Canon EOS 7D Mark II
Concepita per chi ama la velocità: concediti una marcia in più e cattura i momenti più straordinari, quelli che sfuggono agli altri.
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Che si tratti di uno splendente disco arancione appoggiato alla linea dell'orizzonte o di una sottile falce argentata sullo sfondo delle metropoli, la luna, il più grande e luminoso oggetto del cielo notturno, affascina i fotografi da sempre. La luna piena e fenomeni come la luna del raccolto, la luna blu, la luna rossa e le eclissi spesso vengono immortalati inondando i social network di scatti che le ritraggono. Si tratta per la maggior parte di ritratti ravvicinati della luna, ma chi cerca sfide più creative può trarre ispirazione dai suggerimenti e le tecniche di fotografia lunare indicati da Andrew Fusek Peters.
Il fotografo inglese, il cui lavoro viene regolarmente pubblicato su riviste e giornali, preferisce fotografare la luna come soggetto di scene più ampie per raccontare una storia. "Cerco sempre un primo piano interessante, per includere la luna in un paesaggio naturale o creato dall'uomo", spiega.
Ha sviluppato il proprio approccio con una maestria tale da far spesso credere erroneamente alle persone che usi la tecnica delle foto composite per realizzare i suoi scatti. In realtà, ogni elemento di ciascuna immagine viene acquisito tramite la fotocamera, in formato RAW. Non si tratta di un'impresa da poco: richiede molta pianificazione e la capacità di trovarsi al posto giusto al momento giusto. In questo articolo Andrew offre i suoi suggerimenti per scattare fotografie innovative e originali della luna in ogni periodo dell'anno.
Il primo passo è sapere dove e quando la luna nascerà. Per farlo, in passato erano necessari noiosi calcoli: al giorno d'oggi però i software possono fare questo lavoro al posto tuo. Andrew utilizza Photographer's Ephemeris 3D, uno strumento di visualizzazione della luce usato da fotografi paesaggisti e specializzati in fotografie in esterni. "Il software permette di pianificare dove posizionarsi entro una linea di 50 metri, vedendo la luna nascere e la porzione di paesaggio dietro cui si nasconderà", spiega.
Potresti pensare che il momento migliore per fotografare la luna sia quando è piena, ma Andrew sottolinea come questo non sia sempre vero. "Scatta le fotografie un paio di giorni prima della luna piena", consiglia. "In questo modo non sarai costretto a riprendere l'immagine con la sola silhouette della luna, ma riuscirai a ottenere un paesaggio illuminato". Un buon esempio è il suo scatto del Castello di Clun nello Shropshire (in basso). "Nota come la luna è nella fase dei tre quarti, è nascente al crepuscolo e come la fotocamera è riuscita a catturare molti dei dettagli del paesaggio", spiega.
Indipendentemente da quanto attentamente pianifichi la tua strategia, quando è il momento di realizzare lo scatto bisogna pensare in fretta, spiega Andrew. "La luna è come un animale selvatico", continua. "Bisogna capirne il comportamento. È incredibilmente timida e non appare mai quando credi che lo farà. Basta qualche nuvola per rovinare lo scatto".
L'immagine della superluna scattata da Andrew nel 2016, che ha conquistato la copertina del Times (immagine principale), ha rischiato di non essere mai scattata. Le condizioni climatiche gli avevano remato contro, aveva deciso di abbandonare l'impresa e stava tornando a casa. "Poi, all'improvviso, guidando in direzione della Chiesa di Stretton in Shropshire, ho visto un varco tra le nuvole", ricorda. "La luna era quasi direttamente dietro quella che ora so essere una struttura vulcanica chiamata Three Fingers Rock. Sono rimasto a bocca aperta".
"Con la mia fotocamera Canon EOS 7D Mark II, l'obiettivo Canon EF 500mm f/4L IS II USM e Canon Extender 2x III che mi dava la lunghezza focale di 1600mm, sapevo di avere tutta la portata possibile e immaginabile. Ho usato una siepe come treppiede e scattato tre fotografie di fila. Conoscendo il mio punto focale (anziché posizionare la luna al centro dell'immagine è meglio avere una linea guida), il primo scatto è stato quello definitivo".
Andrew ha imparato un'importante lezione dallo scatto della superluna realizzato per il Times. "Quando ho visto la foto scattata, la luna era molto tremolante e leggermente sfocata", ricorda. "Ho pensato: 'Ecco, è perché sono un pessimo fotografo'. Ma poi qualcuno mi ha detto: 'Non è così: quando la luna sorge, la sua luce debole viene influenzata molto dall'inquinamento atmosferico, ed è per questo che appare tremolante'. Quando la luna è alta nel cielo, la luce attraversa più facilmente l'atmosfera, risultando molto più nitida".
Se i treppiedi sono fondamentali per fotografare le stelle, è meglio scattare a mano libera quando il soggetto è la luna, spiega Andrew. "Il problema con un treppiede è che la luna potrebbe non essere esattamente dove vuoi", spiega. "Bisogna saper reagire molto rapidamente e cambiare posizione in modo da poter avere la luna esattamente nel punto desiderato dell'inquadratura, proprio come per i tramonti distanti sulle colline. Non hai mai molto tempo, perché la luce da immortalare è quella dell'ultima ora della giornata: la luce del crepuscolo. Di conseguenza, è meglio scattare a mano libera".
Quando si tratta di impostazioni, "spingi sempre la fotocamera al limite", suggerisce Andrew. "Per controllare le alte luci il mirino elettronico è particolarmente utile. Rifletti con estrema attenzione sull'esposizione. Come regola generale, in particolare per gli scatti realizzati al crepuscolo in cui c'è ancora della luce che illumina il paesaggio, è necessario regolare l'esposizione sulla luna e non sul paesaggio. In caso contrario, la luna sembrerà spenta".
"Ovviamente l'obiettivo è scattare con valori ISO più bassi possibili, ma anche ottenere un buono scatto", aggiunge. "Se questo significa scattare con una velocità dell'otturatore leggermente più elevata perché ad esempio si sta utilizzando un obiettivo lungo, allora è quello che bisogna fare".
Quando imposti l'esposizione per la luna, la porzione di dettagli del paesaggio che puoi riuscire a immortalare dipende in parte dalla qualità della fotocamera e dell'obiettivo. "Con la fotocamera Canon EOS 7D Mark II so che non avrò problemi con la messa a fuoco. Se il paesaggio presenta delle luci, mi consente di recuperare moltissimi dettagli nelle aree in ombra", spiega Andrew.
Guardando al futuro, le nuove fotocamere mirrorless di Canon Canon EOS R5 e Canon EOS R6 offrono eccellenti prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione. Andrew attende con impazienza di provarle. "Sarà emozionante vedere cosa possono fare le fotocamere EOS R5 e EOS R6", afferma. "Sono particolarmente interessato al modello EOS R6 perché è dotato dello stesso sensore di Canon EOS-1D X Mark III, il che lo rende una proposta davvero interessante".
Come obiettivi Andrew utilizza invece i modelli Canon EF 100-400mm f/4.5-5.6L IS II USM e Canon EF 500mm f/4L IS II USM, abbinati a Canon Extender 2x III, perfettamente adatto allo scopo grazie all'elevato fattore di ingrandimento e all'incredibile precisione. "Se vuoi ottenere una luna grande", spiega, "servono obiettivi grandi".
"Immortalare tutti i dettagli della luna e del paesaggio in formato RAW è solo una parte del lavoro", sottolinea Andrew. È necessario fare anche un cospicuo lavoro di post-produzione. "Pur impostando la giusta esposizione, la luna continua ad avere un aspetto abbastanza spento", spiega. "Presta attenzioni alle alte luci, ai bianchi e alle ombre, usa i filtri radiali [che ti consentono di apportare modifiche localizzate] e riuscirai a rivelare moltissimi dettagli. Ovviamente dovrai lavorare sul primo piano, il che implica lavorare con le ombre, ma potrebbe anche includere l'uso di vari filtri graduati".
Aggiunge: "Dovrai fare qualsiasi operazione possibile per far risaltare al massimo il file RAW che hai prodotto. Come recita la celebre frase del fotografo Ansel Adams, "Il negativo è lo spartito e la stampa è la performance". Lo stesso concetto si applica alla fotografia lunare quando si parla di file RAW e file elaborati".
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