tutte le sue bacche: riuscire a immortalare questi momenti con una fotocamera è una sfida avvincente che non smette mai di appassionarmi".

Quali sono le sfide maggiori della fotografia degli uccelli?

"Innanzi tutto, tendono a volare via. O a volare ad alta quota. Sono sfuggevoli. È un gioco fatto di nascondigli e attese, che richiede infinita pazienza da una parte e riflessi pronti dall'altra, dato che l'azione è dietro l'angolo. Gli uccelli vivono in spazi aperti e questo mi costringe a una mediazione costante con gli elementi naturali: pioggia, nebbia, freddo, caldo, luce intensa e oscurità. Non si può portare con sé tutta l'attrezzatura, bisogna sempre scendere a compromessi e lavorare con ciò che si ha a disposizione. Molte delle scelte sono costrette da forze che esulano dal proprio controllo. Al giorno d'oggi, l'attrezzatura è tanto avanzata da posizionarsi decisamente in basso nella classifica delle sfide".

A white-tailed eagle in flight pictured from below, its wings spread wide, with a three-quarter moon faintly visible in the blue sky.
Un'immagine evocativa del volo di un'aquila di mare a coda bianca. A Markus piace catturare non solo gli uccelli, ma anche il contesto e i dintorni, inclusi le condizioni meteorologiche e di illuminazione. Scatto realizzato con fotocamera Canon EOS-1D X Mark II e obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM a 1/3200 sec, f/8 e ISO 3200. © Markus Varesvuo

Perché utilizzi la fotocamera EOS-1D X Mark II per fotografare gli uccelli? Con quali obiettivi lavori solitamente?

An emperor penguin stands tall and clear as other penguins walk around, blurring around it.

Chris Packham e la sua passione per gli animali

Chris Packham è uno dei presentatori televisivi britannici di maggior successo, ma la sua vera passione è la fotografia naturalistica. Qui ci racconta del suo lavoro.

"Ci sono diverse ragioni. Canon EOS-1D X Mark II è una fotocamera rapida che consente di ottenere 14 fotogrammi al secondo in formato RAW in presenza di sufficiente spazio nella scheda di memoria. La messa a fuoco automatica è davvero ottima e consente di scattare a valori ISO elevati senza perdita di qualità. La fotocamera è affidabile in tutte le condizioni, specialmente a temperature molto rigide, che sono una costante delle scene che adoro ritrarre. Lavorando con il kit Canon da decenni, tra me e l'attrezzatura c'è una sintonia perfetta. Questo significa che non ho bisogno di pensare a pulsanti e meccanismi, ma che posso concentrarmi completamente sulla scena e l'azione che ho davanti.

"Per quanto riguarda gli obiettivi che utilizzo di più per fotografare gli uccelli, dal 2012 lavoro con l'EF 600mm f/4L IS II USM e per il futuro prevedo di passare all'EF 600mm f/4L IS III USM. Quando si tratta di uccelli, il raggio d'azione è fondamentale. Un altro obiettivo che ben si presta a questo tipo di scatti è Canon EF 70-200mm f/2.8L IS II USM. Lo uso spesso, dato che la mia fotografia non si concentra unicamente sugli uccelli. Mi interessa mostrare anche il loro habitat, così come le condizioni climatiche e la luce".

Secondo te, quali sono i miglioramenti di maggior rilievo nell'obiettivo EF 600mm f/4L IS III USM (rispetto al modello Mark II)?

"Il peso ridotto di quasi un chilo e la sua migliorata distribuzione rendono quest'obiettivo ideale per la fotografia a mano libera, di cui mi occupo molto spesso. Il tutto, senza alcuna perdita di qualità. Impressionante!

"Ha offerto prestazioni eccellenti per la realizzazione degli scatti dell'aquila dalla coda bianca. L'obiettivo EF 600mm f/4L IS II USM è già ottimo, ma il modello Mark III aggiunge alle caratteristiche tradizionali una maneggevolezza migliorata, che allenta considerevolmente la tensione su spalle e schiena. Realizzando scatti di aquile a mano libera da una barca per tutto il giorno, considero il peso ridotto un vero sollievo".

A white-tailed eagle pictured in flight from one side, with its wings slightly curved and its wing tips widely separated.
Markus sostiene che ogni esemplare di aquila abbia il suo stile di caccia e le sue preferenze. Scatto realizzato con fotocamera Canon EOS-1D X Mark II e obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM a 1/3200 sec, f/4.0, ISO 3200. © Markus Varesvuo

Dove hai scattato le foto dell'aquila dalla coda bianca?

"Fotografo questi rapaci da oltre 15 anni a Flatanger, in Norvegia, insieme a Ole Martin Dahle, "l'uomo delle aquile". Ogni viaggio ci consente di produrre materiale nuovo ed emozionante. Prendiamo il largo con la sua barca e lavoriamo con gli animali, gli elementi naturali e il paesaggio.

È difficile avvistare e fotografare questi rapaci?

"Non è semplice riuscire a immortalarli, considerata l'altitudine e la distanza a cui volano. Il modo migliore è acquattarsi in prossimità di una delle zone dove si nutrono o prendere il largo con la barca e gettare dei pesci in acqua quando planano a bassa quota. Così come i gabbiani, anche le aquile dalla coda bianca hanno ormai imparato ad associare i pescherecci con il cibo".

A figure in a grey camouflage jacket and knitted beanie holding a Canon camera with a large, white telephoto lens, looking out over a body of water with a headland in the background.
Markus sul campo con l'obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM. Per il fotografo, che impiega diverse ore per realizzare gli scatti degli uccelli, il peso ridotto e la sua migliorata distribuzione sono tra le caratteristiche di punta dell'obiettivo. © Minna Lindroth

Come sei riuscito a immortalare le aquile a caccia di pesci in foto d'azione tanto splendide?

"Siamo stati fuori per quattro giorni, dall'alba al tramonto, facendo una pausa a mezzogiorno. Per questo genere di scatti sono necessari il supporto di una guida esperta e rapaci che non temano l'uomo, abituati a cacciare attingendo da una fonte di cibo affidabile. Ciò richiede un lavoro sistematico e molta pazienza da parte della guida: non si tratta di operazioni che è possibile improvvisare solo in presenza di un fotografo. Ole Martin lavora con le aquile della regione da 15 anni, durante i quali ha imparato a conoscerle e a farsi conoscere. L'importante è avere in mente prima e soprattutto loro, gli uccelli".

Come hai ottenuto scatti dei rapaci nella giusta posa?

"È più che altro una questione di occhio. Serve la capacità di cogliere il potenziale di ogni situazione e paesaggio, un timoniere che sappia come governare l'imbarcazione con tempo avverso e vento dominante e che conosca i singoli uccelli e le loro preferenze. Ogni esemplare è diverso per stile di caccia e strategia".

A white-tailed eagle with a fish in its talons, a few droplets of water trailing behind, lit by golden sunlight from the side against a darkening blue background.
Uno scatto di Markus che immortala la potenza e la maestosità di un'aquila dalla coda bianca alla luce del tramonto. Scatto realizzato con fotocamera Canon EOS-1D X Mark II e obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM a 1/2000 sec, f/4.0 e ISO 2500. © Markus Varesvuo

Realizzi scatti in una vasta gamma di condizioni di illuminazione. In che modo il tuo kit fotografico ha sostenuto la prova?

"Ho utilizzato la misurazione valutativa, compensando l'esposizione laddove la luce risultasse particolarmente sfavorevole. Fotografo uccelli con l'attrezzatura Canon da così tanto tempo che attuo strategie di compensazione in modo ormai automatico. Agisco in base all'istinto, a seconda della situazione, come se fosse parte del mio DNA. Non è importante l'opzione di misurazione che si usa, ma la conoscenza profonda del suo funzionamento".

Come hai scattato la meravigliosa immagine di apertura dove i raggi dorati attraversano le gocce d'acqua facendole risplendere come lustrini?

"In questo caso è stata fondamentale l'ambientazione. La luce era quella di un autunno inoltrato, che dalle spalle di una collina irradiava obliqua il fiordo in cui stavamo navigando. L'aquila si staglia su uno sfondo composto dalla superficie dell'acqua e dalle pendici della collina, scure in quanto immerse nell'ombra. La convergenza di elementi quali la bassa traiettoria del raggio di sole e l'oscurità del resto dell'inquadratura ha creato un'intensa scena retroilluminata, dove la luce si infrange sulle gocce d'acqua sollevate dall'aquila mentre afferra il pesce e si libra nuovamente in volo. Alla scena si erano aggiunti altri schizzi causati da un gabbiano, che aveva puntato il pesce ma si era allontanato non appena sopraggiunta l'aquila.

"È una combinazione di luce, uccelli e azione, determinata da una situazione estremamente dinamica, un'illuminazione perfetta, l'ambiente ottimale, un pizzico di fortuna e tutta la tranquillità e la sicurezza che scaturiscono dal sapere esattamente come funziona la propria attrezzatura".

A close-up of a white-tailed eagle with a fish in its talons, wings spread wide as it rises again after taking the fish.
Uno spettacolare scatto ravvicinato di un'aquila di mare a coda bianca immortalata a pochi istanti dalla cattura di un pesce. Scatto realizzato con fotocamera Canon EOS-1D X Mark II e obiettivo Canon EF 600mm f/4L IS III USM a 1/3200 sec, f/4.5 e ISO 5000. © Markus Varesvuo

Nella sequenza fotografica da cui è tratta l'immagine, come sei riuscito a garantire la nitidezza costante dell'aquila su un magnifico sfondo sfocato?

"Usando un teleobiettivo e inquadrando l'aquila completamente. Con movimenti di una tale rapidità ho bisogno di almeno 1/3200 secondi per bloccare l'azione. Lo sfondo risulta sfocato grazie all'apertura f/4.5, che produce il risultato che volevo raggiungere.

"Ho impostato l'AF a 62 punti. La discesa in picchiata dell'aquila è tanto rapida che risulta praticamente impossibile mantenere anche solo pochi punti di messa a fuoco in un preciso spot dell'immagine. Questa serie di scatti, che immortalano l'aquila planare e afferrare un pesce, si compone di poco meno di 30 fotogrammi. Circa metà delle immagini sono molto nitide. È un dato decisamente positivo per la fotocamera e il fotografo in circostanze del genere. La scarsa nitidezza di alcuni scatti è data dallo spostamento occasionale della messa a fuoco sull'ala in primo piano, ma fortunatamente nei fotogrammi migliori la focalizzazione è nella zona corretta, la testa".

Da ultimo, qual è il segreto per scattare fantastiche foto agli uccelli?

"Conoscerli. Sembra semplice, ma è qualcosa che richiede tempo e impegno. I libri possono aiutare a raccogliere informazioni, ma la conoscenza è figlia del tempo trascorso sul campo a osservare, imparando dagli uccelli stessi e dagli altri appassionati. È un rapporto reciproco, fatto di dare e avere. Più tempo si trascorre sul campo, più saranno le possibilità che si presentano".

Scritto da David Clark


Il kit di Markus Varesvuo

Kit essenziale per la fotografia di uccelli professionale

Photographer Markus Varesvuo positions a Canon camera with a long lens, which is on a tripod and covered with a camouflage lens cover. He stands beside a fir tree.

Fotocamera

Canon EOS-1D X Mark II

Grazie al sensore CMOS da 20,2MP full-frame ad alta sensibilità, al sistema Dual Pixel AF a 61 punti espanso e all'acquisizione di video in 4K, Canon EOS-1D X Mark II garantisce prestazioni leader della categoria. Markus afferma: "La messa a fuoco automatica è davvero ottima e consente di scattare a valori ISO elevati senza perdita di qualità. È affidabile in tutte le condizioni".

Obiettivi

Canon EF 600mm F4L IS III USM

Con un peso ridotto del 22% rispetto al modello precedente, offre una straordinaria qualità dell'immagine e prestazioni professionali. È un obiettivo fantastico per la fotografia a mano libera, di cui mi occupo per la maggior parte del tempo" afferma Markus.

Canon EF 70-200 mm f/2.8L IS II USM

Un teleobiettivo zoom molto diffuso e progettato per un utilizzo professionale, che offre un design robusto e resistente, stabilizzatore d'immagine a 4 stop ed elementi specialistici. Markus afferma: "Lo uso spesso perché voglio racchiudere nello scatto anche l'habitat degli uccelli e le condizioni meteorologiche e di illuminazione".

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