La zona è ora animata da una ricca fauna selvatica, tra cui lepri brune, calabroni, allodole, chiurli, pavoncelle, damigelle blu comuni, falchi e caprioli, ed è quindi facile capire perché è diventata un vero paradiso per i fotografi. La gamma di paludi, praterie e boschi variopinti, insieme al prato di fieno ricco di fiori, ha attirato una grande varietà di animali selvatici.
"Negli ultimi 20 anni, abbiamo contribuito a rigenerare la terra, esponendo le sorgenti di acqua dolce per migliorare le ampie valli delle paludi e collegare gli stagni rocciosi esistenti a una serie di nuovi stagni non rivestiti", afferma Gayle.
"Abbiamo piantato boschi di alberi decidui autoctoni, guardandoli crescere e ricoprirsi lentamente di muschio vellutato che offre un'atmosfera verde e lussureggiante tutto l'anno, in grado di sostenere molte forme di vita. I rami e i tronchi sono pesantemente ricoperti di muschio che, se osservato da vicino e ingrandito, ricorda mondi perduti in miniatura".
Se scegli di documentare il tuo progetto, magari un angolo del giardino che hai restituito alla natura, assicurati di avere la fotocamera e l'obiettivo giusti. Gayle utilizza una fotocamera Canon EOS 6D Mark II, abbinata a un obiettivo macro, per catturare questi mondi microscopici. "La fotocamera ci offre la possibilità di essere tutt'uno con un organismo specifico, che si tratti di un primo piano su fiore, di un insetto o delle spore sul retro di una felce", afferma. "Inizi a vedere cose che non avevi mai notato prima, e questo mi ha reso più consapevole di come si può diventare più connessi con la natura attraverso l'obiettivo".