La solitudine e il bisogno di appartenenza sono emozioni che moltissime persone provano a un certo punto della propria vita e possono essere difficili da affrontare. Oggi la rappresentazione e la visibilità sono più importanti che mai e vedere se stessi nel lavoro di qualcun altro può portare gioia e un senso di sollievo dato dall'essere riconosciuti per la propria identità.
La fotografia può svolgere un ruolo importante nel mettere in evidenza la diversità e Louis Painter, professionista della fotografia e persona non binaria, queer e autistica che usa i pronomi inglesi they/them, immortala ritratti che hanno un senso di umanità e vulnerabilità pur mantenendo una qualità eccezionale. In un'unica inquadratura, le immagini riescono a creare un'identità straordinaria con emozioni profonde.
"C'è un tipo di solitudine che le persone queer tendono a sperimentare", spiega Louis, residente a Birmingham, Regno Unito. "La fotografia queer significa tutto per me. In quanto persona queer, voglio che questo aspetto si rifletta nel mio lavoro. Questo progetto riguarda la mia genuinità nei confronti di altre persone che si identificano come queer e dei miei amici, un qualcosa di familiare anche per altre persone queer".
Quali sono le motivazioni di Louis e a che punto si trova nel suo viaggio nella fotografia queer?