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Passa al filmmaking con la massima sicurezza: 27 termini utili per iniziare a girare video

The Canon EOS C500 Mark II being attached to a drone.
Il filmmaker Brett Danton ha utilizzato una videocamera Canon EOS C500 Mark II per girare uno spot per la famosa casa automobilistica Jaguar. La videocamera cinematografica è stata messa a dura prova, infatti è stata montata su un Russian arm e persino su un drone. Leggi la storia di questo servizio. © Brett Danton

Un numero sempre crescente di fotografi sta passando alle riprese video o vuole aggiungere la videografia al proprio repertorio di servizi. Per fortuna, se utilizzi fotocamere Canon di livello professionale, disponi già di un sistema di produzione video all'avanguardia. Ma l'attrezzatura è solo l'inizio, perché è necessario conoscere a fondo l'intero vocabolario dei termini specifici della videografia.

A tale scopo, questo pratico glossario di terminologia video ti sarà molto utile. Da Codec a T-Stop e da Cinema RAW Light a Wide DR, questo glossario illustra il significato di 27 termini e concetti essenziali che non vengono utilizzati nel campo della fotografia, oppure che assumono un significato diverso o presentano un'applicazione specifica quando si parla di video. Il nostro obiettivo è chiarire i termini del filmmaking, per aiutarti a eccellere nell'arte della videografia.

4K

Un'immagine 4K contiene circa 4.000 pixel in orizzontale. Anche se il 4K è considerato il nuovo standard, in realtà è disponibile in diverse varianti. Il formato 4K UHD (Ultra High Definition) ha una risoluzione di 3.840 x 2.160 e lo stesso rapporto immagine del formato HDTV, ovvero 16:9, ed è il tipo più diffuso di 4K. Il formato 4K DCI, noto anche come Cinema 4K, è un formato 17:9 con risoluzione 4.096 x 2.160. Si trova solitamente nelle videocamere cinematografiche professionali, come i modelli Canon EOS C500 Mark II, EOS C300 Mark III e EOS C200. Invece, 2K è un formato da 17:9 con risoluzione 2.048 x 1.080, mentre 8K è un formato da 16:9 con risoluzione 8.192 x 4.320, il doppio di 4K DCI in ogni dimensione.

Con l'introduzione del modello Canon EOS R5, ora è possibile registrare riprese in 8K. Tuttavia, un input in formato 8K non produce sempre e solo un output 8K, e le funzionalità video 8K del modello EOS R5 offrono numerosi vantaggi al flusso di lavoro 4K, come la possibilità di ritagliare un'immagine 4K a partire da un fotogramma 8K in fase di editing. Inoltre, con le riprese in 8K è possibile utilizzare il software per regolare lo zoom, effettuare panoramiche e stabilizzare le immagini a posteriori. Oltre a questo, la videocamera EOS R5 offre una modalità 4K HQ che consente di eseguire l'oversampling di un video in 8K per realizzare un video in 4K, ottenendo immagini più dettagliate rispetto alle riprese girate direttamente in 4K.

A veiled dancer being filmed on a grassy hill with a Canon EOS C500 Mark II.
Il regista pubblicitario Brett Danton, che ha lavorato per marchi di lusso come Jaguar, è un grande fan del formato file Cinema RAW Light perché gli permette di acquisire quante più informazioni digitali possibili, il che gli offre maggiore flessibilità in post produzione. © Brett Danton

Anamorfico

Classico formato cinematografico, in cui un filmato con dimensioni standard o l'immagine catturata dal sensore viene intenzionalmente distorta allo scopo di creare un'immagine in formato widescreen. A tale scopo, si applica un obiettivo anamorfico alla videocamera e si effettua il de-squeezing in direzione orizzontale, solitamente con un fattore 2x o 1,3x, per correggere l'immagine. Le caratteristiche anamorfiche classiche includono l'effetto bokeh di forma ovale e gli effetti flare orizzontali lunghi.

Profondità in bit

È letteralmente il numero di bit di dati digitali allocato per la memorizzazione delle informazione relative al colore o alla tonalità di un pixel. Maggiore è il numero dei bit, più alto è il numero di livelli di gradazioni di colore o tonalità che è possibile registrare. Alcune videocamere registrano a 8 bit, offrendo 256 possibili tonalità per ciascun canale di colore. I file a 10 bit hanno 1.024 tonalità per canale, mentre il formato a 12 bit offre 4.096 tonalità per canale. Ad esempio, il modello Canon EOS C500 Mark II è in grado di registrare video 4K in formato RAW a 12 bit. In teoria, una profondità in bit superiore consente di registrare maggiori dettagli sulla tonalità, consentendo di ottenere gradienti più regolari nelle immagini e regolazioni più precise in fase di editing. Tuttavia, a una maggiore profondità in bit corrisponde anche una dimensione superiore dei file.

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Canon Log

I fotografi utilizzano spesso il formato RAW per massimizzare le opzioni disponibili in fase di post-elaborazione, ma i file video RAW sono talmente grandi da diventare ingestibili. Per risolvere il problema, è possibile utilizzare una curva con gamma logaritmica, come Canon Log, che esalta con precisione i dettagli catturati nelle zone d'ombra, senza perdere le informazioni contenute nelle aree illuminate. Canon Log estende la gamma dinamica dell'immagine, ma richiede anche il color grading o una tabella LUT (Lookup Table) per ripristinare la luminosità e il colore naturali.

Attualmente, vi sono tre curve gamma Canon Log, ognuna delle quali offre un differente livello di estensione della gamma dinamica. La videocamera Canon EOS C200 consente di applicare integralmente sia il formato Canon Log originale, sia il nuovo Canon Log 3. Canon Log 3 offre la più pratica combinazione di latitudine e facilità di grading, in quanto assicura una risposta alle zone in ombra simile a quella del Canon Log originale ma con 13 stop di gamma dinamica. Canon Log 2 offre la massima gamma dinamica, con oltre 16 stop, nei modelli Canon EOS C300 Mark III e EOS C70 dotati di sensore Dual Gain Output (DGO).

Cinema RAW Light

I file video RAW offrono la massima flessibilità di manipolazione delle immagini in fase di post produzione, ma le velocità dati dei file RAW sono notevolmente superiori a quelle dei formati standard compressi. Il formato Cinema RAW Light di Canon risolve questo problema poiché assicura file di dimensioni notevolmente ridotte senza sacrificare la qualità dell'immagine. Viene utilizzato con i modelli EOS C500 Mark II, EOS C300 Mark III e EOS C200, e fornisce la massima qualità dell'immagine possibile in un file con dimensioni da tre e cinque volte inferiori a quelle di un file Cinema RAW standard.

Cinematographer Ivan D'Antonio filming with the Canon EOS R5 with a filter on the lens.
Ivan D'Antonio è stato fra i primi a utilizzare l'innovativa fotocamera mirrorless full-frame Canon EOS R5, ed è rimasto impressionato dalla capacità di ripresa video interna in formato RAW a 8K, che gli ha permesso di ottenere esattamente l'aspetto desiderato. Leggi qui la storia di questo servizio. © Ivan D'Antonio

CFast™ 2.0

Espressamente progettate per la registrazione di video Full HD e 4K destinati alla trasmissione e al settore cinematografico, le schede di memoria CFast™ 2.0 vantano velocità di lettura e scrittura elevatissime, che aumentano l'efficienza del flusso di lavoro di post-produzione e accelerano il più possibile l'acquisizione all'interno delle videocamera. Ha dimensioni simili a quelle di una scheda CF, ma richiede un lettore di schede apposito. Queste schede piccole e affidabili sono inoltre l'ideale per le condizioni estreme, poiché funzionano perfettamente anche a temperature molto alte e molto basse. La tecnologia CFast™ 2.0 viene utilizzata in molte fotocamere Canon, dal modello EOS C700 FF alla compatta videocamera Canon XC15.

Codec

Un codec è un livello software per la codifica e la decodifica dei file video in fase di registrazione e riproduzione. I formati di registrazione più diffusi includono XF-AVC, HEVC/H.265, MJPEG, MPEG-4 AVC/H.264 e AVCHD. Alcuni codec, come il codec XF-AVC utilizzato nel modello Canon EOS C300 Mark III, forniscono una qualità dell'immagine straordinaria senza aumentare eccessivamente le dimensioni dei file. Altri codec, come High Efficiency Video Codec HEVC/H.265, garantiscono una compressione dei dati ancora più efficiente.

Color grading

Durante l'editing dei video, per ottenere colori ottimali occorre innanzitutto effettuare la correzione dei colori, per garantire che gli oggetti nelle riprese appaiano esattamente come apparirebbero all'occhio umano. Il color grading è il passo successivo, in cui l'estetica del filmato viene modificata allo scopo di trasmettere una sensazione visiva specifica. Per le riprese effettuate utilizzando una curva logaritmica, come Canon Log, il color grading costituisce una parte essenziale del flusso di lavoro. Negli altri casi può costituire un processo facoltativo, che solitamente viene utilizzato per attribuire ai video un aspetto più gradevole e cinematografico. A volte per i documentari non viene eseguito alcun color grading, allo scopo di ottenere un aspetto più genuino.

Adventurer Laura Bingham and her companions paddle their dugout canoe under a low-hanging tree.
Il filmmaker Peiman Zekavat ha utilizzato le videocamere Canon EOS C300 Mark II e Canon EOS 5D Mark IV per le riprese del suo documentario dedicato alla prima spedizione al mondo attraverso la giungla tropicale, dalla sorgente del fiume Essequibo lungo tutto il suo percorso, fino alla foce. Leggi la storia mozzafiato della spedizione. © Peiman Zekavat
A videographer makes adjustments to a Canon EOS 5D Mark IV on a film set.

Aggiungere i video al proprio bagaglio di competenze: i 5 miti da sfatare

Il Canon Ambassador Javier Cortés svela perché realizzare riprese video e fotografie è più facile di quanto si creda, condividendo suggerimenti per i videomaker.

DGO (Dual Gain Output)

La videocamera EOS C300 Mark III è dotata di un nuovo sensore DGO (Dual Gain Output) Super 35mm, che legge ogni singolo pixel con due diversi livelli di amplificazione, uno alto e uno basso, che in seguito vengono combinati per formare una singola immagine. La lettura a guadagno più alto è ottimizzata per catturare dettagli nitidi nelle aree più scure, mentre la lettura a guadagno più basso è ottimizzata per catturare i dettagli delle aree più luminose. Quando questi due livelli vengono utilizzati in combinazione, i dettagli nelle aree in ombra e in quelle illuminate vengono preservati e migliorati, offrendo una gamma dinamica incredibilmente più elevata fino a oltre 16 stop.

Dual Pixel CMOS AF

È un sistema di messa a fuoco automatica basato su sensore, espressamente progettato per garantire un'acquisizione rapida della messa a fuoco automatica e un tracking fluido ad alte prestazioni nei filmati. È integrato in tutte le videocamere EOS cinema Canon ed è compatibile con più di 100 obiettivi Canon EF ed EF-S. Questa tecnologia sviluppata da Canon è perfetta per ottenere effetti di messa a fuoco creativi e per mantenere sempre a fuoco il soggetto anche quando si muove verso l'utente, mentre lo sfondo rimane sfocato. Essendo un sistema con rilevamento di fase, Dual Pixel CMOS AF è solitamente più rapido di un sistema di messa a fuoco automatica basato sul rilevamento del contrasto, che utilizza i sensori di luce dietro l'obiettivo per rilevare il momento di massimo contrasto, corrispondente alla massima nitidezza.

Dual Pixel Focus Guide

Anche quando si utilizzano obiettivi con messa a fuoco manuale, oppure obiettivi AF in modalità manuale, le videocamere dotate di tecnologia Dual Pixel CMOS AF possono fornire una conferma visiva quando il soggetto è a fuoco. Questa tecnologia, utilizzabile con gli obiettivi dotati di innesto EF ed RF, è stata introdotta per la prima volta nelle videocamere EOS cinema Canon e visualizza un simbolo nel mirino che indica la direzione in cui ruotare la ghiera di messa a fuoco per ottimizzare la messa a fuoco.

Registrazione esterna

Poiché generano enormi volumi di dati, per i video è spesso utile avvalersi di un videoregistratore esterno, un dispositivo separato in grado di registrare e visualizzare il flusso video. La maggior parte delle videocamere in grado di trasmettere un segnale video pulito dalla porta HDMI (o dalla connessione di uscita SDI, se disponibile) per la registrazione non utilizza la compressione, allo scopo di catturare le riprese nel registratore esterno con una qualità superiore a quella delle immagini salvate nella videocamera.

Filmmaker Olivier Sarbil standing in front of a tank in Mosul, Iraq, with an EOS C300 Mark II camera.
Per seguire le forze speciali irachene a Mosul, il filmmaker francese Olivier Sarbil ha ridotto il suo kit all'essenziale. Scopri in che modo le videocamere Cinema EOS e le fotocamere reflex digitali e mirrorless full frame di Canon consentono ai videomaker che lavorano in solitaria di realizzare i propri progetti concentrandosi sulla propria vision. © Alvaro Canovas

Rilevamento dei volti

Alcune fotocamere avanzate, come i modelli Canon EOS C300 Mark III, EOS C200 ed EOS R5, hanno la capacità di riconoscere uno o più volti umani e impostarli come posizione di messa a fuoco. Quando l'immagine comprende più persone, il dispositivo ne sceglie una come soggetto principale, ma l'utente può sempre decidere di selezionarne un altro. La fotocamera continua a seguire il soggetto principale anche mentre si muove. Nel sottomenu Face AF sono disponibili ulteriori opzioni, che consentono di scegliere tra Face Only e Face Priority. Face Only applica la messa a fuoco automatica esclusivamente all'area riconosciuta come volto umano. In alternativa, con Face Priority, se un soggetto esce dal fotogramma o non viene riconosciuto, la fotocamera torna a Riquadro AF, per ripetere nuovamente la messa a fuoco automatica.

Il modello EOS C70 è dotato di Canon EOS iTR AF X, un sistema avanzato di tracciamento e riconoscimento guidato da un'intelligenza artificiale con tecnologia deep learning. È abbastanza intelligente da rilevare una testa umana completa, anziché solo il volto, permettendo di mantenere la messa a fuoco anche quando il soggetto si volta e si allontana dalla fotocamera.

Focus peaking

È un supporto visivo utilizzato nel mirino o nel monitor per mostrare le aree dell'immagine che sono perfettamente a fuoco. Poiché, in teoria, le aree a fuoco sono quelle che presentano il massimo contrasto, il dispositivo valuta il contrasto nell'immagine ed evidenzia queste aree sullo schermo con un colore brillante. A mano a mano che regoli la messa a fuoco, cambiano anche le aree evidenziate dell'immagine. Questa funzionalità è disponibile nelle videocamere EOS cinema Canon, Canon EOS R5, EOS R6, EOS R e nella fotocamera EOS RP (l'unica fotocamera non cinematografica che la include).

Frame rate

È la frequenza a con vengono catturati i fotogrammi video, espressa in frame al secondo (fps). Le frequenze di fotogrammi tipiche sono 24 fps per il cinema, 25 o 30 fps per i video trasmessi in varie parti del mondo e 50 o 60 fps per le trasmissioni televisive nelle diverse parti del mondo (25/50 fps nelle regioni PAL e 30/60 fps nelle regioni NTSC). Se si modificano su una timeline 25 o 30p le riprese registrate a 50/60 fps, è possibile dimezzarne la velocità, ottenendo un effetto slow motion. Alcune fotocamere offrono frequenze di fotogrammi di 120 o 180 fps, che possono essere rallentate fino a ottenere un effetto super slow motion. I modelli Canon EOS C300 Mark III e EOS C70 sono in grado di riprendere a 120 fps in 4K, senza alcun ritaglio dell'immagine.

Cinematographer Steve Holleran filming on the wing of an aircraft with the Canon EOS C300 Mark III.
Il cineoperatore Steve Holleran è stato il primo a girare con la videocamera Canon EOS C300 Mark III, mettendola alla prova in condizioni difficili per realizzare un cortometraggio in un cimitero di aeroplani nel deserto di Mojave. Leggi la storia di questo servizio. © Steve Holleran

Guadagno

Anche se le maggior parte dei fotografi ragiona in termini di ISO, e alcune videocamere cinematografiche offrono la possibilità di impostare i valori ISO, alcuni filmmaker tradizionali ragionano in termini di guadagno. Il guadagno è il rapporto fra il segnale in ingresso e il segnale in uscita da un sistema elettronico. Un livello di guadagno elevato amplifica il segnale, offrendo livelli superiori di luminosità e contrasto. Bassi livelli di guadagno danno luogo a un'immagine più scura e con livelli di contrasto inferiori. La regolazione del guadagno influisce pertanto sulla sensibilità del sensore alla luce, come le impostazioni ISO. Vedi anche DGO.

HD

Il formato HD base, denominato anche 720p, presenta un rapporto immagine di 16:9 e una risoluzione di 1.280 x 720 pixel. Il formato 1080p, noto come Full HD, offre 1.920 righe di risoluzione orizzontale e 1.080 righe di risoluzione verticale, e viene denominato anche formato 16:9. La lettera p significa "progressive" e indica che i dati sono contenuti in fotogrammi singoli, diversamente dai formati interlacciati (i), in cui i dati dell'immagine vengono suddivisi fra due fotogrammi, con i dati delle immagini su righe alternate. I video interlacciati richiedono uno spazio di memorizzazione inferiore, rispetto a quelli catturati in modalità progressiva.

HDMI

L'interfaccia HDMI (High-Definition Multimedia Interface) è il tipo di connessione più comune per la trasmissione di video HD e audio digitale fra dispositivi diversi, ad esempio dalla videocamera a un registratore. Ad esempio, le videocamere Canon EOS C300 Mark III sono dotate di presa HDMI full-size di tipo A. Alcune videocamere, come il modello Canon EOS R5, dispongono di una presa micro-HDMI più compatta.

Diagram of the Dual Pixel CMOS AF system in EOS R System cameras.
Con la tecnologia Dual Pixel CMOS AF di Canon ogni pixel nel sensore può essere utilizzato sia per l'imaging sia per l'AF, in modo da garantire la nitidezza in tutto il fotogramma e permettendo di selezionare un incredibile numero di punti AF sulle videocamere che utilizzano il sistema EOS R di Canon. Scopri di più sul sistema EOS R.

Ampia gamma dinamica

La maggior parte dei monitor per computer e degli schermi televisivi non è in grado di riprodurre tutta le gamma di luminosità che il sensore della videocamera è in grado di catturare, dalle ombre alle aree illuminate. Proprio per questo, molte videocamere catturano le riprese con una gamma dinamica standard, poiché l'output finale verrà visualizzato su un monitor con gamma dinamica standard o su un televisore conforme allo standard Rec.709 o BT.709, con spazio colore a 8 bit. Gli schermi HDR offrono una gamma più ampia (10 bit o 12 bit) e sono in grado di mostrare tutto il range di colori catturato dalle videocamere che offrono impostazioni HDR o Hybrid Log Gamma, conformemente allo standard BT.2020. Tale opzione è disponibile su tutti i modelli Canon EOS C300 Mark III, EOS C500 Mark II e EOS C700 FF.

Stabilizzazione dell'immagine

Canon offre attualmente alcune tecnologie di stabilizzazione dell'immagine. La prima è costituita da un sistema basato sull'obiettivo che compensa i movimenti indesiderati, ovvero le vibrazioni della fotocamera. Gli obiettivi Canon che utilizzano questo sistema analizzano il movimento con sensori giroscopici, quindi spostano un elemento ottico mobile per compensare il movimento e correggere il percorso della luce, in modo da mantenere stabile l'immagine sul sensore. Gli obiettivi Canon dotati di tecnologia di stabilizzazione dell'immagine sono identificabili dalla dicitura IS nel nome. Nei modelli Canon EOS C500 Mark II, EOS C300 Mark III ed EOS C70, la tecnologia di stabilizzazione elettronica dell'immagine è incorporata nel corpo della fotocamera e supporta la correzione delle vibrazioni della fotocamera su 5 assi. Anche se gli obiettivi non sono collegati elettronicamente, lo stabilizzatore d'immagine elettronico si può attivare impostando manualmente la lunghezza focale.

Pro kite surfer Kevin Langeree stands with his board as the Aurora Borealis fills the sky.
Il cineoperatore esperto Michael Zomer ha ripreso sport estremi in ogni parte del mondo, ma quando ha dovuto filmare il professionista del kitesurf Kevin Langeree nelle pericolose acque del mare di Barents a Capo Nord, in Norvegia, il punto più settentrionale d'Europa, si è spinto oltre ogni limite, grazie alla videocamera Canon EOS C200. Leggi la storia di questo incredibile servizio nel mare Artico. © Humberto Tan

LUT

Una LUT, o tabella di ricerca (Lookup Table) è una formula matematica che modifica il colore di un'immagine o di una ripresa. Le LUT possono essere utilizzate per scopi sia tecnici che creativi, inclusa la conversione Log. Vengono spesso utilizzate per eseguire velocemente il color grading delle riprese dopo la correzione del colore, per ottenere un aspetto particolare. Le LUT, che sono disponibili per il download, consentono di creare una vasta gamma di effetti cinematografici negli ambienti di post-produzione, come DaVinci Resolve, Final Cut Pro X e Adobe Premiere Pro CC. Il supporto per le LUT è disponibile anche in alcuni monitor, per consentire di vedere già durante le riprese quale sarà l'aspetto finale del filmato dopo l'applicazione della LUT.

Oversampling

Molte delle moderne videocamere ad alta risoluzione sono dotate di processori veloci, che consentono di catturare sia foto che video 4K di altissima qualità. Un video 4K è sostanzialmente una sequenza di immagini da 8 megapixel, catturate con una frequenza di 24-30 al secondo. Le fotocamere più avanzate acquisiscono l'immagine da un sensore di grandi dimensioni, con risoluzione completa, e creano direttamente le immagini in movimento da 8 megapixel, anziché limitarsi a leggere la parte a 8 megapixel del sensore. Questa tecnica, nota come oversampling, utilizza la risoluzione completa della fotocamera e quindi la riduce a 4K, o a qualsiasi altra risoluzione di registrazione desiderata. Le riprese con oversampling utilizzano la risoluzione aggiuntiva offerta dal sensore per incrementare la nitidezza e la qualità dell'immagine, quando l'output viene generato a una risoluzione inferiore.

Two cinematographers look at a monitor on the top of a Canon video camera with long lens.
Woman, il seguito dell'epico documentario Human del noto regista francese Yann Arthus-Bertrand, è incentrato su interviste intime e in prima persona girate in tutto il mondo, ambientate nel contesto delle riprese esterne realizzate in loco. Scopri come il team di Woman ha realizzato le interviste e come ha risolto i problemi tecnici e narrativi durante le riprese e in fase di post-produzione. © Marco Strullu

Profili immagine

Nelle videocamere EOS cinema sono disponibili numerosi profili immagine. Queste configurazioni memorizzate, che possono includere Canon Log 2 e 3, HDR e Wide DR, sono anche personalizzabili dall'utente. In aggiunta, è possibile selezionare spazi colore quali BT.2020 o Cinema Gamut e ottimizzare l'immagine, ad esempio regolando contrasto, nitidezza, dettaglio pelle, oltre che utilizzando la riduzione del rumore. È possibile selezionare anche la matrice colore, per migliorare la compatibilità con le riprese realizzate da altre videocamere.

Angolo otturatore

Solitamente, i fotografi controllano l'esposizione modificando la velocità dell'otturatore, ma le videocamere tradizionali sono dotate di otturatore rotante, anziché di un meccanismo a tendina, pertanto il tempo di esposizione è determinato dall'angolo dell'otturatore. Nelle riprese avanzate alla velocità standard di 24 fotogrammi al secondo, un angolo di 180 gradi (semicircolare) espone ciascun fotogramma per metà tempo, ovvero 1/48 di secondo, conferendo un aspetto naturale all'immagine. Proprio per questo, in base alla cosiddetta regola dei 180 gradi, la velocità dell'otturatore deve essere il doppio della frequenza dei fotogrammi. Oltre a modificare l'esposizione, la variazione dell'angolo otturatore influisce anche sull'aspetto estetico delle riprese. Ad esempio, la famosa scena delle sbarco in "Salvate il soldato Ryan" è stata girata con un angolo otturatore stretto, per conferire alle riprese il tipico aspetto dei cinegiornali d'epoca. Ma per ottenere un aspetto naturale privo di rumore, i cineoperatori si attengono alla regola dei 180 gradi, impostando la velocità dell'otturatore sul doppio della frequenza fotogrammi della fotocamera.

A climber hanging from the sheer cliff face of El Capitan in Yosemite National Park holds a safety rope as another free climbs above.
Per le riprese di tutti e cinque i documentari candidati agli Oscar 2019, incluso il vincitore Free Solo, sono stati impiegati obiettivi e videocamere Canon. Scopri perché i direttori della fotografia hanno scelto i kit Canon. © Jimmy Chin Productions

T-Stop

I T-Stop (o stop di trasmissione) vengono utilizzati negli obiettivi cinematografici per determinare l'esposizione in modo più preciso, rispetto agli F-Stop. Il T-Stop è un F-stop corretto in base alla quantità di luce riflessa o assorbita dall'obiettivo. L'F-stop è un valore teorico, mentre il T-Stop è un valore testato effettivo.

Forme d'onda

Anche se molti fotografi sono abituati agli istogrammi, come rappresentazione grafica della luminosità delle immagini, i filmmaker usano prevalentemente le forme d'onda. A differenza di un istogramma, una forma d'onda produce una versione astratta dell'immagine, e visualizzando la forma d'onda da sinistra a destra è più facile determinare velocemente la luminosità di aree specifiche del fotogramma. I filmmaker si avvalgono anche del vettorscopio, che mostra una circonferenza con sei colori da utilizzare per l'allineamento dei colori nelle riprese.

Wide DR

Le impostazioni della gamma Wide DR consentono alla videocamera di catturare una gamma dinamica più ampia, rispetto alle tradizionali gamme basate su BT.709. Si colloca fra lo standard BT.709 e i profili Log, che sono più piatti. Se per le riprese utilizzi il formato Log, in seguito è necessario effettuare il color grading, mentre il formato Wide DR registra dal sensore una gamma dinamica più ampia, che può essere utilizzata senza ricorrere al grading. Il formato Wide DR è disponibile nelle videocamere EOS cinema Canon.

Scritto da Adam Duckworth


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