Elimina le incertezze nel filmmaking: una guida completa dalla A alla Z per videografi e creatori di contenuti ibridi

Hai familiarità con la realtà virtuale (VR) e gli standard UVC/UAC? Scopri tutto ciò che devi sapere sulla videografia, come il significato di codec, Canon Log e Wide DR, con il nostro glossario dei termini utilizzati dai professionisti del filmmaking.
La direttrice della fotografia Sarah Thomas Moffat ha utilizzato Canon EOS C400 per riprendere una donna in tuta spaziale con un satellite sullo sfondo.

La direttrice della fotografia Sarah Thomas Moffat ha messo alla prova Canon EOS C400 in tre contesti diversi: un'intervista intima, una performance dal vivo multi-camera e una produzione virtuale, dimostrando la versatilità della videocamera in scenari professionali eterogenei. Leggi la storia di questo servizio.

Un numero sempre crescente di fotografi sta passando alle riprese video o vuole aggiungere la videografia al proprio repertorio di servizi. Per fortuna, se utilizzi fotocamere Canon di livello professionale, disponi già di un sistema di produzione video all'avanguardia. Ma disporre dell'attrezzatura giusto è solo il primo passo: devi familiarizzare con un vocabolario specifico, per entrare nel mondo della realizzazione di contenuti ibridi.

A tale scopo, questo pratico glossario di terminologia video ti sarà molto utile. Da codec a T-Stop fino a Cinema RAW Light e Wide DR, questo glossario illustra il significato di 34 termini e concetti essenziali che non vengono utilizzati nel campo della fotografia, oppure che assumono un significato diverso o presentano un'applicazione specifica quando si parla di video. Il nostro obiettivo è chiarire i termini del filmmaking, per aiutarti a eccellere nell'arte della videografia.

4K

Un'immagine 4K contiene circa 4.000 pixel in orizzontale. Anche se il 4K è considerato il nuovo standard, in realtà è disponibile in diverse varianti. Il formato 4K UHD (Ultra High Definition) ha una risoluzione di 3.840 x 2.160 e lo stesso rapporto immagine del formato HDTV, ovvero 16:9, ed è il tipo più diffuso di 4K. Il formato 4K DCI, noto anche come Cinema 4K, è un formato 17:9 con risoluzione 4.096 x 2.160. Si trova solitamente nelle videocamere cinematografiche professionali, come i modelli Canon EOS C500 Mark II, EOS C400 e EOS C80. Il formato 2K DCI, invece, adotta un rapporto 17:9 con una risoluzione di 2.048 x 1.080, mentre l'8K DCI raggiunge una risoluzione di 8.192 x 4.320, ovvero il doppio della risoluzione 4K DCI sia in larghezza che in altezza.

Flusso di lavoro 8K

Le videocamere Canon EOS R5 Mark II e EOS R5 C supportano la registrazione video interna in 8K utilizzando l'intera larghezza dei loro sensori full frame. Con una risoluzione quattro volte superiore a quella dei video 4K, l'8K cattura un elevato volume di dati che offre opportunità creative in fase di post-produzione. Le informazioni extra catturate nei filmati 8K possono essere utili per gli artisti VFX che hanno bisogno di una superficie supplementare e di precisione a livello di pixel. Un master in 8K è anche a prova di futuro.

L'editing nativo in 8K rende il flusso di lavoro più semplice, anche se comporta requisiti aggiuntivi a livello di hardware del computer, archiviazione e software di editing video. Tuttavia, un input in formato 8K non produce sempre e solo un output 8K, e le funzionalità video 8K di EOS R5 Mark II e EOS R5 C offrono numerosi vantaggi al flusso di lavoro 4K. Tra questi, la possibilità di ritagliare un'immagine 4K a partire da un fotogramma 8K in fase di editing (oppure direttamente in camera tramite la funzione di tele-convertitore digitale presente in EOS R5 C), oltre alla possibilità di applicare zoom, panoramiche e stabilizzazione in post-produzione, sfruttando la maggiore risoluzione disponibile. Inoltre, entrambe le fotocamere utilizzano l'oversampling per realizzare video 4K a partire da video in 8K, ottenendo immagini più dettagliate rispetto a un filmato girato direttamente in 4K.

Utilizzando una videocamera ibrida Canon EOS R5 C, un videografo filma un corridore sulla cima di una scogliera, con la costa rocciosa e le nuvole scure sullo sfondo.

EOS R5 C è una vera e propria videocamera ibrida, che combina le stesse capacità fotografiche da 45 MP di EOS R5 Mark II con funzionalità video professionali, tra cui Cinema RAW Light, il timecode e la funzione Dual Base ISO per ampliare la sensibilità e ridurre al minimo il rumore.

Anamorfico

Classico formato cinematografico, in cui un'immagine di dimensioni standard o catturata dal sensore viene intenzionalmente distorta allo scopo di creare un'immagine in formato widescreen. A tale scopo, si applica un obiettivo anamorfico alla videocamera e si effettua il de-squeezing in direzione orizzontale, solitamente con un fattore 2x, 1,8x, 1,5x o 1,3x, per correggere l'immagine. Le caratteristiche anamorfiche classiche includono l'effetto bokeh di forma ovale e gli effetti flare orizzontali lunghi.

Profondità in bit

È letteralmente il numero di bit di dati digitali allocato per la memorizzazione delle informazioni relative al colore o alla tonalità di un pixel. Maggiore è il numero dei bit, più alto è il numero di livelli di gradazioni di colore o tonalità che è possibile registrare. Alcune videocamere registrano a 8 bit, offrendo 256 possibili tonalità per ciascun canale di colore. I file a 10 bit hanno 1.024 tonalità per canale, mentre il formato a 12 bit offre 4.096 tonalità per canale. Videocamere Cinema EOS come Canon EOS C400 sono in grado di registrare in 6K a 12 bit in formato Cinema RAW. In teoria, una profondità in bit superiore consente di registrare maggiori dettagli sulla tonalità, consentendo di ottenere gradienti più uniformi nelle immagini e regolazioni più precise in fase di editing. Tuttavia, a una maggiore profondità in bit corrisponde anche una dimensione superiore dei file.

Sensore BSI

L'avanzata tecnologia del sensore retroilluminato (BSI) sviluppata da Canon introduce un'architettura del sensore che cattura la luce in maniera più efficace, posizionando i circuiti sotto il piano sensibile. Questa struttura stratificata consente inoltre una maggiore velocità di lettura del sensore. I sensori BSI presenti nei modelli EOS C400, EOS C80, EOS R1, EOS R5 Mark II e EOS R3 migliorano sensibilmente le prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione, riducono la distorsione da rolling shutter e ottimizzano la messa a fuoco automatica.

Canon 709

Questo profilo immagine, disponibile nel menu Immagine personalizzata dei modelli Cinema EOS, EOS R e di videocamere professionali come EOS C400, EOS R5 Mark II e XF605, offre un look cinematografico pronto all'uso. Canon 709 offre un leggero aumento del contrasto e della saturazione all'interno della videocamera, oltre a un roll-off omogeneo delle zone illuminate, il che lo rende un'ottima opzione per ottenere filmati dall'aspetto cinematografico senza ricorrere al color grading.

Canon Log

I fotografi utilizzano spesso il formato RAW per massimizzare le opzioni disponibili in fase di post-elaborazione, ma i file video RAW possono essere molto grandi e ingestibili. Per risolvere il problema, è possibile utilizzare una curva con gamma logaritmica, come Canon Log, che esalta con precisione i dettagli catturati nelle zone d'ombra, senza perdere le informazioni contenute nelle aree illuminate. Canon Log estende la gamma dinamica dell'immagine, ma richiede anche il color grading o una tabella LUT (Lookup Table) per ripristinare la luminosità e il colore naturali.

Un tecnico che indossa guanti bianchi sta pulendo il sensore di una fotocamera Canon.

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Attualmente, vi sono tre curve gamma Canon Log, ognuna delle quali offre un differente livello di estensione della gamma dinamica. Sebbene alcune videocamere come EOS R5 C offrano esclusivamente Canon Log 3, modelli come EOS C80 e EOS C400 consentono di scegliere tra Canon Log 2 e Log 3. Canon Log 3 offre la più pratica combinazione di latitudine e facilità di grading, in quanto assicura una risposta alle zone in ombra simile a quella del Canon Log originale ma con 14 stop di gamma dinamica. Canon Log 3 è ora disponibile anche su videocamere mirrorless come EOS R5 Mark II (insieme a Log 2), EOS R50 V e la compatta PowerShot V1. Canon Log 2 offre la massima gamma dinamica, con oltre 16 stop, nei modelli Canon EOS C300 Mark III e EOS C70 dotati di sensore Dual Gain Output (DGO).

Cinema RAW Light

I file video RAW offrono la massima flessibilità di manipolazione delle immagini in fase di post produzione, ma le velocità dati dei file RAW sono notevolmente superiori a quelle dei formati standard compressi. Il formato Cinema RAW Light di Canon risolve questo problema poiché assicura file di dimensioni notevolmente ridotte senza sacrificare la qualità dell'immagine. Tutte le attuali videocamere Canon Cinema EOS supportano ora la registrazione interna in formato Cinema RAW Light a 12 bit, offrendo la massima qualità d'immagine in file che occupano circa un terzo o un quinto dello spazio rispetto al formato Canon Cinema RAW originale. Sono state recentemente introdotte tre varianti di Cinema RAW Light – Light (LT), Standard (ST) e High Quality (HQ) – per garantire una maggiore flessibilità nel flusso di lavoro dei dati, mantenendo comunque le informazioni sul colore a 12 bit.

Il cineoperatore Ivan D'Antonio usa una fotocamera Canon EOS R5 con un filtro sull'obiettivo.

Ivan D'Antonio è stato fra i primi a utilizzare l'innovativa fotocamera mirrorless full-frame Canon EOS R5, ed è rimasto impressionato dalla capacità di ripresa video interna in formato RAW a 8K, che gli ha permesso di ottenere esattamente l'aspetto desiderato. Leggi qui la storia di questo servizio fotografico. © Ivan D'Antonio

CFexpress

Appositamente progettate per la registrazione di filmati in 4K destinati alla trasmissione e al settore cinematografico, le schede di memoria CFexpress vantano velocità di lettura e scrittura elevatissime, che aumentano l'efficienza del flusso di lavoro di post-produzione e accelerano il più possibile l'acquisizione all'interno delle videocamera. I supporti CFexpress offrono capacità di archiviazione che raggiungono diversi terabyte e consentono a videocamere come EOS R5 C di registrare video 8K RAW fino a 60 fps. Queste schede compatte e affidabili sono ideali anche in condizioni estreme, mantenendo prestazioni elevate sia a temperature molto basse che molto alte. Numerose fotocamere Canon, da EOS C400 alla compatta EOS R5 Mark II, sfruttano la tecnologia CFexpress Type-B per garantire velocità e affidabilità.

Codec

Un codec è un livello software per la codifica e la decodifica dei file video in fase di registrazione e riproduzione. Tra i formati di registrazione più diffusi troviamo XF-AVC (MXF) e H.264/HEVC (MP4). Alcuni codec, come XF-AVC utilizzato nelle videocamere Canon EOS C300 Mark III e Canon XF605, forniscono una qualità dell'immagine straordinaria senza aumentare eccessivamente le dimensioni dei file. Altri codec, come High Efficiency Video Codec HEVC/H.265, garantiscono una compressione dei dati ancora più efficiente. Canon ha recentemente introdotto XF-AVC S e XF-HEVC S in modelli come EOS C400, EOS C80, EOS R1 e EOS R5 Mark II. Questi formati di nuova generazione, basati su contenitori MP4, offrono una struttura file professionale, metadati avanzati relativi a fotocamera e obiettivo, e una compatibilità estesa con le principali soluzioni di editing e riproduzione.

Apple ProRes è un altro codec diffuso, progettato per l'editing di alta qualità e a prestazioni elevate. Canon Cinema RAW Light può essere facilmente transcodificato in ProRes, utilizzando il software Canon RAW Development su un computer Mac. Il supporto per Apple ProRes RAW è fornito anche da alcune fotocamere, tra cui EOS R5 C e EOS R5, tramite un registratore esterno Atomos compatibile, collegato all'uscita HDMI della fotocamera. ProRes RAW fonde le dimensioni ridotte dei file e i vantaggi prestazionali di ProRes con la flessibilità del formato RAW. Scaricando il plug-in Canon 1.0 per ProRes RAW è possibile personalizzare in Final Cut Pro gli attributi della videocamera, come ISO, bilanciamento del bianco personalizzato e riduzione del rumore.

Color grading

Durante l'editing dei video, per ottenere colori ottimali occorre innanzitutto effettuare la correzione dei colori, per garantire che gli oggetti nelle riprese appaiano esattamente come apparirebbero all'occhio umano. Il color grading è il passo successivo, in cui l'estetica del filmato viene modificata allo scopo di trasmettere una sensazione visiva specifica. Quando una produzione viene realizzata utilizzando curve logaritmiche come Canon Log o registrazioni RAW a 12 bit, è possibile sfruttare un'ampia gamma di informazioni su luminosità e colore per un grading creativo. Canon mette a disposizione una serie di LUT di conversione, ideali come punto di partenza per la correzione del colore e per ottenere look cinematografici ricercati e coerenti con l'intento creativo.

La direttrice della fotografia Carolina Nunes impugna una videocamera Canon EOS C80 per riprendere una tavola ricca di oggetti colorati. È in piedi davanti a una parete blu ricoperta di ritagli di carta.

La giovane filmmaker Carolina Nunes è stata tra le prime a testare Canon EOS C80. La sua sfida: realizzare un documentario, uno spot pubblicitario e un cortometraggio con un set complesso, costruito su misura e integrato con effetti visivi. Il risultato? Scopri la performance della videocamera Cinema EOS.

DGO (Dual Gain Output)

Le videocamere EOS C300 Mark III e EOS C70 sono dotate di un nuovo sensore DGO (Dual Gain Output) Super 35mm, che legge ogni singolo pixel con due diversi livelli di amplificazione, uno alto e uno basso, che in seguito vengono combinati per formare una singola immagine. La lettura a guadagno più alto è ottimizzata per catturare dettagli nitidi nelle aree più scure, mentre la lettura a guadagno più basso è ottimizzata per catturare i dettagli delle aree più luminose. Quando questi due livelli vengono utilizzati in combinazione, i dettagli nelle aree in ombra e in quelle illuminate vengono preservati e migliorati, offrendo una gamma dinamica incredibilmente più elevata di oltre 16 stop.

Il regista Michael Zomer in una foresta con una telecamera Canon in equilibrio sulla spalla.

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I registi Roberto Palozzi, Michael Zomer e Juan Luis Cabellos parlano degli errori che hanno commesso all'inizio della loro carriera e di come puoi evitare di ripeterli.

Dual Pixel CMOS AF (e CMOS AF II)

È un sistema di messa a fuoco automatica basato su sensore, espressamente progettato per garantire un'acquisizione rapida della messa a fuoco automatica e un tracking fluido ad alte prestazioni nei filmati. È integrato in tutte le videocamere EOS cinema Canon ed è compatibile con più di 100 obiettivi Canon RF, RF-S, EF e EF-S. Questa tecnologia sviluppata da Canon è perfetta per ottenere effetti di messa a fuoco creativi e per mantenere sempre a fuoco il soggetto anche quando si muove verso l'utente, mentre lo sfondo rimane sfocato. Le videocamere Canon Cinema EOS offrono impostazioni avanzate di messa a fuoco automatica, come la regolazione della velocità e della risposta, garantendo un controllo preciso durante le transizioni di messa a fuoco. Essendo un sistema con rilevamento di fase, Dual Pixel CMOS AF è solitamente più rapido di un sistema di messa a fuoco automatica basato sul rilevamento del contrasto, che utilizza i sensori di luce dietro l'obiettivo per rilevare il momento di massimo contrasto, corrispondente alla massima nitidezza.

Il sistema Dual Pixel CMOS AF II, presente nei modelli EOS C400 e EOS C80, copre l'intera area del sensore ed è in grado di rilevare sia persone che animali.

Guida alla messa a fuoco Dual Pixel

Anche quando si utilizzano obiettivi con messa a fuoco manuale, oppure obiettivi AF in modalità manuale, le videocamere dotate di tecnologia Dual Pixel CMOS AF possono fornire una conferma visiva quando il soggetto è a fuoco. Questa tecnologia, utilizzabile con gli obiettivi dotati di innesto RF e EF, è stata introdotta per la prima volta nelle videocamere Canon Cinema EOS e visualizza un simbolo nel mirino che indica la direzione in cui ruotare la ghiera di messa a fuoco per ottimizzare la messa a fuoco.

Registrazione esterna

Poiché generano enormi volumi di dati, per i video è spesso utile avvalersi di un videoregistratore esterno, un dispositivo separato in grado di registrare e visualizzare il flusso video. La maggior parte delle videocamere in grado di trasmettere un segnale video pulito dalla porta HDMI (o dalla connessione di uscita SDI, se disponibile) per la registrazione non utilizza la compressione, allo scopo di catturare le riprese nel registratore esterno con una qualità superiore a quella delle immagini salvate nella videocamera.

Una donna, Tania Freimuth, osserva lo schermo orientabile della sua videocamera Canon EOS R5 C mentre si trova all'aperto, in un campo.

"Realizzare un film è complesso. Se poi si tratta di un film indipendente, il percorso diventa una sfida personale." Tania Freimuth condivide i suoi consigli per entrare nel mondo del cinema indipendente.

Rilevamento dei volti

Quasi tutte le videocamera Cinema EOS e del sistema EOS R di Canon sono in grado di riconoscere uno o più volti umani e di impostarli come punti di messa a fuoco. Quando l'immagine comprende più persone, il dispositivo ne sceglie una come soggetto principale, ma l'utente può sempre decidere di selezionarne un altro. La videocamera continua a seguire il soggetto principale anche mentre si muove. Ulteriori opzioni sono disponibili nel sottomenu Face AF delle videocamere Cinema EOS e di alcune fotocamere avanzate del sistema EOS R, dove è possibile scegliere tra Face Only e Face Priority. Face Only applica la messa a fuoco automatica esclusivamente all'area riconosciuta come volto umano. In alternativa, con Face Priority, se un soggetto esce dal fotogramma o non viene riconosciuto, la fotocamera torna a Riquadro AF, per ripetere nuovamente la messa a fuoco automatica.

Le videocamere EOS C400, EOS C80, EOS C70 e EOS R5 Csono dotate di Canon EOS iTR AF X, un sistema avanzato di tracciamento e riconoscimento guidato da un'intelligenza artificiale con tecnologia deep learning. È abbastanza intelligente da rilevare una testa umana completa, anziché solo il volto, permettendo di mantenere la messa a fuoco anche quando il soggetto si volta e si allontana dalla fotocamera.

Focus peaking

È un supporto visivo utilizzato nel mirino o nel monitor per mostrare le aree dell'immagine che sono perfettamente a fuoco. Poiché, in teoria, le aree a fuoco sono quelle che presentano il massimo contrasto, il dispositivo valuta il contrasto nell'immagine ed evidenzia queste aree sullo schermo con un colore brillante. A mano a mano che regoli la messa a fuoco, cambiano anche le aree evidenziate dell'immagine. Le videocamere Canon Cinema EOS dispongono di questa funzione, così come le fotocamere del sistema EOS R, come Canon EOS R5, EOS R6 Mark II e EOS R3.

Frame rate

È la frequenza con vengono catturati i fotogrammi video, espressa in frame al secondo (fps). Le frequenze di fotogrammi tipiche sono 24 fps per il cinema, 25 o 30 fps per i video trasmessi in varie parti del mondo e 50 o 60 fps per le trasmissioni televisive nelle diverse parti del mondo (25/50 fps nelle regioni PAL e 30/60 fps nelle regioni NTSC). Se si modificano su una timeline 25 o 30p le riprese registrate a 50/60 fps, è possibile dimezzarne la velocità, ottenendo un effetto slow motion. Alcune fotocamere offrono frequenze di fotogrammi di 120 o 180 fps, che possono essere rallentate fino a ottenere un effetto super slow motion. Modelli come Canon EOS C400, EOS C300 Mark III, EOS C80, EOS C70 e EOS R5 C supportano la registrazione in 4K a 120 fps senza ritaglio dell'immagine.

Il cineoperatore Steve Holleran riprende l'ala di un aereo con Canon EOS C300 Mark III.

Il cineoperatore Steve Holleran è stato il primo a girare con la videocamera Canon EOS C300 Mark III, mettendola alla prova in condizioni difficili per realizzare un cortometraggio in un cimitero di aeroplani nel deserto di Mojave. Leggi la storia di questo servizio. © Steve Holleran

Guadagno

Anche se le maggior parte dei fotografi ragiona in termini di ISO e alcune videocamere Canon Cinema EOS offrono la possibilità di impostare i valori ISO, alcuni videografi e broadcaster tradizionali ragionano in termini di guadagno. Il guadagno è il rapporto fra il segnale in ingresso e il segnale in uscita da un sistema elettronico. Un livello di guadagno elevato amplifica il segnale, offrendo livelli superiori di luminosità e contrasto. Bassi livelli di guadagno danno luogo a un'immagine più scura e con livelli di contrasto inferiori. La regolazione del guadagno influisce pertanto sulla sensibilità del sensore alla luce, come le impostazioni ISO. Vedi anche DGO.

HD

Il formato HD base, denominato anche 720p, presenta un rapporto immagine di 16:9 e una risoluzione di 1.280 x 720 pixel. Il formato 1080p, noto come Full HD, offre 1.920 righe di risoluzione orizzontale e 1.080 righe di risoluzione verticale, e viene denominato anche formato 16:9. La lettera p in 720p o 1080p significa progressive e indica che i dati sono contenuti in fotogrammi singoli, diversamente dai formati interlacciati (i), in cui i dati dell'immagine vengono suddivisi fra due fotogrammi, con i dati delle immagini su righe alternate. I video interlacciati richiedono uno spazio di memorizzazione inferiore, rispetto a quelli catturati in modalità progressiva.

HDMI

L'interfaccia HDMI (High-Definition Multimedia Interface) è il tipo di connessione più comune per la trasmissione di video HD e audio digitale fra dispositivi diversi, ad esempio dalla videocamera a un registratore, o per il live streaming. Le videocamere Canon EOS C300 Mark III e EOS C70 sono dotate di presa HDMI full-size di tipo A. Altre, come il modello Canon EOS R5 e Canon XA60, dispongono di una presa micro-HDMI più compatta.

Diagramma del sistema Dual Pixel CMOS AF nelle fotocamere del sistema EOS R.

Con la tecnologia Dual Pixel CMOS AF di Canon ogni pixel nel sensore può essere utilizzato sia per l'imaging sia per l'AF, in modo da garantire la nitidezza in tutto il fotogramma e permettendo di selezionare un incredibile numero di punti AF sulle fotocamere del sistema EOS R di Canon. Ecco tutto ciò che volevi sapere sull'autofocus (AF).

Ampia gamma dinamica

La maggior parte dei monitor per computer e degli schermi televisivi non è in grado di riprodurre tutta la gamma di luminosità che il sensore della videocamera è in grado di catturare, dalle ombre alle aree illuminate. Proprio per questo, molte videocamere catturano le riprese con una gamma dinamica standard, poiché l'output finale verrà visualizzato su un monitor con gamma dinamica standard o su un televisore conforme allo standard Rec.709 o BT.709, con spazio colore a 8 bit. Gli schermi HDR offrono una gamma più ampia (10 bit o 12 bit) e sono in grado di mostrare tutto il range di colori e luminosità catturato dalle videocamere che offrono impostazioni PQ o Hybrid Log Gamma, conformemente allo standard BT.2020. Tutte le videocamere Canon Cinema EOS consentono la registrazione HDR.

Non tutti gli obiettivi sono in grado di acquisire il livello di dettagli nelle ombre e nelle zone illuminate richiesto dalle produzioni HDR, ma gli obiettivi Canon Cinema Prime e Flex Zoom sono stati progettati appositamente. Gli obiettivi Canon CN-R Prime offrono ottime prestazioni in termini di HDR e 8K, e combinano un'eccezionale nitidezza con un focus breathing minimo e un'autentica riproduzione dei colori caldi e dei toni della pelle, per risultati cinematografici.

Stabilizzazione dell'immagine

Attualmente Canon offre tre tecnologie di stabilizzazione dell'immagine. La prima è costituita da un sistema basato sull'obiettivo che compensa i movimenti indesiderati, ovvero le vibrazioni della fotocamera. Gli obiettivi Canon che utilizzano questo sistema analizzano il movimento con sensori giroscopici, quindi spostano un elemento ottico mobile per compensare il movimento e correggere il percorso della luce, in modo da mantenere stabile l'immagine sul sensore. Gli obiettivi Canon dotati di tecnologia di stabilizzazione dell'immagine sono identificabili dalla dicitura IS nel nome. Tutte le attuali videocamere Canon Cinema EOS sono dotate di stabilizzazione elettronica dell'immagine a 5 assi, che corregge gli effetti delle vibrazioni della videocamera. Anche se gli obiettivi non sono collegati elettronicamente, l'IS elettronico si può attivare impostando manualmente la lunghezza focale. Infine, la stabilizzazione dell'immagine integrata (IBIS) è disponibile su alcune fotocamere del sistema EOS R, tra cui EOS R5 Mark II, EOS R6 Mark II e EOS R3. Tutte e tre le tecnologie di stabilizzazione dell'immagine possono essere attivate simultaneamente in queste fotocamere, per ottenere una fluidità simile a quella data da un gimbal.

Una skateboarder esegue un salto sopra lo scheletro di un dinosauro partendo da una rampa, all'interno del Nature History Museum. Due operatori riprendono la scena con videocamere Canon.

Cosa succede quando quattro skater professioniste entrano di notte nei corridoi del Natural History Museum a Londra? Scopri che cosa è successo quando Canon ha collaborato con Red Bull per girare un cortometraggio epico.

Live streaming

Ormai parte integrante della produzione video moderna, il live streaming assume molte forme: da una semplice configurazione per il vlogging a una sola videocamera, come PowerShot V1 o EOS R50 V, a una configurazione multi-camera più complessa per trasmettere lezioni universitarie o eventi nei luoghi di culto. Esistono diversi flussi di lavoro per il live streaming, ma la configurazione di base richiede una videocamera, un microfono, un computer e un codificatore hardware o software per convertire il video in un formato che possa essere trasmesso in streaming. Per quanto riguarda la distribuzione, è necessario disporre di una piattaforma di streaming che consenta di trasmettere i video e di una connessione a Internet stabile. Per configurazioni più complesse, l'app Canon Live Switcher Mobile consente di passare facilmente da un'inquadratura all'altra direttamente dal proprio dispositivo mobile.

Sarà possibile utilizzare qualsiasi tipo di fotocamera, ma è consigliabile una videocamera professionale dotata di zoom ottico integrato, terminali XLR per un audio professionale, alimentazione di rete e una serie di opzioni di connettività. Oltre a disporre di un'uscita HDMI, le videocamere professionali come Canon XA75 e XA70 sono dotate di un'affidabile connessione di uscita SDI, oltre a una connessione USB-C conforme alla classe video USB (UVC), che consente alla videocamera di funzionare con i software di streaming più comuni, senza la necessità di driver aggiuntivi.

Videocamere come Canon EOS C400, EOS C80 e Canon XF605, o la telecamera PTZ Canon CR-N500 PTZ, dispongono anche di una porta Ethernet integrata per lo streaming tramite protocollo Internet (IP). Collegando la videocamera a una rete locale (LAN) e utilizzando una soluzione software di live streaming basata su IP, è possibile trasmettere video di alta qualità in modo più efficiente su distanze maggiori, utilizzando un numero maggiore di videocamere e una quantità minore di cavi. Infine, la qualità del live streaming è determinata dal bitrate, ossia dal numero di bit di informazioni inviato alla piattaforma streaming ogni secondo, solitamente espresso in megabit al secondo (Mbps). La risoluzione, il frame rate e la velocità di caricamento su Internet hanno un impatto sul bitrate, e le piattaforme streaming possono consigliare bitrate diversi.

Esistono vari metodi di distribuzione per un live streaming codificato, tra cui il Real-Time Messaging Protocol (RTMP) e il Secure Reliable Transport (SRT) Protocol. RTMP è un protocollo consolidato che consente uno streaming di alta qualità e a bassa latenza. La latenza è l'intervallo di tempo che intercorre tra l'acquisizione del video da parte della videocamera e la visualizzazione dello streaming da parte degli spettatori. Una latenza elevata può essere un problema se si interagisce con gli spettatori, mentre una latenza bassa può comportare un aumento del buffering di riproduzione. SRT è un nuovo protocollo di streaming molto diffuso che offre una connettività stabile e di alta qualità e richiede una trasmissione di dati inferiore a RTMP.

LUT

Una LUT, o tabella di ricerca (Lookup Table) è una formula matematica che modifica il colore di un'immagine o di una ripresa. Le LUT possono essere utilizzate per scopi sia tecnici che creativi, inclusa la conversione Log. Vengono spesso utilizzate per eseguire velocemente il color grading delle riprese dopo la correzione del colore, per ottenere un aspetto particolare. Le LUT, che sono disponibili per il download, consentono di creare una vasta gamma di effetti cinematografici negli ambienti di post-produzione, come DaVinci Resolve, Final Cut Pro X e Adobe Premiere Pro CC. Le videocamere Canon Cinema EOS includono LUT di conversione preinstallate, ma permettono anche di importare LUT personalizzate. Il supporto per le LUT è disponibile anche in alcuni monitor, per consentire di vedere già durante le riprese quale sarà l'aspetto finale del filmato dopo l'applicazione della LUT.

Oversampling

Molti modelli Canon Cinema supportano risoluzioni superiori a 4K, come 6K e persino 8K. Tuttavia, non è necessario registrare a tali risoluzioni per beneficiare dei dettagli extra forniti dal sensore. Grazie agli avanzati processori DIGIC ad altissima velocità, è possibile applicare tecniche di oversampling. L'oversampling è una tecnica che consente di registrare a risoluzioni elevate e ridurre il materiale a risoluzioni inferiori (ad esempio da 8K a 4K), migliorando la nitidezza, la chiarezza dell'immagine e riducendo il rumore.

Ritratto di un uomo seduto dietro a un banco da falegname, con i raggi del sole che filtrano da una parete in legno alle sue spalle.

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Profili immagine

Le videocamere Cinema EOS e alcuni modelli del sistema EOS R offrono diversi profili immagine personalizzati. Queste configurazioni memorizzate, che possono includere Canon Log 2 e 3, HDR e Wide DR, sono anche personalizzabili dall'utente. In aggiunta, è possibile selezionare spazi colore quali BT.2020 o Cinema Gamut e ottimizzare l'immagine, ad esempio regolando contrasto, nitidezza, dettaglio pelle, oltre che utilizzando la riduzione del rumore. È possibile selezionare anche la matrice colore, per migliorare la compatibilità con le riprese realizzate da altre videocamere. Vedi anche Canon 709.

Super 35

Il Super 35 è stato il formato cinematografico standard per decenni. Offre un'inquadratura più grande rispetto alla pellicola 35 mm standard, ottenuta utilizzando lo spazio sulla pellicola che normalmente contiene la traccia audio ottica. Le videocamere digitali Super 35, come EOS C70 e EOS C300 Mark III, sono dotate di sensori di dimensioni approssimativamente pari al Super 35. Sono leggermente più piccoli dei sensori full frame delle videocamere EOS C400 e EOS C80, il che si traduce in un fattore di ritaglio di circa 1,5x rispetto al full frame: un obiettivo da 50 mm su una fotocamera Super 35 produrrà un'immagine equivalente a quella prodotta da un obiettivo da 75 mm su una fotocamera full frame. La scelta tra sensori full frame e Super 35mm dipende dal risultato che si desidera ottenere. Il sensore Super 35mm è una scelta popolare per il cinema, grazie al suo equilibrio tra qualità dell'immagine e versatilità. La possibilità di catturare un'immagine più stretta offerta dal sensore Super 35mm può essere utile quando non è possibile avvicinarsi fisicamente al soggetto, mentre l'aumento della profondità di campo che deriva da una distanza di ripresa maggiore o dall'uso di obiettivi più ampi rispetto al full frame può essere vantaggioso per alcuni progetti. Per comodità, le videocamere full frame offrono una registrazione in modalità crop Super 35mm.

Angolo otturatore

Solitamente, i fotografi controllano l'esposizione modificando la velocità dell'otturatore, ma le videocamere tradizionali sono dotate di otturatore rotante, anziché di un meccanismo a tendina, pertanto il tempo di esposizione è determinato dall'angolo dell'otturatore. Nelle riprese avanzate alla velocità standard di 24 fotogrammi al secondo, un angolo di 180 gradi (semicircolare) espone ciascun fotogramma per metà tempo, ovvero 1/48 di secondo, conferendo un aspetto naturale all'immagine. Proprio per questo, in base alla cosiddetta regola dei 180 gradi, la velocità dell'otturatore deve essere il doppio della frequenza dei fotogrammi. Oltre a modificare l'esposizione, la variazione dell'angolo otturatore influisce anche sull'aspetto estetico delle riprese. Ad esempio, la famosa scena delle sbarco in "Salvate il soldato Ryan" è stata girata con un angolo otturatore stretto, per conferire alle riprese il tipico aspetto dei cinegiornali d'epoca. Ma per ottenere un aspetto naturale privo di rumore, i cineoperatori si attengono alla regola dei 180 gradi, impostando la velocità dell'otturatore sul doppio della frequenza fotogrammi della fotocamera.

Uno scalatore appeso alla parete a strapiombo di El Capitan, nel Parco Nazionale dello Yosemite, impugna una corda di sicurezza mentre un altro si arrampica senza corde.

Per le riprese di tutti e cinque i documentari candidati agli Oscar 2019, incluso il vincitore Free Solo, sono stati impiegati obiettivi e videocamere Canon. Scopri perché i direttori della fotografia hanno scelto i kit Canon. © Jimmy Chin Productions

T-Stop

I T-Stop (o stop di trasmissione) vengono utilizzati negli obiettivi cinematografici per determinare l'esposizione in modo più preciso, rispetto agli F-Stop. Il T-Stop è un valore F-stop corretto in base alla quantità di luce che raggiunge il piano del sensore della fotocamera. L'F-stop è un valore teorico, mentre il T-Stop è un valore testato effettivo.

ISO base triplice

La sensibilità ISO base di una videocamera cinematografica rappresenta il livello di amplificazione che garantisce il miglior rapporto segnale/rumore, fornendo quindi immagini più pulite e con la massima gamma dinamica. Il sistema ISO base triplice di Canon, presente nei modelli EOS C400 e EOS C80, mette a disposizione tre livelli ISO base: 800, 3200 e 12800 (registrando in Canon Log o RAW). Questa caratteristica migliora sensibilmente le prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione, ad esempio nella produzione di documentari o eventi live, offrendo immagini nitide e professionali anche in ambienti poco controllabili.

UVC/UAC

UVC/UAC (USB Video Class/USB Audio Class) è uno standard che consente di trasmettere video tramite USB senza necessità di driver o software aggiuntivi, ideale per videoconferenze, live streaming, didattica online o registrazione di tutorial. Le fotocamere Canon compatibili con UVC, come PowerShot V1 e EOS R5 Mark II, possono essere collegate al computer tramite cavo USB. Una volta connesse, vengono riconosciute come webcam e possono essere utilizzate per registrare direttamente dal PC. La funzionalità plug-and-play semplifica l'installazione e garantisce prestazioni superiori rispetto alle webcam tradizionali. Utilizzare una fotocamera Canon come webcam UVC è molto semplice e rappresenta un modo efficace per migliorare la qualità video nelle attività online.

Due uomini conversano su una montagna innevata. Uno di loro, Harrison Brown, tiene in mano una fotocamera Canon.

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Produzioni virtuali

Questo metodo di produzione combina la ripresa dal vivo con elementi digitali in tempo reale per creare effetti visivi all'interno della videocamera. La produzione virtuale all'avanguardia utilizza un ambiente virtuale fotorealistico creato con un motore di gioco 3D e poi visualizzato in tempo reale su una parete LED (o tramite green screen) dietro a un set fisico.

Un sistema di tracciamento della videocamera utilizza i dati di posizione della videocamera e le informazioni ottiche dell'obiettivo per garantire che il "frustum" (l'area dello sfondo che la videocamera vede) sia elaborato con precisione in base alla prospettiva della videocamera e alla lunghezza focale attuale dell'obiettivo. Gli obiettivi Canon Flex Zoom sono perfetti per la produzione virtuale, in quanto compatibili con i protocolli di comunicazione Cooke /i Technology e ZEISS eXtended Data su innesti PL e offrono un connettore LEMO a 4 pin per un ulteriore supporto dei metadati. Le videocamere Canon Cinema EOS come EOS C400 e EOS C80 sono particolarmente indicate per produzioni virtuali, grazie alla compatibilità con il protocollo CV. Questo consente la trasmissione in tempo reale dei metadati di videocamera e obiettivo direttamente in Unreal Engine tramite il plug-in Canon Live Link, favorendo un'integrazione fluida tra mondo reale e virtuale.

L'effetto di parallasse creato dalla sincronizzazione tra la videocamera fisica e quella virtuale è incredibilmente coinvolgente. I pannelli a LED nel frustum esterno, ovvero l'area al di fuori del campo visivo della videocamera, possono fornire un'illuminazione dinamica, migliorando ulteriormente l'effetto.

Realtà virtuale

La realtà virtuale rappresenta un mezzo immersivo all'avanguardia che, attraverso visori stereoscopici, proietta lo spettatore in nuovi scenari. Canon ha sviluppato soluzioni complete per la produzione di contenuti VR, come l'innovativo obiettivo RF 5.2mm F2.8 L DUAL FISHEYE. Abbinato a videocamere 8K come Canon EOS R5 C, consente di ottenere riprese stereoscopiche a 180° in 4K per ciascun occhio.

Forme d'onda

Anche se molti fotografi sono abituati agli istogrammi, come rappresentazione grafica della luminosità delle immagini, i filmmaker usano prevalentemente le forme d'onda. A differenza di un istogramma, una forma d'onda produce una versione astratta dell'immagine, e visualizzando la forma d'onda da sinistra a destra è più facile determinare velocemente la luminosità di aree specifiche del fotogramma. I filmmaker si avvalgono anche del vettorscopio, che mostra una circonferenza con sei colori da utilizzare per l'allineamento dei colori nelle riprese.

Wide DR

Le impostazioni della gamma Wide DR consentono alla videocamera di catturare una gamma dinamica più ampia, rispetto alle tradizionali gamme basate su BT.709. Si colloca fra lo standard BT.709 e i profili Log, che sono più piatti. Se per le riprese utilizzi il formato Log, in seguito è necessario effettuare il color grading, mentre il formato Wide DR registra dal sensore una gamma dinamica più ampia, che può essere utilizzata senza ricorrere al grading. Il formato Wide DR è disponibile nelle videocamere EOS cinema Canon.

Adam Duckworth, Marcus Hawkins and Canon Product Specialists

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