Come immortalare la fauna selvatica e promuovere la conservazione: suggerimenti e approfondimenti sulla fotografia naturalistica

Scopri i suggerimenti dei fotografi ambientalisti Christine Sonvilla e Marc Graf, oltre a consigli e tecniche per portare i tuoi scatti della fauna selvatica a un livello superiore.
Uno scoiattolo rosso guarda verso la fotocamera mentre scorre su un tappeto di foglie secche e petali. Scatto realizzato con Canon EOS R5. © Robert Marc Lehmann

I fotografi austriaci Christine Sonvilla e Marc Graf, specialisti della conservazione, hanno fotografato la fauna selvatica di tutto il pianeta, dalla lince delle Alpi austriache all'elusiva tigre del Bengala. I due si sono conosciuti all'Università di Vienna, dove entrambi studiavano conservazione. Hanno scoperto il comune interesse per la fotografia e capito che era un modo per dar voce alla natura.

Marc spiega con un esempio in che modo questo può fare la differenza: "Verso la fine del 2016 abbiamo pubblicato la prima foto ad alta risoluzione di una lince alpina immortalata tra le Alpi austriache. È stato un momento di grande emozione per noi, dato che ne esistono non più di 10-15 esemplari in tutta l'Austria. In quel periodo c'erano anche stati due casi di bracconaggio. Abbiamo provato a diffondere il messaggio per la tutela della lince in tutta l'Austria tramite qualsiasi supporto mediatico".

Christine continua a raccontare: "Abbiamo stimato di aver esposto circa 2,2 milioni di persone a quel particolare argomento, il che significa circa un quinto della popolazione dell'Austria. Inoltre stiamo facendo moltissime presentazioni, dove mostriamo fotografie e filmati. Il nostro lavoro in realtà consiste nel fare da ponte tra pubblico e organizzazioni naturalistiche, ONG, scienziati e tutte le altre persone che lavorano attivamente sul campo".

In questo articolo Christine e Marc condividono suggerimenti e consigli per utilizzare la fotografia naturalistica come strumento per la conservazione delle specie. Troverai inoltre i nostri 10 suggerimenti per scattare incredibili immagini naturalistiche.

La prima immagine ad alta risoluzione di una lince alpina in Austria scattata con una fototrappola equipaggiata con fotocamera e obiettivo Canon dai fotografi naturalistici Christine Sonvilla e Marc Graf.

La prima immagine ad alta risoluzione di una lince alpina selvaggia in Austria, scattata nel 2016 con una fototrappola da Christine Sonvilla e Marc Graf. "Questa immagine è stata utilizzata per promuovere il ritorno della lince sulle Alpi austriache", spiega Marc. "Quell'esemplare è stato importantissimo per il gruppo di animali che ora vivono lì". Scatto realizzato con una fototrappola automatica equipaggiata con fotocamera e obiettivo Canon. © Christine Sonvilla & Marc Graf

Trova una storia e un'angolazione creativa

Non serve viaggiare fino all'altro capo del mondo per scovare una storia di resilienza che riguarda la natura. In realtà, imbarcarsi in un progetto vicino casa ti consentirà di acquisire competenze sull'argomento e di fotografare con più facilità in diverse condizioni.

"Negli ultimi anni ci siamo concentrati sull'Europa centrale e abbiamo visto come gli ecosistemi e la fauna selvatica possano riprendersi e risvegliarsi quando gli viene dato tempo e spazio", spiega Christine. "Ad esempio, nel Parco nazionale della foresta bavarese la biodiversità è incredibilmente aumentata a seguito della scelta delle autorità di lasciare distese di alberi morti devastati da una violenta tempesta. Normalmente vengono rimossi per ridurre il rischio di parassiti e malattie. Ma è chiara la differenza che hanno fatto per la biodiversità".

Il tuo progetto non deve essere necessariamente di dimensioni epiche. Il cortometraggio di Christine e Marc dal titolo "Flowing: My Dream of More Freedom" racconta la storia di come la vita possa prosperare in un fiume quando dighe, sbarramenti e altri ostacoli vengono rimossi, il tutto narrato dal punto di vista del fiume. Guarda il cortometraggio qui sotto.

"È stata una produzione piuttosto semplice", racconta Marc, "e mostra che l'idea non deve sempre essere complessa e prevedere anni di produzione. Abbiamo girato tutto in 6-7 settimane in diverse zone dell'Europa centrale". Christine e Marc hanno utilizzato principalmente la fotocamera Canon EOS R5 (ora sostituita dal modello Canon EOS R5 Mark II), abbinata all'obiettivo RF 100-500mm F4.5-7.1 L IS USM e a vari obiettivi grandangolari Canon.

Christine aggiunge che, nonostante il cortometraggio abbia una durata di soli quattro minuti, è stato un grande successo in termini di persone raggiunte. Ha vinto dei premi in occasione di festival cinematografici internazionali ed è stato addirittura riprodotto nel Parlamento europeo durante una giornata di discussione sui finanziamenti per il ripristino dei fiumi.

Crea una rete

Per iniziare, cerca un progetto locale di conservazione o di ripristino di aree naturali, magari uno in cui sei già coinvolto. Oltre a questo, potresti contattare scienziati e specialisti della comunità di conservazione che si occupano di argomenti di tuo interesse. Costruendo una rete di contatti, non solo potrai trovare storie che vale la pena raccontare, ma anche scoprire nuovi modi per raccontarle.

Uno dei progetti di Christine e Marc, incentrato sulla resilienza della natura nei luoghi più improbabili, è stato possibile solo grazie ai loro contatti nel mondo scientifico. Erano ancora in contatto con un vecchio amico dell'università che studiava le aquile coronate nell'area metropolitana di Durban, in Sudafrica.

"Chi immaginerebbe che uno dei più grandi rapaci africani prospera in una città con una popolazione di 4 milioni di persone?" chiede Christine.

"Queste aquile combattono per la sopravvivenza per via della deforestazione dell'Africa meridionale e sono costrette ad adattarsi alle aree urbane", aggiunge Marc. "Le persone stanno piantando alberi in giardino e sono felici di vedere che le aquile li usano per fare il nido".

Christine spiega: "Una coppia aveva un nido di aquile coronate proprio fuori dalla finestra del salotto. La prima cosa che la signora faceva ogni mattina era controllare che gli uccelli stessero bene. Abbiamo documentato tutti questi aspetti".

Un uomo fotografato mentre guarda attraverso la finestra del suo soggiorno un'aquila coronata che ha fatto il nido nel suo giardino a Durban, in Sudafrica. Scatto realizzato con fotocamera e obiettivo Canon.

Christine e Marc hanno fotografato una coppia osservare delle aquile coronate che facevano il nido nel loro giardino. L'ambiente del soggiorno aggiunge contesto, mentre il contrasto tra la luce calda della stanza e la luce fredda dell'esterno crea un risultato sorprendente. © Christine Sonvilla & Marc Graf

Acquisisci familiarità con la fotocamera ed esprimi la tua creatività con gli obiettivi

Se fotografi gli animali selvatici, potresti avere solo degli scatti fugaci del tuo soggetto. Acquisire familiarità con i comandi della fotocamera ti aiuterà a sfruttare al meglio i momenti spontanei.

"Prima di tutto, ti consiglio di fare pratica con la fotocamera per imparare a regolare l'apertura e così via, in modo da poterlo fare istintivamente, come se guidassi un'auto", suggerisce Christine.

"Da qui in poi, servono solo perseveranza e pazienza per non abbandonare la missione. A volte ci sono giorni in cui non scatti nemmeno una foto perché non succede niente. Ma bisogna andare avanti.

"Un altro aspetto fondamentale è tenere la mente aperta a tutto ciò che fa parte dell'immagine. Non concentrarti solo sul soggetto, ma anche sui piccoli dettagli dello sfondo. Anche se è leggermente sfocato, lo sfondo può davvero fare la differenza rispetto ad altre fotografie dello stesso soggetto".

Il modo in cui utilizzi l'obiettivo può aiutarti a dipingere i dettagli del soggetto in modo singolare. Un teleobiettivo non solo consente di visualizzare soggetti distanti, ma rende anche i dettagli dello sfondo più grandi e vicini al soggetto rispetto a quando si scatta con un obiettivo grandangolare. Puoi utilizzare questo effetto per far apparire una pianta o un animale "minacciato" dal suo ambiente.

Foto di un'aquila coronata in un nido a Durban, in Sudafrica. Scattata al tramonto con un teleobiettivo Canon da 300mm dai fotografi naturalisti Christine Sonvilla e Marc Graf.

Un'altra immagine di un'aquila coronata che fa il nido a Durban, scattata con una fotocamera Canon e un teleobiettivo Canon 300mm. "Come quando si lavora con un obiettivo grandangolare, è possibile condensare il soggetto e le informazioni dello sfondo in un'unica immagine", afferma Marc. Qui, aiuta ad avvicinare il mondo umano a quello degli uccelli. © Christine Sonvilla & Marc Graf

Diffondere la storia

Condividere i tuoi scatti naturalistici sui social media può essere utile per aumentare la consapevolezza e ispirare gli altri a informarsi di più. Potresti utilizzare delle foto che immortalano la resilienza della natura o immagini che rappresentano minacce e pressioni sul mondo naturale.

"Pensiamo sempre alla storia che vorremmo raccontare e alle principali immagini che vorremmo ottenere", spiega Marc. Lo scopo è quello di realizzare un'immagine che sia in grado di raccontare l'intera storia: "È il fulcro del lavoro. Per questo è importante avere un piano, e solo dopo definire tutti gli aspetti tecnici come l'apertura e la lunghezza focale, l'angolo di ripresa, la composizione dello sfondo e così via.

"Siamo sempre orientati verso l'aspetto positivo di una storia quando si tratta di pubblicarla sui social media. Non condividiamo le immagini che mostrano il lato negativo di una vicenda. Se lo facciamo, è per mostrare qual era la situazione di partenza e in cosa si è trasformata, continuando quindi a concentrarci sugli aspetti positivi".

Un orso bruno fotografato con fotocamera e obiettivo Canon dai fotografi naturalistici Christine Sonvilla e Marc Graf su una collina in Europa, con le luci dei villaggi che si intravedono sullo sfondo.

Christina e Marc raccontano dell'enorme impatto riscosso dal loro progetto fotografico sugli orsi bruni nel cuore dell'Europa. "È stimolante vedere che in uno dei continenti con la più alta densità umana del pianeta i grandi predatori, come orsi, lupi e linci, stanno aumentando così rapidamente". Un'immagine storica realizzata con una fototrappola automatica equipaggiata con fotocamera e obiettivo Canon. © Christine Sonvilla & Marc Graf

Dieci consigli per migliorare le foto della fauna selvatica

I movimenti rapidi, sporadici ed imprevedibili degli animali rendono questa disciplina una corsa a ostacoli.

Fotografare la fauna selvatica può essere paragonato a fotografare gli sport d'azione: bisogna considerare gli stessi aspetti chiave, come prepararsi adeguatamente, cercare la posizione giusta, conoscere il kit con cui si lavorerà (e come utilizzarlo) ed essere aperti agli imprevisti.

Ecco i nostri 10 consigli utili per immortalare immagini di animali selvatici eccezionali.

1. Studia il soggetto

Una lince iberica su una roccia che guarda direttamente verso l'obiettivo nel Parco Nazionale della Sierra de Andújar in Spagna. Lo sfondo è sfocato. Scatto realizzato con Canon EOS R7.

Può essere utile studiare come gli animali si muovono, agiscono e si comportano, in modo da capire come fotografarli al meglio. Scatto realizzato con Canon EOS R7 a 1/1600 s, f/2.8 e ISO 1250. © Dani Connor

Conoscere l'habitat e il comportamento degli animali che stai fotografando è fondamentale, e ti permetterà di risparmiare un sacco di tempo. Per pianificare al meglio lo shooting è utile conoscere il periodo dell'anno in cui una specie è più attiva. Senza pianificazione è quasi impossibile ottenere foto naturalistiche straordinarie.

2. Scegli il kit adatto per la fauna selvatica

Una fotocamera Canon EOS R7 fotografata in un ambiente boschivo.

L'obiettivo Canon RF-S 18-150mm F3.5-6.3 IS STM abbinato a una fotocamera mirrorless APS-C come EOS R7 offre una portata dello zoom effettiva di 28,8-240 mm, che consente di ridurre lo zoom per una maggior visione di insieme (ideale per immortalare la fauna selvatica in paesaggi magnifici) o di aumentarlo, per catturare i dettagli.

Un kit composto da fotocamera e obiettivo dal peso relativamente leggero sarà più comodo da trasportare in luoghi remoti. Fare affidamento sulla messa a fuoco automatica e su una velocità di scatto continuo elevata (ossia su un elevato numero di fotogrammi al secondo) ti consentirà di realizzare scatti in rapida successione e di immortalare in più immagini il comportamento degli animali. Una fotocamera con schermo LCD orientabile sarà più facile da usare per provare angolazioni creative, come ad esempio scattare dal basso per stare allo stesso livello degli animali.

3. Scegli l'obiettivo giusto

Un fantastico ritratto di un gufo grigio, scattato dal fotografo naturalista Guy Edwardes con il teleobiettivo zoom Canon RF 200-800mm F6.3-9.0 IS USM.

La fotografia ornitologica richiede in genere la lunghezza focale di un superteleobiettivo. Questa foto è stata scattata dal fotografo naturalista Guy Edwardes con una fotocamera Canon EOS R5 e obiettivo Canon RF 200-800mm F6.3-9.0 IS USM a 500mm, 1/250 s, f/14 e ISO 6400. © Guy Edwardes

I teleobiettivi consentono di fotografare la fauna selvatica da lontano, ma vale la pena considerare anche altri tipi di obiettivi. Gli obiettivi grandangolari consentono di immortalare animali e piante in un paesaggio o un ambiente urbano più ampio, mentre gli obiettivi macro aiutano a creare incredibili scatti ravvicinati di insetti e altri piccoli soggetti.

L'obiettivo Canon RF 100-400mm F5.6-8.0 IS USM vanta una potente escursione dello zoom che garantisce la massima versatilità. Per una portata ancora maggiore, da super teleobiettivo, su una fotocamera mirrorless full frame come Canon EOS R8, ci sono gli obiettivi a focale fissa Canon RF 600mm F11 IS STM e RF 800mm F11 IS STM.

Se possiedi una fotocamera di formato APS-C come EOS R7 e desideri iniziare con un obiettivo di piccole dimensioni sia in termini di design che di budget, puoi optare per il modello Canon RF-S 18-150mm F3.5-6.3 IS STM.

Poiché il sensore di una fotocamera APS-C è più piccolo del sensore di una fotocamera full frame, il soggetto risulterà più grande nel fotogramma, come se usasse un fattore di ingrandimento di circa 1,6x. Abbina l'obiettivo RF 100-400mm F5.6-8.0 IS USM alla fotocamera EOS R7, ad esempio, e scopri i vantaggi di una "lunghezza focale effettiva" di 160-640 mm. Per ulteriori informazioni, consulta la nostra guida completa per comprendere la lunghezza focale.

Scopri di più su come scegliere i migliori obiettivi per la fotografia naturalistica.

4. Impostazioni della fotocamera: mantenere la messa a fuoco

Un rapace che vola attraverso il cielo.

Se ti muovi di soppiatto e riesci a non spaventare uccelli e altri animali schivi, puoi fare pratica con diverse tecniche di scatto per affinare le tue abilità. Scatto realizzato con Canon EOS R5 e obiettivo Canon RF 100-500mm F4.5-7.1 L IS USM a 451 mm, 1/8000 s, f/6.3 e ISO 4000. © Robert Marc Lehmann

Nella fotografia naturalistica è importante assicurarsi che il soggetto risulti nitido. La gamma di fotocamere mirrorless di Canon con sistema EOS R è dotata di un efficace sistema di messa a fuoco automatica che utilizza la tecnologia proprietaria Dual Pixel AF. In questo sistema, ogni fotosito del sensore è in grado di eseguire la messa a fuoco automatica e l'acquisizione di immagini, il che significa, tra gli altri vantaggi, che i soggetti possono essere acquisiti e seguiti in qualsiasi punto dell'inquadratura.

Alcune fotocamere, tra cui Canon EOS R7 ed EOS R6 Mark II, sono dotate di una modalità di messa a fuoco automatica in grado di rilevare gli occhi degli animali, che cerca automaticamente gli occhi del soggetto nell'inquadratura, mettendoli a fuoco. La modalità di messa a fuoco automatica AI Servo segue costantemente la fauna in movimento, anche se molto rapida, per garantire scatti nitidi. Prova a realizzare una sequenza di scatti utilizzando la modalità di scatto più veloce disponibile sulla fotocamera, così da aiutarti a cogliere l'attimo e ottenere la foto perfetta.

5. Impostazioni della fotocamera: mantenere la stabilità

Un cucciolo di volpe su un tumulo coperto di muschio, fotografato con una fotocamera Canon EOS R e un obiettivo con stabilizzazione dell'immagine per garantire la nitidezza della foto.

Spesso, nella fotografia naturalistica, non avrai il tempo di montare un treppiedi. La stabilizzazione dell'immagine viene in aiuto, garantendo scatti sempre nitidi anche fotografando con teleobiettivi lunghi e macro a mano libera.

Le vibrazioni della fotocamera sono nemiche degli scatti nitidi quando usi i teleobiettivi.

La maggior parte dei teleobiettivi Canon è dotata di una stabilizzazione ottica dell'immagine estremamente efficace per contrastare questo fenomeno, che in genere equivale a un valore di esposizione compreso tra 3 e 5 stop. Ciò può fare una grande differenza nella fotografia naturalistica a mano libera, in cui le velocità elevate dell'otturatore possono essere inutilizzabili a meno che non ci sia luce solare diretta. Lo stabilizzatore d'immagine a 5 stop integrato nella fotocamera Canon RF 600mm F11 IS STM consente di ottenere scatti nitidi a 1/20 di secondo anziché a 1/640.

Utilizza lo stabilizzatore d'immagine per il teleobiettivo e la fotografia macro, specialmente quando utilizzi la fotocamera senza treppiede. Se invece utilizzi un treppiede, ti consigliamo di disattivare lo stabilizzatore d'immagine.

6. Impostazioni della fotocamera: aumentare la velocità dell'otturatore per evitare sfocature

Un airone grigio sorvola la superficie di un lago con un pesce nel becco, fotografato con una fotocamera Canon con sistema EOS R utilizzando una velocità dell'otturatore elevata per congelare il movimento delle goccioline d'acqua.

Usa una velocità dell'otturatore elevata per congelare l'azione che stai fotografando. Per scoprire di più su come catturare il movimento nelle tue foto, consulta i nostri consigli utili per la fotografia in movimento. Scatto realizzato con Canon EOS R5 e obiettivo Canon RF 100-500mm F4.5-7.1 L IS USM a 400mm, 1/3200 s, f/6.3 e ISO 12800. © Robert Marc Lehmann

Il passaggio logico durante le riprese rapide sarebbe quello di aumentare la velocità dell'otturatore. Nell'immagine sopra, una velocità dell'otturatore di 1/3200 secondi ha congelato l'airone in volo e le gocce d'acqua a mezz'aria. Una velocità di 1/2000 secondi o superiore è un buon punto di partenza. In alcuni casi però potresti introdurre una leggera sfocatura utilizzando una velocità otturatore più bassa, ad esempio per dare un senso di movimento all'ala di un uccello. Quando si fotografano uccelli più piccoli e in rapido movimento, è probabile che tu ottenga una sfocatura anche a una velocità relativamente alta di 1/1000 secondi.

Man mano che acquisisci familiarità con l'attrezzatura, forse vorrai ridurre ulteriormente la velocità dell'otturatore, probabilmente fino a 1/10 secondi, e persino introdurre una tecnica di panning per aumentare ulteriormente il senso di movimento.

La regola generale è che è ti serve una velocità dell'otturatore almeno pari al reciproco della lunghezza focale ultragrandangolare. Quindi, se si utilizzi un obiettivo da 600 mm come Canon RF 600mm F11 IS STM, ti serve una velocità dell'otturatore di almeno 1/600 secondi quando l'IS è spento (sulla maggior parte delle fotocamere questo valore sarà 1/640).

7. Impostazioni della fotocamera: controllare la profondità di campo

Un cervo sfiora col muso un tappeto di felci, che appaiono sfocate. Questa profondità di campo ridotta è dovuta alla lunghezza focale dell'obiettivo Canon RF 100-400mm F5.6-8.0 IS USM utilizzato.

Anche se un teleobiettivo può non avere un'apertura massima ampia, puoi comunque utilizzarne uno per sfocare lo sfondo delle tue foto, in quanto una lunghezza focale importante può dare l'impressione di una profondità di campo abbastanza ristretta, anche in presenza di un'apertura relativamente piccola. Ciò è possibile grazie alla capacità dei teleobiettivi di comprimere la distanza, avvicinando gli sfondi sfocati al soggetto. Scatto realizzato con Canon EOS RP (ora sostituita da EOS R8) e obiettivo Canon RF 100-400mm F5.6-8.0 IS USM a 400mm, 1/60 s, f/8 e ISO 1250. © Ben Hall

Nella fotografia standard, l'utilizzo della modalità di scatto Priorità apertura (AV sulla ghiera della fotocamera) è molto comune. Per gli obiettivi macro, a causa di distanze operative ravvicinate, l'apertura viene generalmente chiusa a f/16, f/22 o superiori per massimizzare la profondità di campo e garantire che tutta la scena sia a fuoco.

Spesso puoi migliorare le tue fotografie naturalistiche sfruttando la sfocatura delle parti non a fuoco dell'immagine, nota come effetto bokeh, e far risaltare il soggetto. Tuttavia, è possibile evitare di sfocare lo sfondo se desideri catturare gli animali nel loro ambiente naturale.

Una lunghezza focale maggiore può causare una sfocatura dello sfondo più marcata. Questo è il motivo per cui i teleobiettivi zoom possono essere utilizzati per isolare un soggetto e trasformare lo sfondo in una sfocatura senza dettagli. Quindi, se desideri migliorare il bokeh, fai alcuni passi indietro e aumenta lo zoom per avere una lunghezza focale maggiore.

8. Composizione e luce

Un cervo nell'erba alta.

La "golden hour" si chiama così per un motivo preciso. Il sole è basso nel cielo durante la prima ora dopo l'alba e l'ultima ora prima del tramonto, donando un calore dorato alla luce. Scatto realizzato con Canon EOS RP (ora sostituita da EOS R8) con obiettivo Canon RF 100-400mm F5.6-8.0 IS USM a 373mm, 1/1250 s, f/8 e ISO 1250. © Ben Hall

Scegliere le condizioni di illuminazione giuste può dare una svolta alle tue foto. Se le abitudini del soggetto te lo permettono, scatta la mattina presto o al tramonto: la luce calda e leggera di questi momenti della giornata produce colori più saturi e ombre più profonde.

Utilizza la regola dei terzi per creare una composizione dinamica. Attivare la visualizzazione della griglia 3x3 nel mirino elettronico di una fotocamera Canon con sistema EOS R può essere utile. Lascia più spazio davanti al soggetto che dietro, in modo che l'animale sembri spostarsi nella foto piuttosto che al di fuori.

Cosa ancor più importante, controlla sempre che nello sfondo non siano presenti elementi di distrazione. Un oggetto luminoso in lontananza o il ramo di un albero che sembra uscire dalla testa dell'animale attirerà l'attenzione dell'osservatore distraendolo dal soggetto principale.

9. Non disturbare gli animali

Un obiettivo zoom Canon RF 100-500mm F4.5-7.1 L IS USM è poggiato sulle gambe di un fotografo naturalista che indossa pantaloni mimetici.

Usa un teleobiettivo a focale fissa o zoom di Canon, come il modello RF 100-500mm F4.5-7.1 L IS USM, per evitare di avvicinarti troppo alla fauna selvatica e configura le impostazioni della fotocamera prima di iniziare. © Robert Marc Lehmann

Per immortalare gli animali nel loro comportamento naturale, cerca di essere il più silenzioso possibile e muoviti a zig-zag invece di dirigerti direttamente verso di loro. Assicurati di avere il vento contro mentre ti avvicini, in modo che il tuo odore non vada nella loro direzione. Utilizza alberi, rocce e altri elementi del paesaggio come copertura ed evita di rompere la linea dell'orizzonte.

Assicurati che la fotocamera sia accesa e configurata prima di avvicinarti. Le fotocamere con sistema EOS R sono molto più silenziose rispetto alle reflex digitali, in quanto non presentano uno specchio che si muove all'interno del corpo della fotocamera tra uno scatto e l'altro. Canon EOS R7, EOS R10 e una serie di altre fotocamere della gamma consentono di selezionare la funzione Otturatore silenzioso quando scatti in una delle modalità della Zona creativa. In questo modo disattiverai varie funzioni della fotocamera che potrebbero altrimenti avvisare l'animale della tua presenza, come il suono di rilascio dell'otturatore, l'attivazione del flash e la luce ausiliaria AF.

Molte fotocamere del sistema EOS R consentono di impostare la modalità otturatore su elettronico indipendentemente dalla funzione Otturatore silenzioso. Dal menu principale, puoi disattivare anche i segnali acustici della fotocamera.

10. Primi piani estremi

Fotografia macro di una libellula poggiata su un ramoscello contro uno sfondo sfocato, scattata con fotocamera Canon EOS R50 obiettivo zoom Canon RF-S 55-210mm F5.0-7.1 IS STM.

Armandoti della giusta attrezzatura e di tanta pazienza, puoi usare la fotografia macro per realizzare scatti davvero incredibili di soggetti molto piccoli. Scatto realizzato con Canon EOS R50 e obiettivo Canon RF-S 55-210mm F5.0-7.1 IS STM a 210 mm, 1/500 s, f/7.1 e ISO 100.

Per fotografare i soggetti più piccoli, come api, farfalle e altri insetti, ricorrere a scatti macro farà sì che il soggetto non si perda in una scena troppo ampia. L'opzione migliore è usare un obiettivo macro o Canon RF 100-400mm F5.6-8.0 IS USM, che vanta uno zoom 0,41x e una funzionalità di messa a fuoco ravvicinata in grado di produrre immagini molto simili agli scatti macro.

Gli attuali obiettivi macro di Canon sono dotati di stabilizzazione ibrida delle immagini, il che li rende particolarmente adatti per realizzare incredibili fotografie macro a mano libera. Ne sono ottimi esempi gli obiettivi Canon RF 35mm F1.8 IS MACRO STM e RF 85mm F2 MACRO IS STM, che offrono un fattore di ingrandimento 0,5x per scatti macro alla distanza di messa a fuoco minima.

Per ulteriori informazioni, consulta le nostre guide per scegliere il kit per iniziare con la fotografia macro e sui migliori obiettivi per la fotografia naturalistica.



Scritto da Matthew Richards, Natalie Denton e Marcus Hawkins

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