In campo con le fotocamere Canon per fotografi sportivi professionisti

Il celebre fotografo sportivo Richard Heathcote racconta la vita da fotografo d'agenzia, le pressioni legate ai tempi di consegna rapidissimi e come la sua attrezzatura Canon migliori sia le immagini sia il flusso di lavoro.
Una fotocamera Canon EOS R1 con un teleobiettivo bianco montato, posata a terra su un campo da calcio, con la porta sullo sfondo e le montagne in lontananza.

Fotocamera mirrorless di punta per la fotografia sportiva e d'azione professionale Canon EOS R1.

La fotografia sportiva professionale può essere competitiva quanto gli stessi eventi che vengono immortalati. Con decine di fotografi presenti per riprendere la stessa partita, non ci si misura soltanto nella capacità di cogliere l'istante decisivo, ma anche nella rapidità di pubblicazione per battere la concorrenza. Ogni vantaggio tecnologico, in questo contesto, diventa prezioso.

Richard Heathcote, capo fotografo sportivo di Getty Images, lavora nel settore da quasi trent'anni. Nel corso della sua carriera ha seguito un numero incalcolabile di eventi sportivi, inclusi i più importanti tornei internazionali di calcio, rugby e altre discipline. È stato premiato come Fotografo dell'anno 2019 dalla Sports Journalists' Association (SJA), vincitore assoluto ai World Sports Photography Awards 2020, e insignito del riconoscimento Picture of the Year ai SJA British Sports Journalism Awards 2024.

Richard utilizza una fotocamera Canon EOS R1 come corpo principale e una EOS R5 Mark II come seconda fotocamera. In questo articolo condivide la sua esperienza come fotografo sportivo, racconta il suo flusso di lavoro durante i grandi eventi e spiega in che modo il sistema Canon EOS R gli garantisce un vantaggio competitivo.

La vita di un fotografo sportivo

Richard ha lasciato il college nel 1996 e ha lavorato come freelance per circa un anno prima di entrare in Action Images come fotografo dello staff. Nel 2004 ha iniziato a lavorare in Getty Images ed è rimasto lì da allora. "Mi piace il modo in cui lavora l'agenzia", spiega. "Ci sono più opportunità. In generale c'è un solo fotografo sportivo per giornale, invece noi dobbiamo avere circa 25-30 fotografi sportivi nello staff solo nel Regno Unito, più tutti i freelance. I fotografi che lavorano per un'agenzia viaggiano molto di più e hanno l'opportunità di coprire una gamma più ampia di sport."

Oltre a ricevere incarichi ufficiali, i fotografi d'agenzia sono anche incoraggiati a proporre idee personali. "Se un'idea viene ritenuta valida, abbiamo la libertà di inserirla nella nostra programmazione."

Richard Heathcote, capo fotografo sportivo di Getty Images, usa fotocamere e obiettivi Canon.

In qualità di fotografo sportivo senior di Getty Images, Richard Heathcote si occupa di eventi sportivi importanti in tutto il mondo, sempre con fotocamere e obiettivi Canon. Della vita in agenzia dice: "C'è sicuramente molta più libertà creativa. Un fotografo di giornali è sempre alla ricerca della storia, mentre un fotografo di agenzia può essere molto più creativo durante gli eventi e pensa alle cose in modo diverso".

Una foto scattata dall'alto mostra atlete impegnate in una gara su pista, con lunghe ombre proiettate a terra. Scatto realizzato con Canon EOS R3 e obiettivo Canon RF 100-300mm F2.8 L IS USM da Richard Heathcote/Getty Images.

Per ottenere prospettive insolite, Richard ha utilizzato un sistema robotizzato per telecamere Canon CR-S700R, un supporto professionale con controllo remoto di pan, tilt e zoom, catturando immagini uniche dei corridori in pista. Scatto realizzato con Canon EOS R3 e obiettivo Canon RF 100-300mm F2.8 L IS USM a 100 mm, 1/2000 s, f/5.6 e ISO 320. © Richard Heathcote/Getty Images

Le caratteristiche fondamentali delle fotocamere per la fotografia sportiva

Indipendentemente dallo sport che sta fotografando, Richard trova che le prestazioni dell'autofocus delle fotocamere Canon aumentino in modo significativo il numero di scatti riusciti, anche in condizioni di luce molto scarsa: fino a -6,5 EV con EOS R5 Mark II e fino a -7,5 EV con EOS R1. Quando gli occhi del soggetto non sono visibili, il sistema di rilevamento intelligente riesce a tracciare nell'ordine prima il volto, poi la testa e infine il corpo, mantenendo l'inquadratura a fuoco anche se un cappellino o un casco coprono la testa o se il soggetto si volta.

La funzione Registra priorità persone, migliorata rispetto alla versione introdotta con EOS R3, rende ancora più semplice mantenere la messa a fuoco sulla persona desiderata, anche quando altri giocatori entrano improvvisamente nella scena o quando ci si trova di fronte a una folla di spettatori.

Un aggiornamento firmware rilasciato nel 2025 per EOS R1 e EOS R5 Mark II ha introdotto numerosi miglioramenti specifici per la fotografia sportiva e d'azione. Secondo Richard, uno dei più utili è l'autofocus avanzato con intelligenza artificiale, capace di mantenere la messa a fuoco sul soggetto anche attraverso ostacoli come reti o recinzioni. Su EOS R1 questo risultato è ancora più efficace grazie ai punti AF a croce del sensore, sensibili sia alle linee orizzontali che verticali, che assicurano maggiore precisione.

Richard sottolinea inoltre che le impostazioni dell'autofocus sono completamente personalizzabili, così da adattarsi ai diversi stili di lavoro o a situazioni particolari. La possibilità di salvare le configurazioni AF consente non solo di applicarle rapidamente cambiando location, ma anche di condividerle facilmente con i colleghi, un aspetto molto utile quando un intero team di fotografi viene incaricato di coprire un grande evento.

Un tecnico con guanti di colore viola lavora sulla circuiteria di una videocamera Canon su un tavolo.

Possiedi un kit Canon?

Registra il tuo kit per accedere a consigli degli esperti, assistenza per le attrezzature, eventi ricchi d'ispirazione e offerte speciali esclusive con Canon Professional Services.
Un diagramma del sensore di Canon EOS R1 con punti AF a croce, in grado di rilevare sia linee verticali sia linee orizzontali.

Il sensore di EOS R1 integra fotodiodi capaci di rilevare la differenza di fase non soltanto in verticale, come avviene nei sistemi di messa a fuoco automatica tradizionali, ma anche in orizzontale nello stesso momento. Questa tecnologia di AF a croce assicura una maggiore precisione e velocità di messa a fuoco in condizioni di scarsa illuminazione e di basso contrasto, oltre a una stabilità superiore nelle modalità di scatto continuo.

Una partita di basket vista attraverso il mirino di una Canon EOS R1. Il punto di messa a fuoco automatica si trova su un giocatore che ha appena passato e sta per spostarsi su quello che riceve il passaggio e tira a canestro.

Negli sport supportati, la modalità Action Priority, basata su intelligenza artificiale, individua automaticamente il punto in cui si svolge l'azione e sposta di conseguenza il punto di messa a fuoco. In una partita di basket, ad esempio, come si vede attraverso il mirino di EOS R1, il punto AF inizialmente segue il giocatore che ha appena effettuato il passaggio (a sinistra) per poi spostarsi sul compagno che riceverà la palla e tenterà il tiro. Attualmente, questa funzione è disponibile per calcio, basket e pallavolo. "È una funzione straordinaria, soprattutto per chi non ha molta esperienza in uno sport specifico", commenta Richard.

Tecnologie di supporto per la fotografia sportiva

"L'anti-flicker è un aspetto fondamentale nella fotografia sportiva", osserva Richard, soprattutto quando si lavora al chiuso con un otturatore elettronico. Le luci fluorescenti, infatti, si accendono e si spengono a 100/120 Hz, causando esposizioni irregolari o fenomeni come le bande luminose. Con il più recente aggiornamento firmware, sia EOS R1 che EOS R5 Mark II rilevano automaticamente la presenza di flicker e avvisano l'utente, che può così attivare le modalità anti-flicker: queste regolano i tempi di scatto e la frequenza dei fotogrammi per sincronizzarsi con la pulsazione della luce e compensare il problema.

Entrambe le fotocamere permettono inoltre di attivare un nuovo anti-flicker ad alta frequenza, che, insieme alla più rapida lettura del sensore, garantisce lo stesso risultato anche con le luci a LED, che presentano caratteristiche di sfarfallio diverse. Richard spiega che questo rappresenta un vantaggio notevole negli stadi illuminati a LED e negli autodromi dove grandi schermi a LED fanno da sfondo alle premiazioni. In quelle situazioni, il flicker ad alta frequenza provocava bande evidenti e fastidiose, ma con la nuova funzione il problema si riduce drasticamente o viene addirittura eliminato.

Per quanto riguarda i motorsport, la funzione Panoramica assistita è stata ulteriormente perfezionata per EOS R1. Con questo aggiornamento, la fotocamera sfrutta tutte le tecnologie di stabilizzazione disponibili per mantenere il soggetto nitido durante il panning, producendo scatti più precisi e aumentando la probabilità di successo, con lo sfondo che resta piacevolmente mosso.

In passato, il rumore dell'otturatore rappresentava un problema in sport come il golf o il tennis, dove poteva distrarre gli atleti nei momenti cruciali. L'adozione dell'otturatore elettronico silenzioso aveva però introdotto il rischio del cosiddetto "rolling shutter". Oggi, grazie a velocità di lettura del sensore molto più elevate (in particolare in EOS R1), questo rischio si è ridotto enormemente. "Le tecnologie mirrorless più recenti hanno cambiato radicalmente il nostro modo di fotografare", afferma Richard.

Un'illustrazione mostra l'effetto di un panning su un'auto da corsa senza stabilizzazione dell'immagine, con la correzione delle vibrazioni perpendicolari alla direzione del panning, e con la correzione completa di tutte le vibrazioni grazie alla funzione Panoramica assistita di Canon EOS R1.

Senza stabilizzazione dell'immagine, quando si esegue un panning in senso orizzontale per seguire l'azione (1), l'immagine può risultare sfocata a causa delle vibrazioni orizzontali e verticali della fotocamera. Normalmente, la stabilizzazione dell'immagine corregge l'oscillazione perpendicolare alla direzione del panning (2). La funzione di Panoramica assistita di EOS R1 con aggiornamento firmware rileva e compensa i movimenti del soggetto nell'inquadratura nella direzione del panning, come può accadere se la velocità del panning non corrisponde al movimento del soggetto.

Foto sportive e d'azione di qualità superiore

La funzione di pre-scatto continuo consente di catturare con precisione l'attimo esatto in cui avviene l'azione. Un esempio è quello dei rigori nel calcio: Richard attiva la funzione, imposta la modalità di scatto continuo con messa a fuoco automatica, preme a metà il pulsante di scatto e la fotocamera inizia a salvare le immagini in memoria temporanea. Quando il giocatore calcia, Richard preme del tutto il pulsante. In questo modo la fotocamera non solo registra gli scatti da quel momento in avanti, ma salva anche quelli già memorizzati in buffer. Con l'ultimo aggiornamento firmware, il numero di scatti pre-registrati può essere scelto direttamente dal menu: da 1 a 20 con EOS R1 e da 1 a 15 con EOS R5 Mark II.

"È quasi magia," scherza Richard, "e quei fotogrammi aggiuntivi sono di un'utilità incredibile." La funzione è compatibile con i formati JPEG, HEIF e RAW, e le immagini extra vengono salvate nello stesso formato selezionato.

Sul campo, sottolinea Richard, "la dimensione dei file è un fattore cruciale, perché dobbiamo trasmettere costantemente fotografie, ma non sempre abbiamo a disposizione reti ad alta velocità". Per questo considera i 24 megapixel di EOS R1 l'equilibrio ideale tra qualità, dimensione del file e resa a ISO elevati.

Ci sono però situazioni in cui serve più dettaglio, ad esempio quando si ottiene uno scatto unico dell'allenatore a bordo campo o di un'azione dalla parte opposta del terreno di gioco, e occorre ricorrere a ritagli importanti. In questi casi, la funzione integrata di upscaling basata sull'AI permette di generare immagini fino a quattro volte più grandi, con una qualità eccezionale. A differenza dei software tradizionali, infatti, conosce le impostazioni dell'obiettivo e della fotocamera, preservando così bokeh e profondità di campo. "In un settore in cui il tempo è fondamentale, avere questa possibilità direttamente nella fotocamera è straordinario."

Una foto sportiva, scattata attraverso la rete della porta, cattura un calciatore pronto a tirare, perfettamente a fuoco, con il portiere sullo sfondo.

L'autofocus avanzato di EOS R1 con intelligenza artificiale è ora in grado di bloccare il soggetto anche attraverso ostacoli come reti o recinzioni, permettendo di cogliere l'azione da qualsiasi angolazione. Scatto realizzato con Canon EOS R1 e obiettivo Canon RF 100-300mm F2.8 L IS USM a 112 mm, 1/5000 s, f/2.8 e ISO 250. © Alexandros Grymanis

Un diagramma dei sensori Eye Control AF all'interno del mirino di una fotocamera Canon EOS R1.

Il sistema Eye Control AF di nuova generazione presente nelle fotocamere EOS R1 e EOS R5 Mark II consente di impostare o cambiare il punto di messa a fuoco automatica rilevando il soggetto che stai guardando attraverso il mirino, e rappresenta un notevole miglioramento rispetto al sistema originale introdotto con EOS R3. Si tratta di un aiuto prezioso, che può fare la differenza negli scatti in sport molto veloci, come i motorsport, dove staccare lo sguardo dal mirino significa rischiare di perdere il momento decisivo. Questo sistema consente di spostare il punto AF più rapidamente rispetto agli altri metodi, dopodiché il rilevamento del soggetto prende il controllo e lo segue automaticamente.

Ergonomia e facilità di utilizzo

La fotografia sportiva e d'azione è un'attività ad alta pressione, e Richard evidenzia quanto siano determinanti l'ergonomia e la semplicità di utilizzo. Secondo lui, EOS R1 ha pulsanti e comandi posizionati in modo perfetto, risultando intuitiva e comoda da usare. Il peso e il bilanciamento sono ottimali anche con teleobiettivi da tenere a lungo in mano. "Quando fotografiamo sport invernali," aggiunge, "indossiamo inevitabilmente i guanti, ma i comandi restano comunque facili da percepire e utilizzare."

Entrambe le fotocamere sono resistenti all'acqua e alla polvere, ma EOS R1, in quanto modello di punta, è dotata di un corpo ancora più robusto, capace di funzionare anche in condizioni estreme. Garantisce inoltre una maggiore autonomia della batteria e offre più flessibilità di scatto grazie all'impugnatura verticale integrata, che invece per EOS R5 Mark II è disponibile solo come accessorio opzionale. Il mirino di EOS R1 è persino dotato di un sistema anti-appannamento per garantire la massima usabilità anche a basse temperature.

Richard sottolinea come il mirino elettronico rappresenti uno degli elementi centrali della fotocamera, il punto di interazione più diretto con il fotografo. Ne elogia la luminosità, l'elevata frequenza di aggiornamento e le dimensioni fisiche molto ampie: "è tre volte più grande di quello di alcuni concorrenti" precisa, "e ha il più alto ingrandimento mai visto su una fotocamera EOS. Non esiste alcun altro mirino elettronico paragonabile." Un aggiornamento firmware del 2025 ha eliminato anche il ritardo di accensione del mirino quando la fotocamera viene sollevata all'occhio.

"Lo lascio quasi sempre in modalità di simulazione dell'esposizione, e ora posso utilizzare anche l'anteprima della profondità di campo e la simulazione del flash." Quando invece desidera una visione "pura", gli basta selezionare la modalità di simulazione ottica, un ulteriore esempio della straordinaria versatilità del sistema.

Una fotografia sportiva scattata con Canon EOS R1 congela il momento del servizio di un tennista, con la racchetta pronta a colpire la pallina.

Grazie al sensore stacked retroilluminato e alla velocità di lettura ultrarapida, EOS R1 elimina il rischio di rolling shutter anche riprendendo azioni estremamente veloci con otturatore elettronico. Scatto realizzato con Canon EOS R1 e obiettivo Canon RF 70-200mm F2.8 L IS USM a 1/6400 s, f/2.8 e ISO 250. © Alisha Lovrich

Lo schermo posteriore di una fotocamera Canon EOS R1 che mostra le opzioni di personalizzazione.

EOS R1 offre un ampio ventaglio di opzioni di personalizzazione, che permettono di configurare la fotocamera esattamente secondo le proprie necessità, adattandola sia allo stile di scatto sia alle diverse situazioni. Le impostazioni personalizzate dei controlli sono separate per foto, video e riproduzione, e possono essere salvate sulla scheda di memoria.

Flusso di lavoro della fotografia sportiva

L'agenzia utilizza ciò che Richard descrive come un flusso di lavoro "etichetta e invia", in cui tutti gli eventi di cui si occupa vengono modificati in tempo reale dal team dell'editing. "Durante una partita di calcio, è possibile che io scatti 1000 foto", spiega. "Potrei inviarne circa 150 agli editor in modo che decidano quali vogliono utilizzare, tenere o scartare. Di quelle 150, magari solo 75 raggiungono il sito o vengono pubblicate."

"Quando scatto delle foto, ci aggiungo una didascalia vocale, le etichetto e le invio. Utilizzo la funzione Promemoria vocale della fotocamera per registrare le didascalie del file e poi la funzione Blocco file per 'contrassegnare' quel file. Nelle opzioni di trasferimento delle immagini seleziono 'File bloccati non trasmessi' e poi li invio alla destinazione FTP desiderata, utilizzando la funzione di trasferimento sicuro dei file integrata nella fotocamera. Questo mi permette di risparmiare del tempo, perché non devo scorrere le immagini sullo schermo LCD fotogramma per fotogramma e inviarle singolarmente."

"Con così tanti canali online che stanno progressivamente sostituendo i mezzi tradizionali come i giornali, diventa fondamentale non solo fornire ai clienti immagini di altissima qualità, ma anche riuscire a consegnarle nel minor tempo possibile."

Le fotocamere del sistema Canon EOS R sono progettate proprio per rendere la condivisione delle immagini il più semplice e rapido possibile. "EOS R1 e EOS R5 Mark II supportano il Wi-Fi a 6 GHz, laddove disponibile, oltre alle bande a 2,4 GHz e 5 GHz. Si tratta di una larghezza di banda molto più ampia e meno congestionata, che soltanto queste fotocamere sono in grado di sfruttare, e che grazie alle antenne aggiuntive garantisce una connessione più stabile. Quando la rete lo consente, è possibile utilizzare l'FTP a doppio thread per velocizzare ulteriormente i trasferimenti. Le reti e le impostazioni possono essere salvate su una scheda o direttamente nella fotocamera, così da poter passare rapidamente da una connessione all'altra quando serve, ad esempio, spostandosi dal tunnel dello stadio a una connessione LAN cablata a bordo campo. E quando si utilizza quest'ultima, entrambe le fotocamere raggiungono velocità di trasferimento fino a 2,5 Gbit al secondo, cioè il doppio rispetto ai modelli precedenti."

A bordo campo, due fotografi osservano attraverso il mirino delle loro fotocamere Canon EOS R1 con obiettivi Canon RF 100-300mm F2.8 L IS USM.

Richard sottolinea come i progressi tecnologici continuino a migliorare i risultati sul campo: ad esempio, le correzioni ottiche integrate nella fotocamera ottimizzano automaticamente le prestazioni di ogni obiettivo montato, senza rallentare la velocità di scatto o ridurre il numero di fotogrammi al secondo.

Le migliori fotocamere per la fotografia sportiva

"Posso sicuramente dire che il sistema Canon EOS R ha diversificato la mia produzione", conclude Richard. "Le velocità di scatto continuo, fino a 30 fps su EOS R5 Mark II e fino a 40 fps su EOS, consentono di realizzare sequenze che prima erano semplicemente impensabili. Se sto scattando una sequenza di swing nel golf o nel tennis, ad esempio, avrò semplicemente più fotogrammi tra cui scegliere. E con l'autofocus avanzato, tutti risultano perfettamente nitidi."

In merito all'uso dell'otturatore elettronico silenzioso durante un torneo di golf, Richard racconta: "Potevo scattare in qualsiasi momento senza il rischio di disturbare i giocatori, lasciando che l'autofocus si occupasse di seguire occhi e volti. Questo mi ha permesso di concentrarmi solo sul posizionamento del soggetto nell'inquadratura e su eventuali movimenti improvvisi. Potevo inoltre assicurarmi un'esposizione impeccabile, in particolare con le sagome, e la possibilità di arrivare a tempi di scatto estremamente rapidi, fino a 1/64.000 di secondo, mi ha dato la libertà di mantenere una profondità di campo ridotta per far emergere il soggetto dallo sfondo."

"Le fotocamere Canon più recenti sono fantastiche e i miglioramenti nell'AF, la qualità delle immagini e degli obiettivi sono straordinari. E in un mercato come il nostro, dove la velocità di distribuzione è tanto importante quanto la qualità delle foto, le nuove funzioni di connettività e trasferimento file fanno davvero la differenza. Non hanno rivali." In un mondo altamente competitivo come quello della fotografia sportiva e d'azione, Richard è certo che le sue fotocamere e i suoi obiettivi Canon gli garantiscano sempre un vantaggio decisivo. "Devi fidarti implicitamente della tua attrezzatura e l'unico modo per farlo è utilizzarla e capire come questa può aiutarti a creare cose in modo più facile, più veloce e migliore."

David Clark and Alex Summersby

Articoli correlati

Come Canon EOS R1 cattura i momenti decisivi

Tre fotografi sportivi professionisti parlano del vantaggio competitivo offerto da EOS R1.

I migliori kit Canon per la fotografia sportiva

I professionisti dello sport Jorge Ferrari e Richard Heathcote rivelano il loro kit più affidabile per realizzare scatti pieni d'azione e di grande impatto.

Come diventare fotografo sportivo: i suggerimenti dei professionisti

Dal kit migliore a ciò che rende speciale uno scatto, tre professionisti condividono 15 suggerimenti per trasformare il proprio hobby in una carriera.

EOS R1: progettata per durare

Esplora il design all'avanguardia, la costruzione robusta e i rigorosi test che garantiscono la qualità della fotocamera professionale di punta della serie EOS-1 di Canon.

Leggi la newsletter

Fai clic qui per scoprire le storie da cui trarre ispirazione e le notizie entusiasmanti di Canon Europe Pro